Coordinate: 24°50′07″N 55°22′19″E

Riserva di conservazione del deserto di Al Marmoom

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Riserva di conservazione del deserto di Al Marmoom
Al Marmoom Desert Conservation Reserve
محمية المرموم الصحراوية
Rub' al Khali
Tipo di areaArea protetta
Codice WDPA555622067
StatoEmirati Arabi Uniti (bandiera) Emirati Arabi Uniti
EmiratoEmirato di Dubai
ProvinceDubai
Superficie a terra949.35 km²
Provvedimenti istitutiviDecreto n. (22) del 2014
GestoreEnvironment Department of Dubai Municipality
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Emirati Arabi Uniti
Riserva di conservazione del deserto di Al Marmoom
Riserva di conservazione del deserto di Al Marmoom
Sito istituzionale

La Riserva di conservazione del deserto di Al Marmoom, o Al Marmoom Desert Conservation Reserve (in arabo محمية المرموم الصحراوية?), è un'area naturale protetta degli Emirati Arabi, istituita nel 2014, che si trova nell'area meridionale dell'Emirato di Dubai.

Storia dell'area

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Il deserto di Al Marmoom è stato definito riserva della natura dal deecreto reale numero 22 del 2014 emesso dallo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktum, sovrano di Dubai.[1]

In base alla legge n. 11 del 2003 sull'istituzione di aree protette nell'Emirato di Dubai l'area è posta sotto la protezione e il governo della municipalita di Dubai.[1]

Nel 2017 l'area viene definita Important Bird and Biodiversity Area e inserita da BirdLife International nella apposita lista dei siti da proteggere per la biodiversità e la salvaguardia degli uccelli.[2]

Nel 2018 la superficie della riserva venne ampliata e ad essa venne assegnato lo status di Riserva di conservazione. Al tempo stesso vennero istituiti il Marmoom Biosphere Center e il Marmoom Reserve Protection Scout con lo scopo di monitorare, proteggere e governare lo svuiluppo sostenibile dell'area.[3]

La riserva di Al Marmoom si trova nella zona meridionale di Dubai, presso il confine con l'emirato di Abu Dhabi, in quella che viene anche chiamata Madinat Al Qudra, di cui occupa 949,35 km² che ne fanno l'area protetta più grande di Dubai.[4]

Dal punto di vista amministrativo la riserva ricade in tutto o in parte nel territorio delle comunità di: Al Layan, Mugatrah, Al Selal, Ghadeer Barashy, Saih Al Salam, Al Lesaily, Hefair, Saih Al Dahal, Al O'shoosh, Saih Shua'alah, Al Hathmah, Grayteesah e Al Fagaa.[5]

Ci sono tre punti di accesso alla riserva: due sulla Saih Al Salam Street (D 42), uno sul lato est e uno sul lato ovest, ed uno sulla Al Qudra Street (D 63) sul lato nord.[6] La riserva può anche essere raggiunta con i mezzi pubblici. Vi sono infatti due linee di superficie (Bus 67 e 68) che percorrono la Saih Al Salam Street e collegano la zona centrale della riserva rispettivamente con il quartiere di Bur Dubai e con la comunità di Lehbab.

Il territorio costituisce la propaggine nord-orientale del Rub' al-Khali (letteralmente "il quartiere vuoto") il deserto sabbioso più grande del mondo che occupa una gran parte della zona meridionale della penisola araba. Questo deserto è un bacino sedimentario che si estende lungo un asse da sud-ovest a nord-est attraverso la piattaforma araba. La sabbia ricopre pianure di ghiaia o gesso e le dune raggiungono altezze massime fino a 250 m. Le sabbie sono prevalentemente silicati, composte dall'80 al 90% di quarzo e il restante feldspato, i cui granelli rivestiti di ossido di ferro colorano le sabbie di arancione, viola e rosso.[7]

Una parte dei laghi di Al Qudra.

La temperatura minima oscilla fra i 12-15°C di gennaio e dicembre e i 30-32°C di giugno-agosto. Le temperature massime negli stessi periodi sono di circa 30°C e 42°C rispettivamente. I mesi più piovosi sono febbraio e marzo, mentre quelli più asciutti sono fra giugno e ottobre, con rispettivamente una media di 30 mm e 5 mm per mese.[8]

All'interno della riserva si trova la zona dei laghi di Al Qudra. Si tratta di un insieme di 56 laghi artificiali e relative oasi, che si sviluppano per circa 10 km², realizzati fra il 2013 ed il 2015 per promuovere l'ecoturismo a Dubai ed anche come parte del programma di reintroduzione nell'area della specie minacciata dell'ubara asiatica (Chlamydotis macqueenii).[9][10]

L'area ricade all'interno delle due ecoregioni del Deserto e semideserto del golfo di Oman e del Deserto arabico e macchia xerofila saharo-arabica. Gli habitat principali dell'area sono: pianure di sabbia e ghiaia, sabkha, dune e lagune.

Biodiversità

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Al Marmoom ospita più di 204 specie di uccelli autoctoni, 158 specie di uccelli migratori, 26 specie di rettili, nove specie di mammiferi e 39 specie di piante. Fra le specie ospitate ci sono 19 specie di animali e uccelli in via di estinzione. Inoltre nella zona dei laghi di Qudra sono stati rilevati tra i 300 e i 500 grandi fenicotteri, la più alta concentrazione in una regione desertica del paese.

Ubara asiatica

Gli uccelli sono quindi la classe di animali maggiormente presenti nella riserva. Fra le specie più interessanti ci sono:

Fra i mammiferi le specie più caratteristiche sono:

Gazzella d'Arabia

Infine fra i rettili troviamo:

Punti di interesse

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All'interno della riserva si trova il sito archeologico di Saruq Al-Hadid. Il sito, scoperto nel 2002, è uno dei più importanti della penisola arabica e risale come insediamento all'età del bronzo (2600-2000 a.C.), ma è stato abitato con continuità fino alla seconda età del ferro, che nella regione si colloca fra il 1.000 e il 600 a.C. Era un importante centro di produzione metallurgica che è stato associato alla Cultura di Umm Al Nar.[14]

La riserva ospita il parco solare Mohammed Bin Rashid Solar Park, uno dei più grandi progetti di energie rinnovabili al mondo. Il parco, la cui costruzione è iniziata nel 2013, è tuttora in fase di ampliamento. La capacità totale dell'intero progetto dovrebbe raggiungere i 3.000 megawatt.[15]

Strutture ricettive

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Punto di osservazione per gli uccelli nei laghi di Al Qudra

Per favorire l'osservazione della natura il Comune di Dubai ha installato dei nascondigli per il birdwatching che consentono ai visitatori di vedere gli animali nel loro habitat naturale senza arrecare loro disturbo. Ci sono al momento otto di questi nascondigli posizionati in modo strategico nell'area dei laghi Al Qudra:[16]

  • sette, chiamati Birds Viewing Platform, si trovano nella zona centrale e orientale dei laghi;
  • uno, chiamato Observation deck, si trova nella zona occidentale dei laghi, presso l'Expo Lake.
  1. ^ a b Ruler Decree Number (22) 2014 (PDF), su ddcr.org. URL consultato il 1º ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2023).
  2. ^ BirdLife InternationalLink citato.
  3. ^ Dubai Ruler launches Marmoom Desert Conservation Reserve, in The National, 18 gennaio 2018. URL consultato il 1º ottobre 2022.
  4. ^ Dubai Municipality,  Al Marmoom Desert Conservation Reserve Link citato.
  5. ^ Mappa interattiva di Al Marmoom Desert Conservation Reserve
  6. ^ PROJECT: AL MARMOOM DESERT CONSERVATION RESERVE, su skyscrapercity.com. URL consultato il 19 marzo 2023.
  7. ^ (EN) Arabian Desert and East Sahero-Arabian xeric shrublands, in Terrestrial Ecoregions, World Wildlife Fund. URL consultato il 9 aprile 2019.
  8. ^ DOPALink citato..
  9. ^ Al Qudra Lake : A Beautiful Human-Made Desert Oasis, su squareyards.ae. URL consultato il 20 marzo 2023.
  10. ^ Al Marmoom Reserve. Sustainable entertainment between nature and wildlife, su tellerreport.com, 14 marzo 2022. URL consultato il 20 marzo 2023.
  11. ^ (EN) BirdLife International 2004, Riserva di conservazione del deserto di Al Marmoom, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  12. ^ (EN) BirdLife International 2017, Riserva di conservazione del deserto di Al Marmoom, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  13. ^ (EN) BirdLife International 2017, Riserva di conservazione del deserto di Al Marmoom, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  14. ^ Saruq Al HadidLink Citato.
  15. ^ (DE) Dubais Stromversorger kündigt Abschnitt drei des Mohammed bin Rashid Al Maktoum Solar Parks mit 800 MW an, su solarserver.de. URL consultato il 21 marzo 2023.
  16. ^ Al Marmoom Observation deck, su 2gis.ae. URL consultato il 4 ottobre 2022.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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