Willy Favre

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Willy Favre
NazionalitàSvizzera (bandiera) Svizzera
Altezza178 cm
Peso72 kg
Sci alpino
SpecialitàDiscesa libera, slalom gigante, slalom speciale, combinata
Termine carriera1968
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Olimpiadi 0 1 0
Mondiali 0 1 0

Vedi maggiori dettagli

 

William Favre detto Willy[1] (Ormont-Dessus, 24 settembre 1943Ormont-Dessus, 19 dicembre 1986) è stato uno sciatore alpino svizzero.

Originario della stazione sciistica di Les Diablerets[1][2] e attivo negli anni 1960, Favre fu uno sciatore polivalente capace di eccellere soprattutto nello slalom gigante, specialità nella quale rivaleggiò con il più grande sciatore di quel periodo, Jean-Claude Killy[1].

Stagioni 1963-1965

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Si mise in luce vincendo vari titoli ai Campionati svizzeri juniores[1] e debuttò in campo internazionale in occasione del trofeo dell'Hahnenkamm 1963, dove si classificò 31º nella discesa libera (Kitzbühel, 19 gennaio)[3]; nella stessa stagione si piazzò 3º sia nella discesa libera e nello slalom gigante della Harriman Cup (Sun Valley, 29-31 marzo)[4], sia nello slalom gigante e nella combinata degli US Open (Alyeska, 4-6 aprile)[5]. Dopo aver vinto lo slalom gigante del Criterium de la première neige 1963 (Val-d'Isère, 11 dicembre)[6], ai IX Giochi olimpici invernali di Innsbruck 1964, sua prima presenza olimpica e iridata, si classificò 8º nella discesa libera, 4º nello slalom gigante, 14º nello slalom speciale e 4º nella combinata, disputata in sede olimpica ma valida soltanto ai fini dei Mondiali 1964.

Nel 1965 Favre si piazzò 3º nello slalom gigante dell'Internationalen Adelbodner Skitage di Adelboden del 4 gennaio[7] e vinse lo slalom gigante della Ganslern e fu 2º nella discesa libera della Streif del trofeo dell'Hahnenkamm (Kitzbühel, 22-24 gennaio)[8] prima di subire un infortunio durante la discesa libera della Coupe Émile Allais (Megève, 29 gennaio)[9] che lo costrinse a terminare anzitempo la stagione.

Stagioni 1966-1968

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Tornato alle gare nel gennaio del 1966[10], vinse lo slalom gigante di Bad Hindelang (6 gennaio)[11], salì nuovamente sul podio dello slalom gigante di Adelboden del 9-10 gennaio (2º)[12] e partecipò ai Mondiali di Portillo 1966, dove si classificò 26º nella discesa libera, 6º nello slalom gigante, 19º nello slalom speciale e 5º nella combinata[13]. Nel 1967 partecipò alla prima edizione della Coppa del Mondo: esordì nella gara inaugurale del circuito, la slalom speciale di Berchtesgaden del 5 gennaio senza completare la prova[14], ottenne il primo piazzamento il giorno successivo nella medesima località in slalom gigante (18º)[15] e conquistò il primo podio nel circuito nello slalom gigante di Adelboden del 9 gennaio (2º).

Fu ancora lo slalom gigante della Chuenisbärgli di Adelboden il teatro dell'ultimo piazzamento a punti di Favre in Coppa del Mondo, l'8 gennaio 1968 (7º); in seguito prese parte ai X Giochi olimpici invernali di Grenoble 1968, sua ultima presenza olimpica e iridata, dove vinse a sorpresa[2] la medaglia d'argento nello slalom gigante dietro a Killy (gara valida anche per i Mondiali 1968 e la Coppa del Mondo) e non concluse lo slalom speciale. In Coppa del Mondo ottenne l'ultimo piazzamento il 31 marzo dello stesso anno a Rossland in slalom gigante (22º)[16] e prese per l'ultima volta il via il 6 aprile seguente a Heavenly Valley nella medesima specialità, senza completare la prova[17]; si ritirò al termine di quella stessa stagione 1967-1968 a causa di divergenze con la Federazione sciistica della Svizzera[1].

Criterium de la première neige
  • 1 vittoria (slalom gigante a Val-d'Isère 1963)
Hahnenkamm
  • 1 vittoria (slalom gigante a Kitzbühel 1965)

Coppa del Mondo

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  • Miglior piazzamento in classifica generale: 20º nel 1967
  • 2 podi:
    • 2 secondi posti

Campionati svizzeri

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  1. ^ a b c d e (FR) Guy Ackermann, William Favre, in RTS. URL consultato il 16 maggio 2024.
  2. ^ a b (EN) Willy Favre, su olympedia.org. URL consultato il 16 maggio 2024.
  3. ^ (EN) 19.01.63. Kitzbuehel (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 16 maggio 2024.
  4. ^ (EN) 29-31.03.1963. Sun Valley, su alpineskiworld.net. URL consultato il 16 maggio 2024.
  5. ^ (EN) 04-06.04.1963. Girdwood (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 16 maggio 2024.
  6. ^ (EN) 11.12.63. Val d'Isere (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 16 maggio 2024.
  7. ^ (EN) 03-04.01.65. Adelboden (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 16 maggio 2024.
  8. ^ (EN) 22-24.01.1965. Kitzbuehel, su alpineskiworld.net. URL consultato il 16 maggio 2024.
  9. ^ (EN) 29.01.65. Megeve (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 16 maggio 2024.
  10. ^ (EN) 05.01.66. Hindelang (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 17 maggio 2024.
  11. ^ (EN) 06.01.66. Hindelang (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 17 maggio 2024.
  12. ^ (EN) 09-10.01.66. Adelboden (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 17 maggio 2024.
  13. ^ (EN) 05-14.08.1966. Portillo, Chile, su alpineskiworld.net. URL consultato il 17 maggio 2024.
  14. ^ (EN) 05.01.67. Berchtesgaden (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 17 maggio 2024.
  15. ^ (EN) 06.01.67. Berhtesgaden (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 17 maggio 2024.
  16. ^ (EN) 30-31.03.68. Red Mt., Rossland (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 17 maggio 2024.
  17. ^ (EN) 05-06.04.68. Heavenly Valley (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 17 maggio 2024.
  18. ^ Gara valida anche ai fini della Coppa del Mondo.
  19. ^ a b c (DE) 61. Schweizerische Skimeisterschaften, Alpine Disziplinen Pontresina 7.–9. April 1967, in Jahrbuch des Schweizerischen Skiverbandes, LVIII, 1966/67/68, pp. 85-87.
    (DEFRIT) Communiqué Nr. 1258/Communiqué No. 1258/Comunicato No. 1258 (PDF), in Ciné journal suisse/Schweiz. Filmwochenschau/Cine giornale svizzero, Ginevra, 14 aprile 1967. URL consultato il 7 giugno 2024.
  20. ^ (DEFRIT) Communiqué Nr. 1107/Communiqué No. 1107/Comunicato No. 1107 (PDF), in Ciné journal suisse/Schweiz. Filmwochenschau/Cine giornale svizzero, Ginevra, 20 marzo 1964. URL consultato il 12 settembre 2024.

Collegamenti esterni

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  • (EN) Willy Favre, su fis-ski.com, FIS. Modifica su Wikidata
  • (EN) Matteo Pacor, Willy Favre, su Ski-DB.com. Modifica su Wikidata
  • (EN) Willy Favre, su Olympedia. Modifica su Wikidata
  • (EN) Willy Favre, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017). Modifica su Wikidata