Torrione di San Giovanni
Torrione di San Giovanni Mura di Ferrara | |
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Localizzazione | |
Stato attuale | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Città | Ferrara |
Coordinate | 44°50′27.46″N 11°38′04.47″E |
Informazioni generali | |
Primo proprietario | Estensi |
Proprietario attuale | Comune di Ferrara |
Informazioni militari | |
Funzione strategica | Difensiva |
Mura Estensi | |
voci di architetture militari presenti su Teknopedia | |
Il Torrione di San Giovanni è il baluardo difensivo sulla cinta muraria di Ferrara che si trova all'inizio di corso Porta Mare.[1][2][3]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il torrione venne costruito tra il 1493 ed il 1497 per volontà di Ercole I d'Este dal suo architetto Biagio Rossetti, e da subito fu compreso nella nuova barriera difensiva contro gli attacchi possibili che potevano arrivare alla città, in particolare dalla Serenissima. L'Addizione Erculea, che portò all'enorme estensione dell'area urbana, riguardò non solo quest'area ma anche la sua protezione. Il torrione di San Giovanni, in particolare, poiché fu quello posto a protezione della nuova porta cittadina all'inizio dell'allora via dei Prioni (in seguito corso Porta Mare) fu quello di maggiori dimensioni del settore e ci è pervenuto in condizioni che permettono di valutare l'importanza strategica di difesa che in quel periodo poteva assumere.[1]
La sua tecnica costruttiva rispettò le principali esigenze relative alle capacità di resistenza contro i colpi di artiglieria, con muri alla base dello spessore di oltre due metri e mezzo, e la necessità di reggere il grande peso delle artiglierie dell'epoca, ognuna di diverse tonnellate, quindi con una robusta volta nell'ambiente sottostante al piano dedicato alle bocche da fuoco. Nei primi tempi la parte superiore, scoperta, era dotata di merlatura. Durante i secoli successivi fu oggetto di interventi per adeguarlo alle mutate concezioni di architettura militare con la costruzione di un rivellino esterno, cioè di un bastione a forma di freccia fuori dalla cinta muraria e nel XIX secolo alla struttura vennero assegnate anche funzioni di dazio. Dopo il periodo dell'invasione napoleonica la porta venne chiamata Porta Mare e il torrione perse importanza militare. Venne utilizzato a lungo per scopi diversi, anche come magazzino e polveriera, e in certi momenti abbandonato e dimenticato. La porta venne demolita all'inizio del XX secolo.[4]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il torrione è costituito da una struttura a forma di torre larga e di grandi dimensioni. Si presenta quasi intatto, ad esclusione della parte riguardante i merli superiori, e rispecchia la tipica architettura militare del XV secolo delle strutture difensive di Biagio Rossetti.[1][3]
Patrimonio dell'umanità
[modifica | modifica wikitesto]L'intero percorso della mura di Ferrara, che comprende anche il torrione, viene ricordato tra i criteri di iscrizione della città ai siti patrimonio mondiale dell'umanità con l'inserimento nel Patrimonio mondiale UNESCO rispettivamente a Berlino nel 1995 e a Marrakech nel 1999.[5]
Porta San Giovanni o Porta Mare
[modifica | modifica wikitesto]Accanto al torrione sino al 1909 ci fu una storica porta che era stata costruita per l'ingresso in città in quel settore a nord est in direzione del mare. Con l'arrivo dell'invasione napoleonica nel 1796 a questa porta, come ad altre in città (Porta Reno, Porta Po e Porta Romana), venne modificato il nome per eliminare ogni riferimento religioso, e da Porta San Giovanni divenne Porta Mare.
All'inizio del XX secolo, per le mutate esigenze urbane e la necessità di costruire una linea tramviaria, la porta venne demolita e fu costruito un nuovo edificio anche per la casa del dazio, che in seguito fu utilizzato come farmacia comunale.[6]
Jazz Club
[modifica | modifica wikitesto]A partire dal 1999, dopo importanti lavori di restauro, il torrione è divenuto sede del Jazz Club di Ferrara.[7][8] https://jazzclubferrara.com/
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Francesco Scafuri, pp. 111-115.
- ^ Paolo Ravenna, pp. 106-110.
- ^ a b Gerolamo Melchiorri, p. 22.
- ^ ComuneFe.
- ^ Ferrara, Città del Rinascimento e il suo Delta del Po, su patrimoniomondiale.it. URL consultato l'8 aprile 2020.
- ^ Paolo Ravenna, p. 112.
- ^ MuseoFe.
- ^ ferraraterraeacqua.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Paolo Ravenna (curatore), Le mura di Ferrara: immagini e storia, Modena, Panini, 1985, SBN IT\ICCU\VEA\0042366.
- Francesco Scafuri, Alla ricerca della Ferrara perduta, prefazione di Folco Quilici, Ferrara, Faust Edizioni, 2015, ISBN 978-88-98147-34-2.
- Gerolamo Melchiorri, Nomenclatura ed etimologia delle piazze e strade di Ferrara e Ampliamenti, a cura di Carlo Bassi, Ferrara, 2G Editrice, 2009, ISBN 978-8889248218.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul Torrione di San Giovanni
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Torrione San Giovanni, su servizi.comune.fe.it. URL consultato l'8 aprile 2020.
- Torrione di San Giovanni Battista, su museoferrara.it. URL consultato l'8 aprile 2020.
- Ferrara in Jazz, su ferraraterraeacqua.it. URL consultato l'8 aprile 2020.