Coordinate: 40°49′38.93″N 14°13′12.29″E

Mergellina

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Mergellina
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Campania
CittàNapoli
CircoscrizioneMunicipalità I
QuartiereChiaia
Mappa di localizzazione: Napoli
Mergellina
Mergellina
Mergellina (Napoli)
Panoramica del golfo di Napoli con in basso il porticciolo di Mergellina

Mergellina (Margellìna in napoletano) è una zona della città di Napoli, nel quartiere Chiaia, che si estende tra il largo Sermoneta e il largo Torretta, lambendo Piedigrotta e la riviera di Chiaia.

Origine del nome

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Si trova in riva al mare, ai piedi della collina di Posillipo. Secondo alcuni il nome deriva dal termine "mergoglino" (dal l. mergus, 'uccello marino tuffatore'); secondo altri invece dalla bellezza delle sue acque e cioè dal latino "mare ialinum", che significa mare chiaro, trasparente.[1] In realtà il nome comune margella ("corallo") è già presente nel tardo-latino e traduce il greco bizantino μαργίλλα [2]; quindi margellina equivarrebbe a corallina, ossia "marina corallina". Non è da escludere infatti che la costa di Posillipo fosse anticamente pescosa di corallo come quella di Torre del Greco.

«sull'arenoso dorso, a cui riluce / di Capri la marina / e di Napoli il porto e Mergellina.»

Mergellina al tramonto vista dal ponte di Castel dell'Ovo
Dipinto di Mergellina del XVIII secolo di Victor-Jean Nicolle. È visibile la Torretta, costruita nel 1564 per volontà del duca di Alcalà allo scopo di avvistare i pirati saraceni. Sebbene la struttura originale non esista più, il luogo conserva il nome di largo Torretta[3].

Celebrata nei secoli per la sua bellezza da pittori e poeti, la zona è stata completamente modificata dalle colmate che hanno avanzato la linea costiera nella seconda metà del XIX secolo, trasformando l'antica via Mergellina, che correva lungo la riva del mare a partire dalla riviera di Chiaia, in una strada interna su cui affacciarono i nuovi palazzi di stile eclettico del viale Elena (oggi viale Gramsci).

L'ultimo intervento sul lungomare di Mergellina fu negli anni trenta del XX secolo, quando fu realizzata la colmata che permise il prolungamento di via Francesco Caracciolo (che divenne il nuovo lungomare di Mergellina) fino al largo Sermoneta e dunque a via Posillipo. Sulla colmata nel 1939 fu posta la fontana del Sebeto.

Dal porticciolo di Mergellina (un tempo di pescatori, oggi turistico, con il molo Luise che funge da luogo di passeggio sul mare) partono aliscafi periodici estivi.

Mergellina è caratterizzata anche dalle rampe di Sant'Antonio, sistemate dal viceré Ramiro Felipe Núñez de Guzmán nel 1643, che salgono dal limite nord di piazza Sannazaro e prendono il nome dalla chiesa di Sant'Antonio a Posillipo, situata sulla loro sommità.

Sono inoltre presenti l'antica Fontana del Leone (detta anche del Mergoglino) lungo via Mergellina, l'ottocentesca Fontana della Sirena in piazza Sannazaro e la chiesa di Santa Maria del Parto, fondata (su un podere avuto in dono da Federico d'Aragona) dal poeta Jacopo Sannazaro, ivi sepolto.

La zona è raggiungibile con la linea 2 e la linea 6 della metropolitana. Vi è anche la stazione terminale dell'omonima funicolare.

Fino allo spostamento a Molo Beverello, dal porto di Mergellina partivano aliscafi per l'isola d'Ischia con partenze plurigiornaliere. Ad effettuare servizio da Mergellina sono rimasti esclusivamente gli aliscafi periodici estivi per le Isole Eolie.[4]

Fino ad aprile 2009, la stazione era raggiungibile mediante treni InterCity ed Eurostar.[5]

Altre immagini

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  1. ^ Renato De Falco, La toponomastica napoletana - quali gli effetti delle tante dominazioni, in L'Alfiere. URL consultato il 2 maggio 2016.
  2. ^ Charles du Fresne du Cange, Glossarium manuale ad scriptores mediae et infimae latinitatis etc. T. IV, p. 574. Halle, 1776.
  3. ^ Largo Torretta, su palazzidinapoli.it. URL consultato il 17 agosto 2024.
  4. ^ Napoli, Snav: ripartono i collegamenti da Napoli per le Isole Eolie e le Isole Pontine, su web.archive.org, 1º giugno 2024. URL consultato l'11 agosto 2024 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2024).
  5. ^ Ferrovie.it - Via gli ES da Campi Flegrei e Mergellina, su Ferrovie.it. URL consultato il 27 luglio 2024.

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