Epoché edizioni
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Disambiguazione – Se stai cercando il significato del termine greco epoché, vedi Sospensione del giudizio.
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| Epoché Edizioni | |
|---|---|
| Stato |  Italia
|
| Forma societaria | Società a responsabilità limitata |
| Fondazione | 2003 a Milano |
| Fondata da | Gaia Amaducci |
| Chiusura | 2013 |
| Sede principale | Milano |
| Settore | Editoria |
| Sito web | www.epoche-edizioni.it |
Epoché Edizioni è stata una casa editrice italiana che pubblicava letteratura dell'Africa australe e mediterranea, dei Caraibi, dell'oceano Pacifico e del Medio Oriente.
È stata fondata nel 2003 da Gaia Amaducci e il nome deriva dalla parola greca epoché.
Nel 2010 ha sostenuto WikiAfrica, un progetto che ha l'obiettivo aumentare la qualità e la quantità dei contenuti africani su Teknopedia e i progetti Wikimedia e ha adottato una licenza CC BY-SA su una parte della sua documentazione[1].
La casa editrice ha chiuso nel 2013.[2]
Approccio
[modifica | modifica wikitesto]La casa editrice aveva tre collane: cauri, poiesis, togu-na.
Tra gli autori pubblicati:
- Ghada Abdel Aal
- Ahmed Abodehman
- Valentina Acava Mmaka
- Marco Aime
- Erick de Armas
- Sefi Atta
- Salim Bachi
- Najwa Barakat
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Officina Griot è l'istituzione che ha promosso l'adesione della casa editrice Epoché a WikiAfrica.
- ^ Chiude Epoché, casa editrice nata per passione nel 2003, su wuz.it, 9 gennaio 2013. URL consultato il 14 dicembre 2020.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Stefani Ragusa lavoro carriera: 21 domande a Gaia Amaducci in "Glamour", ottobre 2004.
- Raffaella Machiné, Epoché, piccola casa editrice con un grande cuore africano in "Giornale del Popolo, 13/01/2007.
- Dori Agrosi, Focus: Personaggio, Gaia Amaducci, Direttrice Editoriale di Epoché in "N.d.T La Nota del Traduttore",
- Video intervista a Gaia Amaducci - Epochè edizioni - www.booksweb.tv
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito della casa editrice Epoché, su epoche-edizioni.it. URL consultato il 13 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 17 gennaio 2012).
