Indice
Alexander Huber
Alexander Huber | |
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Nazionalità | Germania |
Altezza | 176 cm |
Peso | 74 kg |
Arrampicata | |
Specialità | Alpinismo, Difficoltà |
Alexander Huber (Trostberg, 30 dicembre 1968) è un arrampicatore e alpinista tedesco. Pratica l'alpinismo, l'arrampicata in falesia e le multipitch. Per le sue numerose imprese su terreni molto diversi fra loro (monotiri in falesia, multipitch in alta montagna, free solo), è considerato uno degli arrampicatori più completi nella storia di questo sport. Con il fratello Thomas forma una delle coppie alpinistiche più forti al mondo.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Dopo aver iniziato in giovane età con l'alpinismo, ripetendo la via Fortuna in Marmolada a 16 anni (insieme al fratello Thomas Huber), intraprende l'arrampicata. Negli anni '90 si è affermato tra i grandi nomi dell'arrampicata, salendo fra le altre il secondo 9a del mondo (Om, 1992) e il primo 9a+ (Open Air, 1996, originariamente gradata 9a da Huber e successivamente portata a 9a+, nel 2008, dopo la prima ripetizione del quindicenne Adam Ondra). Nel 1995 sale in libera la leggendaria Salathé (8a/5.13b) sulla parete di El Capitan nello Yosemite Valley; su El Capitan lascerà poi ancora di più il suo segno liberando Zodiac (8b/5.13d) e altri quattro itinerari (El Nino, Freerider, Golden Gate, El Corazon) di alta difficoltà.
Nel 1997 organizzò una spedizione in Pakistan nel Karakorum e riuscì a fare la prima ascensione della parete ovest del Latok II (7108 m). Lui e la sua squadra trasferirono per la prima volta le arrampicate delle grandi pareti ad un'altezza di oltre 6000 metri e perciò sui grandi monti del mondo. L'anno dopo arrivò sulla sesta cima più alta del mondo, il Cho Oyu (8201 m); anche altre cime del mondo, come il Cerro Torre, la Torre Egger e il Fitz Roy in Patagonia fanno parte del suo elenco delle scalate di successo. Al termine del 2008, infine riuscì a scalare l'Ulvetanna, il monte più difficile dell'Antartide, e ad aprire con la prima scalata della parete ovest dell'Holtanna, l'itinerario più difficile del continente ghiacciato.
Nell'inverno 2000 aprì in solitaria un nuovo itinerario sul grande tetto della Nord della Cima Ovest di Lavaredo, denominato Bellavista (8c), che l'anno dopo scalò in libera, creando uno degli itinerari rocciosi più difficili delle Alpi. Sei anni dopo Bellavista Alexander Huber libera Pan Aroma (8c) sulla Cima Ovest di Lavaredo, aggiungendo così un altro 8c sul gran tetto della parete nord.
Nel 2002 di nuovo alle Tre Cime di Lavaredo scala la Hasse Brandler (7a+) della Cima Grande in free solo. Due anni dopo sposta ulteriormente i limiti con l'arrampicata in solitaria salendo la via Kommunist (8b+) nella falesia dello Schleierwasserfall. Nel 2005 realizza la prima salita in libera della Voie Petit (8b) sulla parete est del Grand Capucin. Sempre sul massiccio del Monte Bianco sale in free solo la parete sud-ovest del Dente del Gigante nel 2005 e la via degli Svizzeri sul Grand Capucin nel 2008.
Falesia
[modifica | modifica wikitesto]- 1 via di 9a+
- 2 vie di 9a
Lavorato
[modifica | modifica wikitesto]- 9a+/5.15a:
- Open Air - Schleierwasserfall (AUT) - 1996 - Prima salita e primo 9a+ della storia
- 9a/5.14d:
- Weiße Rose - Schleierwasserfall (AUT) - 1994 - Prima salita
- Om - Endstal (GER) - 1992 - Prima salita e secondo 9a della storia
Principali salite
[modifica | modifica wikitesto]Ha salito moltissime vie in tutto il mondo, stabilendo anche record di velocità su El Capitan e praticando il free solo.
- The End of Silence - Feuerhorn (GER) - 1990 – 350 m/8b+ Prima salita (non in libera) col fratello Thomas
- Salathé Wall - El Capitan (USA) - 1995 - 8a/5.13b Prima salita in libera col fratello Thomas
- Tsering Monsong - Latok II (Pakistan) - giugno 1997 - Prima salita col fratello Thomas, Conrad Anker e Tony Gutsch[1]
- El Nino - El Capitan (USA) - settembre 1998 - 8a/5.13b Prima salita col fratello Thomas
- Free Rider - El Capitan (USA) - ottobre 1998 - 7c/5.12d Prima salita col fratello Thomas
- Golden Gate - El Capitan (USA) - 2000 - 7c+/5.13a Prima salita col fratello Thomas[2]
- El Corazon - El Capitan (USA) - 2001 - 8a/5.13b Prima salita[3]
- Bellavista - 18 luglio 2001 - Cima Ovest di Lavaredo (ITA) - Prima salita[4]
- Hasse Brandler - Cima Grande di Lavaredo (ITA) - 1º agosto 2002 - Salita in free solo[5]
- Zodiac - El Capitan (USA) - 2003 - 8b/5.13d Prima salita col fratello Thomas[6]
- Zodiac - El Capitan(USA) - 17 giugno 2004 - Salita col fratello Thomas in 1:51:34[7]
- Voie Petit - Grand Capucin (FRA) - 17 luglio 2005 - Prima salita in libera della via di Arnaud Petit e Stéphanie Bodet[8]
- Golden Eagle - Aguja Desmochada (Patagonia) - 2006 - Prima salita (non in libera) con Stefan Siegrist[9]
- Sud-ovest Dente del Gigante - Dente del Gigante - 27 agosto 2006 - Salita in free solo[10]
- Pan Aroma - 26 luglio 07 - Cima Ovest di Lavaredo (ITA) - Prima salita[11]
- The Nose - El Capitan (USA) - 9 ottobre 2007 - Salita col fratello Thomas in 2:45:45[12]
- El Bastardo - Silla (Patagonia) - 2008 - Prima salita col fratello Thomas, Stefan Siegrist e Mario Walder[13]
- Titanic - Torre Egger (Patagonia) - 2008 - Salita con Stephan Siegrist la via di Giaroll and Elio Orlandi del 1987[14]
- Eiszeit - Holtanna (Antartide) - dicembre 2008 - Prima salita col fratello Thomas, Stephan Siegrist e Max Riechl[15]
- Skywalk - Holtanna (Antartide) - dicembre 2008 - Prima salita col fratello Thomas, Stephan Siegrist e Max Riechl
- Sound of Silence - Ulvetanna (Antartide) - dicembre 2008 - Prima salita col fratello Thomas, Stephan Siegrist e Max Riechl
- Via degli Svizzeri - Grand Capucin (FRA) - 2008 - Salita in free solo[16]
- Sansara - Grubhorn/Lofer (AUT) - 25 giugno 2008 - 6 tiri/8b+ Prima salita
- Feuertaufe - Sonnwand/Lofer (AUT) - 31 luglio 2008 – 200 m/8b+ Prima salita con Guido Unterwuzacher[17]
- Eternal Flame - Torri di Trango/Nameless Tower (PAK) - 11 agosto 2009 – 650 m/7c+ Prima salita in libera (in quattro giorni) col fratello Thomas della via di Kurt Albert, Wolfgang Güllich, Christof Stiegler e Milan Sykora del 1989[18]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Pakistan, Latok II Expedition, su conradanker.com. URL consultato il 10 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2012).
- ^ Golden Gate 5.13b I fratelli Huber su El Capitan, su planetmountain.com. URL consultato il 10 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 24 agosto 2011).
- ^ El Cap Alexander Huber trova e libera El Corazon, su planetmountain.com. URL consultato il 10 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2012).
- ^ Bellavista, Cima ovest di Lavaredo, su planetmountain.com, 23 luglio 2001. URL consultato il 10 maggio 2012.
- ^ Ivo Rabanser, Via Hasse-Brandler, su up-climbing.com, 22 giugno 2009. URL consultato il 10 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2009).
- ^ Alexander e Thomas Huber liberano Zodiac, su planetmountain.com, 16 ottobre 2003. URL consultato il 10 maggio 2012.
- ^ Zodiac Speed targata Alexander e Thomas Huber, su planetmountain.com, 6 luglio 2004. URL consultato il 10 maggio 2012.
- ^ Huber libera Voie Petit sul Grand Capucin, su planetmountain.com, 5 agosto 2005. URL consultato il 10 maggio 2012.
- ^ (EN) Dougald MacDonald, Patagonia Update, su climbing.com. URL consultato il 10 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2009).
- ^ (EN) Solo, Part IV: Alexander Huber, su alpinist.com, 16 luglio 2008. URL consultato il 10 maggio 2012.
- ^ Alexander Huber libera Pan Aroma 8c sulla Cima Ovest di Lavaredo, su planetmountain.com, 8 agosto 2007. URL consultato il 10 maggio 2012.
- ^ I fratelli Huber e il nuovo record di velocità su The Nose, su planetmountain.com, 18 ottobre 2007. URL consultato il 10 maggio 2012.
- ^ (DE) El Bastardo, su huberbuam.de. URL consultato il 10 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2010).
- ^ (EN) Titanic, su stephan-siegrist.ch. URL consultato il 10 maggio 2012 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2012).
- ^ Antartide, vie nuove per Huber, Siegrist e Richl, su planetmountain.com, 4 febbraio 2009. URL consultato il 10 maggio 2012.
- ^ Alex Huber slegato sul Grand Capucin, su montagna.tv, 4 settembre 2008. URL consultato il 10 maggio 2012.
- ^ La calda estate di Alex Huber, su up-climbing.com, planetmountain.com, 1º ottobre 2008. URL consultato il 10 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2009).
- ^ Eternal Flame, Nameless Tower, prima libera dei fratelli Huber, su planetmountain.com, 1º ottobre 2009. URL consultato il 10 maggio 2012.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fabio Palma, Erik Svab, Uomini & pareti: 16 incontri ravvicinati con i protagonisti del verticale, Milano, Versante Sud, 2002 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2010).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Alexander Huber
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE, EN) Sito ufficiale, su huberbuam.de.
- (EN) Alexander Huber, su IMDb, IMDb.com.
- (DE, EN) Alexander Huber, su filmportal.de.
- A tu per tu con Alex Huber di Vittorino Mason, su cai.it (PDF), su cai.it. URL consultato il 25 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2012).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 50085504 · ISNI (EN) 0000 0000 5538 8453 · LCCN (EN) no2001053623 · GND (DE) 121546535 · CONOR.SI (SL) 205811299 |
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