Valentina Ruzza

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Valentina Ruzza
Dati biografici
PaeseItalia (bandiera) Italia
Altezza181 cm
Peso100 kg
FamiliariFederico Ruzza (fratello)
Rugby a 15
RuoloSeconda linea
SquadraStade français
Carriera
Attività giovanile
2000-08CUS Padova
2008-09Riviera
Attività di club[1]
2009-11Riviera
2011-19Valsugana
2019-Stade français
Attività da giocatrice internazionale
2012-Italia (bandiera) Italia29 (?)

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito
Statistiche aggiornate al 28 agosto 2019

Valentina Ruzza (Padova, 13 settembre 1992) è una rugbista a 15 italiana, seconda linea dello Stade français.

Cresciuta, come suo fratello Federico, internazionale maschile e di due anni di lei più giovane, nelle giovanili del CUS Padova, esordì a livello seniores nel Riviera[1], squadra con cui vinse lo scudetto nel 2009-10[1], per poi tornare a Padova nel Valsugana.

Esordiente nell'Italia maggiore a fine 2012[2], ha preso parte a diverse edizioni del Sei Nazioni di categoria guadagnando anche la qualificazione alla Coppa del Mondo di rugby femminile 2017, per la quale fu convocata dal C.T. Di Giandomenico[3].

Con il Valsugana conquistò 3 scudetti consecutivi tra il 2015 e il 2017.

Dall'agosto 2019 Ruzza milita a Parigi nella sezione femminile dello Stade français[4].

  1. ^ a b Leonardo Bottani, Ruzza, doppia gioia: la meta con Viadana e l’azzurra Valentina, in Gazzetta di Mantova, 25 marzo 2015. URL consultato il 2 marzo 2018.
  2. ^ Valsugana donne, finalmente è gioia, in il Mattino di Padova, 26 novembre 2012. URL consultato il 2 marzo 2018.
  3. ^ Italdonne, Elisa Bonaldo sostituisce l'infortunata Salvadego per la WRWC 2017, su federugby.it, Federazione Italiana Rugby, 30 luglio 2017. URL consultato il 2 marzo 2018.
  4. ^ Valsu Girls d’esportazione Ruzza adieu: destinazione Parigi, in il Mattino di Padova, 3 agosto 2019. URL consultato il 28 agosto 2019.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]