Indice
Sapayoa aenigma
Manachino beccolargo | |
---|---|
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Aves |
Sottoclasse | Neornithes |
Superordine | Neognathae |
Ordine | Passeriformes |
Sottordine | Tyranni |
Infraordine | Eurylaimides |
Famiglia | Sapayoidae Irestedt et al., 2006 |
Genere | Sapayoa Hartert, 1903 |
Specie | S. aenigma |
Nomenclatura binomiale | |
Sapayoa aenigma Hartert, 1903 |
Il manachino beccolargo (Sapayoa aenigma Hartert, 1903) è un uccello passeriforme, unica specie del genere Sapayoa e della famiglia Sapayoidae.[2].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Misura circa 17-18 cm di lunghezza, compresa la coda la cui lunghezza arriva a circa la metà del corpo.
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di uccelli dall'aspetto robusto, muniti di una grossa testa e di un becco forte e allungato, leggermente uncinato verso il basso nella parte distale.
La colorazione del piumaggio è bruno-olivastra su tutto il corpo, con tendenza a scurirsi su ali e coda e a schiarirsi divenendo giallastra sul petto e specialmente sulla gola e bianco-grigiastra sui fianchi: le zampe sono grigio-nerastre, il becco è anch'esso grigio-nerastro con tendenza a schiarirsi in punta, gli occhi sono bruno-rossicci.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di uccelli che vivono da soli o in coppie, a volte in associazioni ad altre specie affini: piuttosto statici, passano periodi anche lunghi della giornata su un posatoio, individuando fonti di cibo che poi si apprestano a raggiungere.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]La dieta del manachino beccolargo sembra essere composta in parti equivalenti di frutta matura ed insetti e altri invertebrati.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Le abitudini riproduttive di questi uccelli sono ancora in massima parte sconosciute.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Il manachino beccolargo è diffuso dall'istmo di Panama a sud lungo la fascia costiera occidentale della Colombia, fino all'Ecuador settentrionale. Il suo habitat è rappresentato dalla foresta pluviale di pianura con ricco sottobosco, preferibilmente in prossimità di corsi d'acqua[3].
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]La sistematica di questo uccello è stata piuttosto controversa, come attestato anche dal suo nome scientifico (aenigma in latino significa appunto "enigma", in riferimento alle difficoltà di classificazione): storicamente ascritta alla famiglia Pipridae, nella tassonomia degli uccelli di Sibley-Ahlquist si constata che la specie è imparentata con gli Eurylaimidae ed i Pittidae del Vecchio Mondo, rispetto ai quali rappresenterebbe un gruppo fratello che avrebbe cominciato a divergere durante l'Eocene, piuttosto che con i tiranni americani coi quali condivide l'areale [4][5]. In questo senso, il manachino beccolargo costituirebbe l'ultimo rappresentante di un clade di eurilaimidi che, nati come gruppo in Oceania, mentre gli altri esponenti si spostavano in direttrice nord-ovest verso l'Asia e l'Africa, si muoveva in direttrice nord-est colonizzando il Sud America[6]: per questo motivo alcuni autori hanno suggerito la classificazione di questi uccelli nella famiglia Eurylaimidae[7][8], mentre altri, rifiutando tale accorpamento in virtù del fatto che la specie appare filogeneticamente equidistante dagli eurilaimi e dalle pitte, hanno proposto l'ascrizione del manachino beccolargo ad una famiglia monotipica a sé stante, Sapayoidae[9] o addirittura la loro ascrizione a famiglie terze, ugualmente equidistanti da eurilaimidi e pittidi, quali i Philepittidae[10].
Il Congresso Ornitologico Internazionale (2018) colloca Sapayoa aenigma nella famiglia monospecifica Sapayoidae.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) BirdLife International 2012, Sapayoa aenigma, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Sapayoidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 27 novembre 2018.
- ^ Ridgely, Robert S. & Tudor, G., The Birds of South America, vol. 2, University of Texas Press, 1994, ISBN 0-292-77063-4.
- ^ Sibley, C. G. & Monroe, B. L. Jr., Distribution and taxonomy of the birds of the world: A Study in Molecular Evolution, Yale University Press, 1990, ISBN 0-300-04969-2.
- ^ Chesser, R. Terry, Molecular systematics of New World suboscine birds (PDF), in Molecular Phylogenetics and Evolution, vol. 32, n. 1, 2004, p. 11-24, DOI:10.1016/j.ympev.2003.11.015 (archiviato dall'url originale il 9 giugno 2007).
- ^ Fjeldså, Jon; Zuccon, Dario; Irestedt, Martin; Johansson, Ulf S. & Ericson, Per G.P., Sapayoa aenigma: a New World representative of 'Old World suboscines' (PDF) [collegamento interrotto], in Proceedings of the Royal Society B, vol. 270, n. 2, 2003, p. 238-241, DOI:10.1098/rsbl.2003.0075.
- ^ Banks, Richard C.; Chesser, R. Terry; Cicero, Carla; Dunn, Jon L.; Kratter, Andrew W.; Lovette, Irby J.; Rasmussen, Pamela C.; Remsen, J. V. Jr.; Rising, James D.; Stotz, Douglas F. & Winker, Kevin, Forty-ninth supplement to the American Ornithologists' Union Check-list of North American Birds (PDF), in The Auk, vol. 125, n. 3, 2008, p. 758–768, DOI:10.1525.auk/2008.9708. URL consultato il 14 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2010).
- ^ Remsen, J. V., Jr.; Cadena, C. D.; Jaramillo, A.; Nores, M.; Pacheco, J. F. Robbins, M. B.; Schulenberg, T. S., Stiles, F. G.; Stotz, D. F.; & Zimmer, K. J., A classification of the bird species of South America., in American Ornithologists' Union, 2009 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2009).
- ^ Irestedt, M.; Ohlson, J.I.; Zuccon, Dario; Källersjö, M. & Ericson, Per G.P., Nuclear DNA from old collections of avian study skins reveals the evolutionary history of the Old World suboscines (Aves: Passeriformes) (PDF), in Zoologica Scripta, vol. 35, n. 6, 2006, p. 567-580, DOI:10.1111/j.1463-6409.2006.00249.x. URL consultato il 14 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2020).
- ^ Kemp, Alan & Sherley, Greg H., Firefly Encyclopedia of Birds, Asities, Firefly Books, 2003, p. 421, ISBN 1-55297-777-3.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Stotz, D. F.; Fitzpatrick, J. W.; Parker, T. A.; Moskovits, D. K., Neotropical birds: ecology and conservation, Chicago, University of Chicago Press, 1996.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sapayoa aenigma
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