Iscrizioni di Bir el Qutt

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Iscrizione n. 1

Le iscrizioni di Bir el Qutt (in georgiano ბირ ელ ქუტის წარწერები?) sono presenti su un antico mosaico bizantino e scritte in georgiano Asomtavruli. Il mosaico fu trovato negli scavi del monastero di San Teodoro[1] nel 1952,[2][3] che vennero condotti dall'archeologo italiano Virgilio Canio Corbo[4] vicino Bir el Qutt, nel Deserto della Giudea, a 6 km. a sud-est di Gerusalemme e a 2 km. a nord di Betlemme.[5] L'intero complesso era stato costruito in calcare.[6]

Le iscrizioni in lingua georgiana si trovavano in pavimento musivo.[7][8] Due iscrizioni sono datate all'anno 430 e una terza al 532.[9][10] Le iscrizioni in memoriam menzionano Pietro l'Iberico[11] assieme a suo padre, e anche Bacurio l'Iberico che si pensa possa essere stato un possibile prozio materno[12] o nonno di Pietro.[13][14] Si dice che Pietro fosse stato il fondatore del monastero.[15]

Finora, le prime due incisioni sono le più antiche iscrizioni georgiane esistenti[16] e sono conservate presso il museo dello Studium Biblicum Franciscanum a Gerusalemme.[17] L'iscrizione 2, che menziona Pietro l'Iberico, è attualmente mancante.[18]

«ႣႠ ႻႭჃႻ
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  • Traduzione: "Gesù Cristo, abbi pietà di Bacurio e di Griormizd e dei loro discendenti."[19][20][21]
  • Datata: 430

«ႼႫႨႣႠႭ ႧႤႭႣႭႰ
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Inscription 3

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Iscrizione 3

«ႸႤႼႤႥႬႨႧႠ Ⴕ ჁႱႨႧႠ ႣႠ Ⴋ
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  • Traduzione: "Con l'aiuto di Gesù Cristo e di San Teodoro, Dio abbia misericordia di Abba Antonio e Giosia, di questo mosaico e del padre e della madre di Iosia, Amen."[25][26][27]
  • Datato: 532
  1. ^ Khurtsilava, p. 26
  2. ^ Khurtsilava, p. 13
  3. ^ Corbo, p. 110
  4. ^ Khurtsilava, p. 6
  5. ^ Tchekhanovets, p. 137
  6. ^ Tchekhanovets, p. 138
  7. ^ Tchekhanovets, p. 140
  8. ^ Corbo, p. 136
  9. ^ Rayfield, p. 41
  10. ^ Khurtsilava, p. 17
  11. ^ Corbo, p. 130
  12. ^ Rayfield, p. 39
  13. ^ Khurtsilava, p. 24
  14. ^ Tchekhanovets, p. 148
  15. ^ Rayfield, p. 40
  16. ^ Tchekhanovets, p. 146
  17. ^ Tchekhanovets, p. 141
  18. ^ Khurtsilava, p. 18
  19. ^ Tchekhanovets, pp. 144—145
  20. ^ Khurtsilava, p. 23
  21. ^ Corbo, pp. 137—138
  22. ^ Tchekhanovets, p. 145
  23. ^ Khurtsilava, p. 19
  24. ^ Corbo, p. 138
  25. ^ Tchekhanovets, p. 143
  26. ^ Khurtsilava, p. 16
  27. ^ Corbo, p. 135
  • Virgilio Canio Corbo (1955) Gli scavi di Kh. Siyar el-Ghanam (Campo dei pastori) e i monasteri dei dintorni, Tip. dei PP. Francescani
  • Tchekhanovets, Y. (2018) The Caucasian Archaeology of the Holy Land: Armenian, Georgian and Albanian communities between the fourth and eleventh centuries CE, Brill Publishers, ISBN 978-90-04-36224-6
  • Khurtsilava, B. (2018) Traces of the Georgians on the Holy Land, Tbilisi, ISBN 978-9941-8-0042-9
  • Donald Rayfield (2013) Edge of Empires: A History of Georgia, Reaktion Books, ISBN 9781780230702
  • Hewitt, B.G. (1995). Georgian: A Structural Reference Grammar. John Benjamins Publishing. ISBN 978-90-272-3802-3.
  • Wachtang Djobadze (1976) Materials for the study of Georgian monasteries in the Western environs of Antioch on the Orontes, Volume 48; Volume 372, Corpussco
  • Giorgi Tsereteli (1961) The oldest Georgian inscriptions from Palestine, Tbilisi, 1960
  • Chachanidze, V. (1977) Peter the Iberian and the archaeological excavations of Georgian monastery in Jerusalem, Tbilisi

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