Beatrice I di Quedlinburg

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Beatrice I

Beatrice I, conosciuta anche come Beatrice di Franconia, in tedesco Beatrix von Franken, (103713 luglio 1061) fu badessa dell'abbazia di Gandersheim dal 1043 e principessa badessa dell'abbazia di Quedlinburg dal 1044 fino alla sua morte.

Beatrice nacque in Italia verso la fine del 1037, figlia unica dell'imperatore Enrico III e della sua prima moglie, Gunilde di Danimarca, che morì circa sei mesi dopo la nascita di Beatrice.

Principessa-badessa

[modifica | modifica wikitesto]

Consacrazione

[modifica | modifica wikitesto]

Il 14 gennaio 1044, dopo la morte della sua parente, la badessa Adelaide I, Beatrice le successe come badessa dell'abbazia di Gandersheim da suo padre, scavalcando il diritto delle canonichesse di eleggere la propria badessa. Fu inoltre consacrata badessa di Quedlinburg il 24 giugno 1044 nella cattedrale di Merseburgo, succedendo anche ad Adelaide I, e poco dopo fu creata badessa del monastero di Vreden.

Gandersheim, era al centro di un conflitto di lunga data con le canonichesse, che l'hanno accusata di aver infeudato delle terre dell'abbazia destinate al sostegno diretto della comunità, e di conseguenza portandole in difficoltà finanziarie. Tre papi furono coinvolti in questa vicenda, che andò avanti per anni: Leone IX decise inizialmente in favore delle canonichesse; Vittore II ribaltò la decisione a favore della badessa. Infine Stefano IX stabilì un compromesso, alla fine del 1057, che probabilmente prevedeva che le proprietà prebendali della comunità dovessero essere riservate al suo mantenimento, ma la badessa aveva il diritto di gestire liberamente le terre rimanenti e le sue proprietà come lei riteneva opportuno.

Questo compromesso rimase valido fino alla morte di Beatrice; sotto il suo successore, la sua sorellastra Adelaide II, il conflitto scoppiò nuovamente.

Beatrice morì il 13 luglio 1061. Fu sepolta nella chiesa abbaziale di Quedlinburg ma i suoi resti probabilmente dovettero essere stati rimossi e messi altrove dopo il disastroso incendio del 1070. Una bara di piombo, che contiene quasi certamente le ossa di Beatrice, è conservata nell'abbazia di Michaelstein dal 1161 circa. Nella cripta della chiesa ricostruita a Quedlinburg una tavoletta incisa quando questa venne riconsacrata nel 1129 funge da memoriale di Beatrice.

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Enrico, conte di Wormsgau Ottone I, duca di Carinzia  
 
Giuditta di Baviera  
Corrado II, imperatore dei Romani  
Adelaide di Metz Riccardo, conte di Metz  
 
Berta di Metz  
Enrico III, imperatore dei Romani  
Ermanno II, duca di Svevia Corrado I, duca di Svevia  
 
Richlind di Sassonia  
Gisella di Svevia  
Gerberga di Borgogna Corrado III, re delle due Borgogne  
 
Matilde di Francia  
Beatrice I, badessa di Quedlinburg  
Sweyn I, re di Danimarca, Norvegia ed Inghilterra Aroldo I, re di Danimarca e Norvegia  
 
Gyrid di Svezia  
Canuto, re di Danimarca, Inghilterra e Norvegia  
Sigrid di Polonia Miecislao I, duca di Polonia  
 
Dubrawka di Boemia  
Gunilde di Danimarca  
Riccardo I, duca di Normandia Guglielmo I, duca di Normandia  
 
Sprota  
Emma di Normandia  
Gunnora  
 
 
 
  • Black-Veldtrup, Mechthild, 1995: Kaiserin Agnes (1043-1077): Quellenkritische Studien. Cologne: Böhlau;
  • Boshof, Egon, 2000: Die Salier. Stuttgart: Kohlhammer Verlag;
  • Kronenberg, Kurt, 1981: Die Äbtissinen des Reichsstifts Gandersheim. Bad Gandersheim: Verlag Gandersheimer Tageblatt;
  • Vogtherr, Thomas, 2002: Die salischen Äbtissinnen des Reichsstifts Quedlinburg, in: Von sacerdotium und regnum, pp. 405–420. Cologne: Böhlau ISBN 3-412-16401-1.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Badessa di Gandersheim Successore
Adelaide I
1039-14 febbraio 1044
14 gennaio 104513 luglio 1061 Adelaide II
1061 - 11 gennaio 1096
Predecessore Badessa di Quedlinburg Successore
Adelaide I
999-14 febbraio 1044
24 giugno 1044- 13 luglio 1061 Adelaide II
106211 gennaio 1096
Controllo di autoritàVIAF (EN303630925 · CERL cnp01167450 · GND (DE137496184