Abu Mansur al-Maturidi
Abū Manṣūr Muḥammad b. Muḥammad b. Maḥmūd Māturīdī (o Māturītī) Samarqandī Ḥanafī (in persiano أبو منصور محمد بن محمد بن محمود ماتریدی سمرقندی حنفی; Samarcanda, 853 – Samarcanda, 944) è stato un giurista e teologo persiano sunnita di Asia Centrale. Fondatore di una delle principali scuole sunnite di kalām, il Maturidismo,[1] che divenne la scuola teologica dominante nell'Asia centrale islamica,[2] e nei domini dell'Impero ottomano e dell'Impero moghul[2]
al-Māturīdī fu un apprezzato faqih e mufassir.
In contrasto con al-Ashʿarī (m. 936), al-Māturīdī aderi alla dottrina propugnata da Abū Ḥanīfa (m. 772), così come trasmessa ed elaborata dai teologi hanafiti di Balkh e Transoxania.[2] Fu questa teologia che al-Māturīdī sistematizzò e usò per refutare non solo le opinioni dei mutaziliti, dei Karrāmiti e di altri gruppi eterodossi tra i sunniti, ma anche dei teologi non-musulmani come quelli del Cristianesimo calcedoniano, del Miafisismo, del Manicheismo, dei seguaci di Marcione e di Bardesane.[3]
Nome
[modifica | modifica wikitesto]La nisba di al-Māturīdī si richiama alla località di Māturīd o Māturīt, tuttora esistente, nei pressi di Samarcanda.[4]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Si sa relativamente poco della vita di al-Māturīdī, dal momento che le fonti disponibili si limitano tendenzialmente a elencare le sue opere.[5] Sappiamo però che il suo principale Maestro, Abū Naṣr Aḥmad b. al-ʿAbbās al-ʿIyāḍī, fu assassinato tra l'874 e l'892. La scarsità di notizie biografiche dipende forse dal fatto che egli può essere qualificato come uno studioso, restio ad assumere un qualche pubblico ufficio nella corte samanide di Bukhārā.[2] Studiò con Abū Bakr al-Jūzjānī e il già menzionato Abū Naṣr Aḥmad b. al-ʿAbbās al-ʿIyāḍī, che ne influenzarono notevolmente il pensiero teologico.[2]
Si dice anche che al-Māturīdī abbia improntato la sua vita al più schietto ascetismo e che fosse quindi uno (zāhid),[6] in grado di compiere per volere divino numerosi miracoli (karāmāt).[2] Malgrado non sia considerato un sufi vero e proprio, è nondimeno assai probabile che al-Māturīdī sia stato in rapporti con gli ambienti sufi della sua regione,[2] come vari altri esponenti sunniti hanafiti.[2]
Teologia
[modifica | modifica wikitesto]Al-Māturīdī definiva la fede (īmān) taṣdīq bi l-qalb (attestazione di verità col cuore) o "attestazione espressa verbalmente (iqrār bi l-lisān).[4] Per al-Māturīdī tuttavia le opere (aʿmāl) non fanno parte della fede.[2] Inoltre sosteneva che "la fede non può decrescere e aumentare, sebbene si possa dire che essa aumenta attraverso la sua rinnovazione e la sua reiterazione".[2]
Al-Māturīdī sostenne l'impiego dell'interpretazione allegorica nel lavoro di esegesi coranica, relativamente alle definizioni antropomorfiche contenute nel testo sacro islamico, malgrado rifiutasse molte interpretazioni dei mutaziliti.[2] In altre occasioni egli approvò il metodo tradizionale sunnita del bilā kayf ("senza [chiedersi] il come")[2] Al-Māturīdī inoltre rifiutò le idee mutazilite relative agli attributi (sifat) divini definendoli "reali ed eternamente sussistenti" con l'essenza di Allah (qāʾima bi l-dhāt).[2] La sua principale divergenza rispetto ad al-Ashʿarī consisteva nel fatto di sostenere gli attributi dell'essenza e dell'azione divina come "egualmente eterni e sussistenti nell'Essenza divina."[2] . . .
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Kitāb al-tawḥīd ('Libro sul tawḥīd')
- Kitāb radd awāʾil al-adilla, refutazione di un'opera mutazilita
- Radd al-tahdhīb fī al-jadal, altra refutazione di un libro mutazilita
- Kitāb Bayān Awhām al-Muʿtazila ('Libro dell'esposizione degli errori della Muʿtazila')
- Kitāb taʾwīlāt al-Qurʾān (Libro sulle interpretazioni del Corano')
- Kitāb al-maqālāt
- Ma'akhidh al-sharāʿiʾ sugli Uṣūl al-fiqh
- al-Jadal fī Uṣūl al-Fiqh
- Radd al-uṣūl al-khamsa, una refutazione dell'esposizione di Abu Muhammad al-Bahili sui 5 principi della Muʿtazila
- Radd al-Imāma, una refutazione della concezione della Shi'a sui compiti dell'Imam;
- Al-Radd ʿalā uṣūl al-Qarāmita, contro la dottrina dei Carmati
- Radd waʿīd al-fussāq, una refutazione della dottrina mutazilita, i cui peccati saranno scontati eternamente nell'inferno.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Wilferd Madelung, lemma «al-Māturīdī», in: The Encyclopaedia of Islam, Second Edition, Edited by: P. Bearman, Th. Bianquis, C.E. Bosworth, E. van Donzel, W.P. Heinrichs.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n Ibid.
- ^ G. Vajda, Le témoignage d’al-Māturīdī sur la doctrine des Manichéens, des Daysanites et des Marcionites, in Arabica, xii [1966], pp. 1-38, 113-28
- ^ a b W. Madelung, lemma «al-Māturīdī»... cit.
- ^ Ulrich Rudolph, Al-Māturīdī and the Development of Sunnī Theology in Samarqand, trad. Rodrigo Adem, Leiden, Boston, Brill, 2015, p. 125
- ^ Ibid., p. 131
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Fonti primarie
[modifica | modifica wikitesto]- Bazdawī, Uṣūl al-dīn, ed. H. P. Linss, Cairo, 1383/1963, index s.v.
- Abū l-Muʿīn al-Nasafī, Tabṣīrat al-adilla, citata in Muḥammad b. Tāwīt al-Ṭānjī, "Abū Manṣūr al-Māturīdī", in Ilahiyat Fakültesi Dergisi, IV/1-2 (1955), pp. 1–12
- Ibn Abī l-Wafāʾ, al-Jawāhir al-muḍīʾa, Ḥaydarābād 1332/1914, II, pp. 130–131
- Bayāḍī, Is̲h̲ārāt al-marām, ed. Yūsuf ʿAbd al-Razzāq, Cairo, 1368/1949, p. 23
- Zabīdī, Itḥāf al-sāda, Cairo n.d., II, p. 5
- Lakhnawī, al-Fawāʾid al-bahiyya, Cairo, 1924, p. 195
Fonti secondarie
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) M. Allard, Le problème des attributs divins dans la doctrine d’al-Ašʿarī, Beirut, 1965, pp. 419–427
- (DE) M. Götz, "Māturīdī und sein Kitāb Taʾwīlāt al-Qurʾān" in Der Islam XLI (1965), pp. 27–70
- (DE) H. Daiber, "Zur Erstausgabe von al-Māturīdī, Kitāb al-Tauḥīd" in Der Islam, LII (1975), pp. 299–313
- (EN) Wilferd Madelung, lemma «al-Māturīdī», in: The Encyclopaedia of Islam, Second Edition, Edited by: P. Bearman, Th. Bianquis, C.E. Bosworth, E. van Donzel, W.P. Heinrichs.
- (EN) Ulrich Rudolph, Al-Māturīdī and the Development of Sunnī Theology in Samarqand, trad. Rodrigo Adem, Leiden, Boston, Brill, 2015.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Abu Mansur al-Maturidi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- al-Māturīdī, Abū Manṣūr Muḥammad ben Maḥmūd al-Samarqandī, in Dizionario di filosofia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2009.
- (EN) Abū Manṣūr Muḥammad al-Māturīdī, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Biografia dell'Imâm al-Mâturîdî Archiviato il 27 settembre 2011 in Internet Archive. dello sceicco (G.F. Haddâd)
- (FR) Biografia dell'Imâm al-Mâturîdî su at-tawhid.net
Controllo di autorità | VIAF (EN) 72145067131266630830 · ISNI (EN) 0000 0000 7820 7395 · BAV 495/34784 · CERL cnp00403735 · LCCN (EN) n83047889 · GND (DE) 11908581X · BNF (FR) cb13185748j (data) · J9U (EN, HE) 987007441165405171 |
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