Ravenochloa wilsonii

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Ravenochloa wilsonii
Immagine di Ravenochloa wilsonii mancante
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Monocotiledoni
(clade)Commelinidi
OrdinePoales
FamigliaPoaceae
SottofamigliaBambusoideae
TribùArundinarieae
GenereRavenochloa
D.Z.Li & Y.X.Zhang, 2020
SpecieI. wilsonii
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseLiliopsida
SottoclasseCommelinidae
OrdineCyperales
FamigliaPoaceae
GenereRavenochloa
SpecieR. wilsonii
Nomenclatura binomiale
Ravenochloa wilsonii
(Rendle) D.Z.Li & Y.X.Zhang, 2020
Sinonimi

Arundinaria wilsonii
Rendle, 1904
Indocalamus nubigenus
(Keng f.) T.P.Yi ex H.R.Zhao & Y.L.Yang, 1985
Indocalamus shimenensis
B.M.Yang, 1989
Indocalamus wilsonii
(Rendle) C.S.Chao & C.D.Chu, 1981
Sasa nubigena
Keng f., 1957
Sasamorpha nubigena
(Keng f.) Keng f., 1976
Sinarundinaria wilsonii
(Rendle) Keng f., 1948

Ravenochloa wilsonii (Rendle) D.Z.Li & Y.X.Zhang, 2020 è una pianta angiosperma monocotiledone appartenente alla famiglia delle Poacee. È l'unica specie nota del genere Ravenochloa.[1][2][3][4][5]

La derivazione dell'epiteto specifico (wilsonii) può far riferimento sia a George Ferguson Wilson (1822–1902) oppure a Ernest Henry Wilson (1876–1930), entrambi attivi nell'ambito della botanica.[6]

Spighetta generica con tre fiori diversi

Il portamento delle specie di questa voce è erbaceo (legnoso alla base) con culmi eretti, alti non più di 1 metro (diametro di 0,2 - 0,4 cm). Le radici in genere sono del tipo fascicolato derivate da rizomi allungati ("leptomorfi"). Gli internodi (lunghi 4 – 12 cm) sono affusolati, pubescenti o glabri, a volte sotto ciascun nodo può essere presente una anello densamente pubescente; i nodi sono debolmente prominenti.[2][7][8][9][10][11][12][13]

Le foglie lungo il culmo sono alterne e distiche e si originano dai vari nodi. Sono composte da una guaina, una ligula e una lamina. Le venature sono parallelinervie (le vene trasversali sono visibili).

  • Foglie del culmo: le foglie del culmo sono prive di padiglioni auricolari; le guaine non sono fimbriate e hanno una consistenza cartacea e avvolgono per metà l'internodo; la lamina della foglia ha un portamento curvo; il contorno della lamina può essere ovato-lanceolato o strettamente triangolare.
  • Foglie del fogliame: le foglie del fogliame hanno delle guaine secche colorate da paglierino a rosso-marrone e sono prive di padiglioni auricolari e non sono fimbriate; le lamine delle foglie quando sono secche si presentano ondulate; il contorno della lamina può essere lanceolato o strettamente ovato-lanceolato.

Infiorescenza

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  • Infiorescenza principale (sinfiorescenza o semplicemente spiga): le infiorescenze sono per lo più ramificate ed hanno la struttura di una pannocchia racemosa aperta con forme ellittiche. Lunghezza della pannocchia: 5 – 10 cm. Le basi sono circondate dalle guaine fogliari. I rami sono ascendenti, snelli, glabri e pulvinati. Le spighette sono solitarie.
  • Infiorescenza secondaria (o spighetta): le spighette, con un pedicello flessuoso e colorate di viola-verde, sono formate da 3 a 7 fiori sottesi da due brattee chiamate glume (inferiore e superiore). Le spighette possono terminare all'apice con un fiore ridotto o sterile. Alla base di ogni fiore sono presenti due brattee: la palea e il lemma.
  • Le glume: le glume sono persistenti, più corte delle spighette e a consistenza cartacea; quella inferiore è 3-venata ed è lunga 2 - 3 mm; quella superiore è 5-7-venata ed è lunga 3 - 5 mm.
  • I lemmi: i lemmi sono puberulenti, 7-9-venati e acuminati (mucronati) all'apice.
  • Le palee: le palee sono pubescenti, carenate e lunghe 6 - 7 mm.
  • Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:[7]
  • , P 2, A (1-)3(-6), G (2–3) supero, cariosside.
  • Il perianzio è ridotto e formato da tre lodicule, delle squame, poco visibili (forse relitto di un verticillo di 3 sepali). Le lodicule sono cigliate.

I frutti sono del tipo cariosside, ossia sono dei piccoli chicchi indeiscenti, ovoidali o subglobosi, nei quali il pericarpo è formato da una sottile parete che circonda il singolo seme. In particolare il pericarpo, carnoso e succulento, è fuso al seme ed è aderente. L'endocarpo non è indurito e l'ilo è lungo e lineare. L'embrione è provvisto di epiblasto. I margini embrionali della foglia si sovrappongono. La fessura scutellare è assente.

  • Impollinazione: in generale le erbe delle Poaceae sono impollinate in modo anemogamo. Gli stigmi piumosi sono una caratteristica importante per catturare meglio il polline aereo.
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi cadendo (dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento –dispersione anemocora) a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).

Distribuzione e habitat

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La specie di questa voce abitano le foreste cinesi delle province di Guizhou, Hubei e Sichuan fino ad una quota di 1.700 - 3.000 m s.l.m..[12]

La famiglia delle Poacee comprende circa 800 generi e oltre 9.000 specie[10][14]. È una delle famiglie più numerose e più importanti del gruppo delle monocotiledoni. La famiglia è suddivisa in 12 sottofamiglie, Ravenochloa wilsonii fa parte della sottofamiglia Bambusoideae (tribù Arundinarieae).[2][7]

  1. ^ (EN) Ravenochloa wilsonii, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 22/9/2024.
  2. ^ a b c Kellogg 2015, pag. 168.
  3. ^ Zhang et al. 2016, pag. 122.
  4. ^ PeerJ 2018, pag. 14.
  5. ^ (EN) Zhang, Y.X., Guo, C. & Li, D.Z., A new subtribal classification of Arundinarieae (Poaceae, Bambusoideae) with the description of a new genus, in Plant Diversity, 42(3), 2020, pp. 127-134, DOI:10.1016/j.pld.2020.03.004.
  6. ^ David Gledhill 2008, pag. 407.
  7. ^ a b c Judd et al 2007, pag. 311.
  8. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 451.
  9. ^ Motta 1960, Vol. 2 - pag. 346.
  10. ^ a b Strasburger 2007, pag. 814.
  11. ^ Pasqua et al 2015, pag. 467.
  12. ^ a b eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 2 settembre 2018.
  13. ^ Kew - GrassBase - The Online World Grass Flora, su powo.science.kew.org. URL consultato il 2 settembre 2018.
  14. ^ (EN) Accepted Genera of Poaceae, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 22/9/2024.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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