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Bozza:Virgilio Audagna
Virgilio Audagna (Cannes, 9 febbraio 1903 – Cannes, 14 ottobre 1994) è stato uno scultore italiano, frequentò inizialmente l'Accademia Albertina di Torino, perfezionandosi nell'arte del cesellato e nella lavorazione del marmo sotto gli insegnamenti del Maestro Gaetano Cellini.[1]
Perfezionatosi a Roma, espose per la prima volta a Torino nel 1919 e la sua opera 'Testa di bimbo' venne acquistata dal Re Vittorio Emanuele III.
Nella primavera del 1922 partecipò alla LXXXI Esposizione Nazionale Annuale di Arti Figurative indetta dalla Società Promotrice delle Belle Arti a Torino [2] con l'opera in gesso 'Ritratto di G.M' (potrebbe essere Golzio Michele, cognato dell'Audagna) ed il gesso bronzato 'Ritratto di S.S. Benedetto XV'.
Iniziò così una brillante carriera artistica orientata principalmente alla scultura, in cui partecipò a numerose mostre nazionali ed internazionali.
Nel corso degli anni Venti / Trenta del Novecento fu impegnato in pubbliche commissioni sia laiche che ecclesiastiche che continuarono anche dopo il secondo conflitto mondiale.
Nella primavera del 1923 partecipò alla Quadriennale, sempre promossa dalla Società Promotrice delle Belle Arti di Torino, ove espose l’opera in gesso ‘Ritratto del pittore Guarlotti’.[3]
A vent’anni si trasferì a Roma, dove fu destinato al ministero della Guerra. Qui posò per lui Armando Diaz, Duca della Vittoria, il cui ritratto in bronzo fu esposto nella primavera del 1924 alla LXXXII Esposizione Nazionale Annuale di Arti Figurative tenutasi a Torino. [4]
Nel 1925 espose alla LXXXIII Esposizione Nazionale Annuale di Arti Figurative tenutasi a Torino l’opera in gesso ‘Ritratto del pittore Lidio Ajmone’. [5]
Nella primavera 1926 espose alla LXXXIV Esposizione Nazionale Annuale di Arti Figurative di Torino il busto del pittore Giuseppe Bosio, opera in gesso bronzato, e il ritratto in bronzo del comm. N. Leumann. [6]
Nel 1928 presentò alla Esposizione Nazionale di Belle Arti di Torino la scultura in bronzo ‘Madonnina’. [7]
Nel 1928 vinse il concorso per le venti statue allegoriche e le decorazioni del Nuovo Teatro di Vercelli, in corso di ricostruzione dopo che nell’agosto 1923 un incendio lo aveva distrutto. [8]
Nel 1929 presentò alla Esposizione Nazionale di Belle Arti di Torino la scultura in bronzo ‘Madonna del Rosario’. [9]
Nel 1930 risultò vincitore del Concorso Provinciale indetto Provincia di Alessandria per le statue da offrirsi al Foro Mussolini, opera che però non fu poi scelta successivamente.
Nel 1931 realizzò un bel gruppo scultoreo, rappresentante la Madonna con Bambino, San Domenico e Santa Caterina che fu posto sull’altare maggiore della Cappella dell’Istituto delle Suore Domenicane a Casale Monferrato. La cappella, progettata dall’ing. Aldo Palli, fu inaugurata il 31 marzo 1932, in occasione dell’allora cinquantenario della venuta a Casale delle Suore Domenicane. [10]
Nel 1933, 1934 e nel 1935 partecipò alla V, VI e VII Esposizione del Sindacato Interprovinciale Fascista di Belle Arti in Torino presentando rispettivamente l’opera La Pietà (monumento funebre) nel 1933 [11], le opere Ritratto (bronzo), Nudino (bronzo) [12] nel 1934 e Adamo ed Eva cacciati dal Paradiso terrestre (frammento – cera) e Piccola bagnante (bronzo) [13] nel 1935.
Nel maggio – giugno 1936 presentò alla VIII Esposizione del Sindacato Interprovinciale Fascista di Belle Arti in Torino le opere Testa di giovinetta (bronzo), Ritratto del pittore Carlo Terzolo (gesso patinato), Nudino (terracotta). [14]
Nel 1937 partì per un viaggio di studi in cui toccò Svizzera, Austria, Germania, Francia. Nel maggio – giugno di quello stesso anno presentò alla IX Esposizione del Sindacato Interprovinciale Fascista di Belle Arti in Torino le opere Susanna (bronzo), Ritratto dell’avv. Augusto Buffaglia (bronzo), Ritratto di Giuliana. [15]
Nel 1938, nell'ambito dei restauri apprestati alla cappella, già dell'Addolorata, presso la chiesa di Santa Teresa in Torino, eseguì un gruppo in marmo bianco di oltre tre metri d'altezza raffigurante Santa Teresa del Bambino Gesù nel momento di ascendere agli spazi celesti fra la gloria degli angeli. La Santa indossa un abito carmelitano con crocefisso e rose fra le mani, circondata da quattro cherubini; poggia su di un manto di nubi tra cui vi sono due cherubini e due puttini di cui quello in basso a destra suona una lira. [1] Nell’ambito di tali lavori eseguì pure la portella del tabernacolo in bronzo di squisita fattura, due artistici bracci in bronzo e due scrigni per le monete.
Nell’ottobre – novembre 1938 presentò alla X Esposizione del Sindacato Interprovinciale Fascista di Belle Arti in Torino l’opera in bronzo Eva dopo il peccato [16]cui fecero seguito nel maggio – giugno 1939 e nel maggio - giugno 1940, alla due Esposizioni successive, rispettivamente le opere Ritratto di Enza Sofia (bronzo), Madonna della Pace (marmo di Siena), Primavera di Bellezza (marmo) [17] e Ritratto della Signora O. Appendini (bronzo), Vittoria (bronzo), Veritas (marmo). [18]
Tra il 1940 ed il 1942 eseguì numerose opere per il tempio di San Paolo in Alba (CN): il paliotto della Cappella Regina degli Apostoli raffigurante la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso Terrestre, le due statue in bronzo di Don Giacomo Alberione [2] e di San Timoteo Giaccardo, primo beato della Famiglia Paolina, [19]le sculture di San Gregorio Magno e San Bernardo di Chiaravalle [3], poste a decoro del timpano che sovrasta l'altare maggiore, il paliotto dello stesso altare maggiore ed il grande monumento marmoreo raffigurante La Gloria di San Paolo, situato tra i pilastri nell'alzata dietro la mensa sacra. Questa opera, scolpita a basso ed alto rilievo alta 8 metri, larga 4, tutta in marmo bianco di Carrara, proveniente dal monte Altissimo, è considerata la più colossale opera statuaria del Novecento; [4] [5]
Nella primavera del 1942 prese parte a Roma, alla Prima Mostra degli Artisti Italiani in Armi, ove presentò la scultura in cemento Zaino a terra. [6]
Nel 1947 partì per il Sudafrica ove il governo locale gli commissionò il regalo di nozze alla regina Elisabetta II in occasione del suo matrimonio. Nello specifico, un vassoio in oro a 22 carati con l'incisione "Elizabeth Philip, 20th November 1947". [7]
Tornato in Italia si dedicò alla ceramica, prima a Camporosso (1949) e poi ad Albisola.
Nel 1954 – 56 progettò e realizzò la Fontana Luminosa di Piazza Dante ad Oneglia (IM). [8]
Nel 1957 modellò la statua di Santo Stefano, poi fusa in argento, per la cattedrale di Biella.
Oltre che alla scultura monumentale si dedicò ripetutamente e con successo al ritratto, anche su tela e con disegni in tecniche varie. In essi ricorre sovente il nudo femminile, reso con rigore compositivo ed eleganza, contraddistinta dalla nitidezza dei contorni e da un modellato sciolto. Fu inoltre apprezzato ceramista.
E' sepolto presso la tomba di famiglia a Moncalieri (Torino)
Tra le sue opere, esposte in tutto il mondo, ricordiamo:
- la Pietà, scultura in cemento smaltato, ad Oropa (1945 - 1950); [9]
- l’altare della chiesa al Villaggio Lamarmora a Biella; [10]
- il Battesimo di Cristo, gruppo scultoreo in terracotta presso la Chiesa di San Giovanni ad Alba; [11]
- gli Angeli con libro posti sulla facciata della Chiesa di San Francesco di Assisi a Moncalvo (AT); [12] [13]
- la Via Crucis in marmo nella chiesa della SS. Annunziata a Torino
- il busto in onore di Ludwig Winter, posto nei giardini dietro il palazzo comunale di Bordighera (1954); [14]
- il monumento a san Giuseppe Cafasso a Torino (1961); [15]
- il busto dedicato a Franco Alfano, posto dal Comune di Sanremo nel Parco Marsaglia; [16]
- il portale di destra della Chiesa Nuova di Oropa (1964);
- il monumento ai Caduti di Imperia (1964); [17]
- la stele dedicata a Pinifarina, a Grazzano Badoglio, in località Madonna dei Monti (1968); [18]
- le tombe della famiglia Milla - De Agostini – Germani e della famiglia Marro presso il Cimitero monumentale di Torino; [19] [20]
- il busto a Giuseppe Ratti, posto a Torino nel Parco del Valentino (1975); [21]
- il portale della Chiesa di San Giorgio Martire a Illasi (1988); Chiesa di San Giorgio Martire (Illasi)#/media/File:PortaSanGiorgioIllasi2024.jpg
- numerose medaglie commemorative
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Virgilio Audagna. Scultore, Testo autobiografico, Torino, Ruggero & Tortia, 1947..
- ^ Catalogo LXXXI esposizione nazionale annuale di arti figurative, 1922 (PDF), su 93.62.170.226.
- ^ La Quadriennale 1923 (PDF), su 93.62.170.226.
- ^ LXXXII Esposizione Nazionale Annuale di Arti Figurative, Catalogo, Tipografia Ernesto Arduini, 1924, Torino. (PDF), su 93.62.170.226.
- ^ LXXXIII Esposizione Nazionale Annuale di Arti Figurative, Catalogo, Tipografia Ernesto Arduini, 1925, Torino. (PDF), su 93.62.170.226.
- ^ LXXXIV Esposizione Nazionale Annuale di Arti Figurative, Catalogo, Tipografia Ernesto Arduini, 1926, Torino. (PDF), su 93.62.170.226.
- ^ Esposizione Nazionale di Belle Arti, Catalogo, Stabilimento Lampografico, Torino, 1928. (PDF), su 93.62.170.226.
- ^ Vittorio Falletti, La chiesa di Santa Teresa ed una sua nuova cappella, Torino, Rassegna mensile della città, 1938. (PDF), su museotorino.it.
- ^ Catalogo della prima esposizione sindacale fascista della società promotrice delle belle arti, Torino, 1929. (PDF), su 93.62.170.226.
- ^ Altare maggiore, rappresentante la Madonna con Bambino, S. Domenico e S. Caterina., su casalenews.it.
- ^ 5a Esposizione del Sindacato Interprovinciale Fascista di Belle Arti in Torino – 91a Esposizione Società Promotrice Belle Arti, Catalogo, Torino, 1933. (PDF), su 93.62.170.226.
- ^ 6a Esposizione del Sindacato Interprovinciale Fascista di Belle Arti in Torino – 92a Esposizione Società Promotrice Belle Arti, Catalogo, Torino, 1934. (PDF), su 93.62.170.226.
- ^ 7a Esposizione del Sindacato Interprovinciale Fascista di Belle Arti in Torino – 93a Esposizione Società Promotrice Belle Arti, Catalogo, Torino, 1935. (PDF), su 93.62.170.226.
- ^ 8a Esposizione del Sindacato Interprovinciale Fascista di Belle Arti in Torino – 94a Esposizione Società Promotrice Belle Arti, Catalogo, Torino, maggio – giugno 1936. (PDF), su 93.62.170.226.
- ^ 9a Esposizione del Sindacato Interprovinciale Fascista di Belle Arti in Torino – 95a Esposizione Società Promotrice Belle Arti, Catalogo, Torino, maggio – giugno 1937. (PDF), su 93.62.170.226.
- ^ 10a Esposizione del Sindacato Interprovinciale Fascista di Belle Arti in Torino – 96a Esposizione Società Promotrice Belle Arti, Catalogo, Torino, ottobre – novembre 1938. (PDF), su 93.62.170.226.
- ^ 11a Esposizione del Sindacato Interprovinciale Fascista di Belle Arti in Torino – 97a Esposizione Società Promotrice Belle Arti, Catalogo, Torino, maggio – giugno 1939. (PDF), su 93.62.170.226.
- ^ 12a Esposizione del Sindacato Interprovinciale Fascista di Belle Arti in Torino – 98a Esposizione Società Promotrice Belle Arti, Catalogo, Torino, maggio – giugno 1940 (PDF), su 93.62.170.226.
- ^ Don Alberione, S. Timoteo Giaccardo Alba, Tempio di San Paolo, su centrostudibeppefenoglio.it.