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Imam al-Mazari
Muhammad b. ʿAlī al-Māzarī (Mazara del Vallo, 1061 – Mahdia, 1141) è stato un giurista e imam arabo-siciliano.
Abū ʿAbd Allāh Muhammad b. ʿAlī b. ʿUmar al-Māzarī (in arabo أبو عبد الله محمد بن علي بن عمر بن محمد التَّميمي المازَري?) fu un apprezzato giureconsulto musulmano (faqih) siciliano, appartenente alla scuola giuridica malikita.
Studiò fiqh a Sfax sotto la guida di al-Lakhmī (m. 1085) e a Sūsa con Ibn al-Ṣāʾigh.[1]
Spirito colto e poeta di buona qualità, Muhammad al-Māzarī è noto per una fatwā con la quale si autorizzavano i musulmani che vivevano sotto dominazione non musulmana a rimanere a vivere in Dār al-ḥarb, a condizione che fosse loro garantito vivere in base alla propria legge, pur se assoggettati al pagamento di imposte e alla lealtà politica verso il signore non musulmano (condizioni queste del tutto coerenti con lo statuto della dhimma imposto dall'Islam ai non musulmani).
Nel caso concreto si autorizzavano i musulmani a non lasciare la terra di Sicilia, dominata a quell'epoca dai Normanni.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ s.v. «al-Māzarī» (Charles Pellat), su: The Encyclopaedia of Islam.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- M. Talbi, "Opérations bancaires en Ifrīqiya à l'époque d'al-Māzarī (453-536/1061-1141), in Recherches d'Islamologie, Louvain, 1977.
- H. R. Idris, "L'école malikite de Mahdia: l'imām al-Māzarī (m. 536 H./1141)", in Études en honneur de Évariste Lévi-Provençal, pp. 153-63.
- Andrea Borruso, al-Imàm al-Màzari. Un mazarese del medioevo arabo-islamico, Liceo-ginnasio «Gian Giacomo D'Adria», Mazara del Vallo, 1984.
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