Giacomo Sciarra Colonna

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Giacomo Colonna
Giacomo "Sciarra" Colonna in un dipinto postumo di Dosso Dossi (Palazzo Colonna)
NascitaRoma, 2 marzo 1270
MorteModena, 2 marzo 1329 (59 anni)
EtniaItaliano
ReligioneCattolicesimo
Dati militari
Paese servito Regno di Francia
Forza armata Esercito francese
CorpoCavalleria
GradoCapitano
ComandantiFilippo IV di Francia
GuerreRivalità tra Famiglia Colonna e Caetani
BattaglieSchiaffo di Anagni
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Giacomo Colonna, detto Sciarra (Roma, 2 marzo 1270Modena, 2 marzo 1329), è stato un nobile, generale e cavaliere medievale italiano membro della famiglia Colonna. Era fratello del cardinale Pietro Colonna e del barone Stefano Colonna detto il Vecchio.

Stemma della famiglia Colonna

Sposato con una figlia di Orso Orsini, signore di Mugnano, e di Jacopa Savelli, fu il padre di Pietro (1291-1356) detto "Sciarretta", di Giacomo (1292-1335), capitano generale di Todi, di Agapito (1295-1348) e di Giovanni (1302-1367).

I Colonna furono acerrimi nemici dei Caetani, cui esponente di rilievo era Papa Bonifacio VIII. Con l'aiuto di Guglielmo di Nogaret, nel 1303 sequestrò il Papa e lo tenne prigioniero presso la residenza papale, nell'episodio passato alla storia come "l'oltraggio di Anagni", durante il quale Sciarra Colonna avrebbe addirittura schiaffeggiato il pontefice con uno dei propri guanti di ferro.

Filippo IV il bello si alleò con Sciarra Colonna ed egli partì da Ceccano con 300 cavalieri alla volta di Anagni, dove il papa si era ritirato presso alcuni suoi possedimenti terrieri. Si dice che questi in un primo momento volesse fingersi morto, ma che alla fine l'orgoglio prevalse e non si abbassò a tali meschinità, ma anzi accolse i suoi avversari sul trono papale con le insegne spiegate. Alcuni documenti storici ci dicono che, trovatolo, i suoi nemici lo schernirono e lo derisero.

Sciarra Colonna ebbe inoltre un ruolo importante nell'incoronazione di Ludovico il Bavaro[1].

Morì il giorno del suo 59º compleanno.

L'origine del soprannome del Colonna deriva dall'omonima parola che nel volgare dell'epoca significava "litigioso, attaccabrighe". L'uso è rimasto pressoché invariato in alcuni dialetti del sud (Sicilia, Calabria, Puglia, Campania, Molise e basso Lazio) in cui "sciarra" vuol dire "screzio" ed il verbo "sciarriarsi" "litigare, discutere con violenza".

  1. ^ "Il primo imperatore che si fa incoronare a Roma non dal Pontefice ma da un laico, e per di più da quello Sciarra Colonna che era stato uno dei responsabili dello schiaffo di Anagni, l'oltraggio alla Chiesa che, con la sua carica simbolica, aveva posto fine - secondo molti storici - al Medioevo propriamente detto": MASSIMO INTROVIGNE, Contro "Il nome della rosa", Cristianità n. 142 (1987).

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