Sarah Whatmore

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Sarah Whatmore
NazionalitàRegno Unito (bandiera) Regno Unito
GenerePop
Periodo di attività musicale2001 – in attività
EtichettaRCA Records, 19 Records
Album pubblicati8
Studio1
Raccolte1
Sito ufficiale

Sarah Louise Whatmore (Salford, 21 settembre 1981) è una cantautrice britannica.

Nata a Salford e crescita a Walkden, Sarah Whatmore è salita alla ribalta con la sua partecipazione alla prima edizione di Pop Idol.[1][2] I suoi primi due singoli, When I Lost You e Automatic hanno raggiunto rispettivamente la 6ª e l'11ª posizione della Official Singles Chart; il suo singolo di debutto è entrato anche alla numero 49 della ARIA Singles Chart.[3][4] Avrebbero dovuto anticipare il primo album Living Proof, che tuttavia non è mai stato pubblicato.[5] In seguito ha rifiutato l'offerta di diventare corista di Kylie Minogue e nel 2009 è uscito il suo primo album Time to Think.[6] Ha inoltre scritto brani per diversi artisti quali Sanne Salomonsen.

Album in studio

[modifica | modifica wikitesto]
  • 2009 – Time to Think
  • 2017 – Full Circle
  • 2002 – When I Lost You
  • 2003 – Automatic
  • 2003 – Lamp Post Lover
  • 2008 – Smile (feat. Greg Fitzgerald)
  • 2009 – Undefined
  • 2016 – The Cure
  • 2016 – Touchscreen
  • 2016 – Full Circle
  1. ^ (EN) Sarah's surprise, su manchestereveningnews.co.uk. URL consultato il 2 agosto 2020.
  2. ^ (EN) Pop Idol contestant pops in to awards night, su archive.lancashireeveningtelegraph.co.uk. URL consultato il 2 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2008).
  3. ^ (EN) SARAH WHATMORE full Official Chart History, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 2 agosto 2020.
  4. ^ (EN) australian-charts.com - Discography Sarah Whatmore, su australian-charts.com. URL consultato il 2 agosto 2020.
  5. ^ (EN) Sarah Whatmore, su music-news.com. URL consultato il 2 agosto 2020.
  6. ^ (EN) Katie Fitzpatrick, Pop Idol star on losing Toxic to Britney Spears, su manchestereveningnews.co.uk. URL consultato il 2 agosto 2020.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàEuropeana agent/base/66900