Filostrato il Giovane

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Filostrato il Giovane (in greco: Φιλόστρατος; Lemno, 220 circa – ...) è stato uno scrittore greco antico.

Affresco pompeiano con le nozze di Zefiro e Clori, simile a quelli descritti da Filostrato

Indicato anche come Filostrato IV[1], era nipote di Filostrato il Vecchio, in quanto figlio di una sua figlia, come scrive nel proemio della sua opera:

«Una certa descrizione dei lavori nel campo della pittura è stata scritta con molta cultura da uno di cui porto il nome, il padre di mia madre, in purissimo greco attico e con estrema bellezza e la forza.»

Anch'egli, come il nonno, scrisse un'opera dal titolo Immagini (Εἰκόνες)[2], costituita da 17 ekphrasis, con dettagli poetici, di diciassette dipinti, per lo più di tema mitologicoː Achille a Sciro; Marsia; I cacciatori; Eracle o Acheloo; Eracle e i serpenti; Orfeo; Medea tra i Colchi; Ragazzi che giocano; Pelope; Pirro o i Misi; Argo o Eeta; Esione; Sofocle; Giacinto; Meleagro; Nesso; Filottete.

Edizioni e traduzioni

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  • Flavio Filostrato il Giovane, I ritratti, in Le opere dei due Filostrati volgarizzate da Vincenzo Lancetti, vol. 2, Milano, dalla tipografia di Paolo Andrea Molina, 1831, pp. 547-584.
  1. ^ Si veda la scheda in Livius.org.
  2. ^ Flavii Philostrati opera, ed. C. L. Kayser, 2 voll., Lipsiae, in aedibus B. G. Teubneri, 1870-71, vol. 2, pp. 390-420.

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