Indice
Anduoite
Anduoite | |
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Classificazione Strunz (ed. 10) | 2.EB.15a[1] |
Formula chimica | (Ru,Os)As2[2] |
Proprietà cristallografiche | |
Sistema cristallino | ortorombico[3] |
Parametri di cella | 5,41 Å, b = 6,206 Å e c = 3,01 Å, Z = 2[1] |
Gruppo puntuale | 2/m 2/m 2/m oppure mm2[1] |
Gruppo spaziale | Pnnm o Pnn2[1] |
Proprietà fisiche | |
Densità calcolata | 8,692[1] g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 7[2] |
Colore | grigio piombo[2] |
Lucentezza | metallica[3] |
Striscio | grigio-nero[2] |
Diffusione | raro |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
L'anduoite (simbolo IMA: Adu[4]) è un minerale molto raro della classe dei "solfuri e dei solfosali". La sua composizione chimica è (Ru,Os)As2 e appartiene al gruppo della marcasite-löllingite e successivamente al sottogruppo della löllingite.
Etimologia e storia
[modifica | modifica wikitesto]L'anduoite (in cinese: 安多矿, pinyin Anduokuang, minerale di Anduo) è stata trovata per la prima volta nella contea di Amdo (Ānduō Xiàn) in Tibet.[1]
Classificazione
[modifica | modifica wikitesto]Secondo l'ottava classificazione dei minerali secondo Strunz, l'anduoite appartiene alla classe dei "solfuri e solfosali" e da lì nella sottoclasse del gruppo della marcasite dove forma il sistema nº II/D.20.
La 9ª edizione della classificazione dei minerali secondo Strunz l'anduoite viene elencata nella classe "2.E Solfuri metallici, M: S ≤ 1:2", classe che viene ulteriormente suddivisa in base alla composizione e al rapporto tra metallo e zolfo, in modo da essere elencata insieme a clinosafflorite, nisbite, omeiite, löllingite, rammelsbergite e safflorite con le quali forma in sistema nº2.EB.15.a.
La sistematica dei minerali secondo Dana pone l'anduoite nei solfuri con la formula generale AmBnXp, con (m+n):p = 1:2, dove forma il sistema 2.12.2.8.
Abito cristallino
[modifica | modifica wikitesto]L'anduoite cristallizza nel sistema ortorombico nel gruppo spaziale Pnnm (gruppo nº 58) oppure Pnn2 (gruppo nº 34) con i parametri reticolari a = 5,41 Å, b = 6,206 Å e c = 3,01 Å, oltre a due unità di formula per cella unitaria.[1]
Origine e giacitura
[modifica | modifica wikitesto]Il minerale è stato trovato per la prima volta nel deposito di cromo della contea di Amdo (Ānduō Xiàn) in Tibet, dove si trova in duniti convertite. Il principale minerale associato è lo spinello cromico; in misura minore sono presenti la pirite, pirrotina, marcasite, magnetite, calcopirite, molibdenite, galena, millerite e violarite.
Oltre alla località tipo, sono noti altri reperti provenienti dalla prefettura di Kukës (Albania); inoltre l'anduoite è stata rivenuta anche a Trikala (Grecia); nel distretto di Thunder Bay (Canada); nel distretto di Davanagere (India); negli Oblast' di Chelyabinsk e di Irkutsk (Russia); infine nell'Oblast' di Čerkasy in Ucraina.[5][6]
Forma in cui si presenta in natura
[modifica | modifica wikitesto]L'anduoite sviluppa prevalentemente cristalli massicci o aggregati granulari fino a una dimensione da 60 a 100 μm di colore grigio piombo-metallico,[7] che appaiono bianco-rosati alla luce riflessa.[8]
L'anduoite è isomorfa all'omeiite ((Os,Ru)As2). È otticamente anisotropa con un cambiamento di colore dal giallo rossastro o verdastro al grigio-verde, al verde pallido o al rosso pallido.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h (EN) Anduoite, su mindat.org. URL consultato il 16 luglio 2024.
- ^ a b c d (EN) Anduoite Mineral Data, su webmineral.com. URL consultato il 16 luglio 2024.
- ^ a b (EN) Anduoite (PDF), su handbookofmineralogy.org. URL consultato il 16 luglio 2024.
- ^ (EN) Laurence N. Warr, IMA–CNMNC approved mineral symbols (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 85, 2021, pp. 291–320, DOI:10.1180/mgm.2021.43. URL consultato il 16 luglio 2024.
- ^ (EN) Stanislav S. Gornostayev, Maryse Ohnenstetter, Adil Neziraj, Daniel Ohnenstetter, Kauko V.O. Laajoki, Sergiy E. Popovchenko e Peter K. Kornienko, New Occurrences of Anduoite, (Ru,Os)As2, from Chromite Deposits of Ukraine and Albania, in The Canadian Mineralogist, vol. 39, n. 2, 2001, pp. 591–606, DOI:10.2113/gscanmin.39.2.591. URL consultato il 16 luglio 2024.
- ^ (EN) Localities for Anduoite, su mindat.org. URL consultato il 16 luglio 2024.
- ^ (DE) Anduoite, su mineralatlas.eu. URL consultato il 16 luglio 2024.
- ^ (EN) Micheal Fleischer, L.J. Cabri, G.Y. Chao e Adolf Babst, New Mineral Names (PDF), in American Mineralogist, vol. 65, 1980, pp. 808-814. URL consultato il 16 luglio 2024.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Anduoite Mineral Data, su webmineral.com.