Oreostruthus fuliginosus
Diamante di montagna | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Aves |
Sottoclasse | Neornithes |
Superordine | Neognathae |
Ordine | Passeriformes |
Sottordine | Oscines |
Infraordine | Passerida |
Superfamiglia | Passeroidea |
Famiglia | Estrildidae |
Genere | Oreostruthus De Vis, 1898 |
Specie | O. fuliginosus |
Nomenclatura binomiale | |
Oreostruthus fuliginosus De Vis, 1897 |
Il diamante di montagna (Oreostruthus fuliginosus De Vis, 1897) è un uccello passeriforme della famiglia degli Estrildidi[2].
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Se ne riconoscono tre sottospecie[2]:
- Oreostruthus fuliginosus fuligginosus, la sottospecie nominale, diffusa nella porzione sud-orientale della Papua Nuova Guinea;
- Oreostruthus fuliginosus hagenensis Mayr & Gilliard, 1954, diffusa nella porzione centrale della Nuova Guinea;
- Oreostruthus fuliginosus pallidus Rand, 1940, diffusa in Irian Jaya;
Questo uccello rappresenta l'unica specie ascritta al genere Oreostruthus De Vis, 1898.
La posizione di questa specie nell'ambito della famiglia degli estrildidi è ancora poco chiara: si pensa che essa rappresenti un clade piuttosto basale, e come tale sia vicina ai diamanti del genere Stagonopleura[3].
Il nome scientifico del genere deriva dall'unione delle parole greche ωραίο (oréo, "opale") e στρουθός (struthos, "passero"), col significato di "passero opalescente" o "bello", mentre il nome della specie deriva dal latino fuliginosus, "pieno di fuliggine", in riferimento alla colorazione grigiastra sfumata di rosso di questi uccelli.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Il diamante delle montagne è endemismo della Nuova Guinea, della quale (come intuibile dal nome comune) abita le zone montuose centrali a un'altezza compresa fra i 2800 m (sebbene sia possibile osservarne esemplari isolati anche a quote più basse) ed il limite della vegetazione arborea, che si riscontra generalmente attorno ai 3700 m di quota. L'habitat di questi uccelli è costituito dalle aree di foresta montana con presenza di radure erbose più o meno estese.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Pur essendo una delle specie di maggiori dimensioni fra gli estrildidi, il diamante di montagna ha comunque dimensioni piuttosto contenute, raggiungendo al massimo i 13 cm di lunghezza per 19 grammi di peso.
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di uccelli dall'aspetto massiccio, con un forte becco conico ed una certa somiglianza, almeno superficiale, con i passeri.
La colorazione è bruna su testa, petto, dorso, ali e coda, con tendenza a sfumare nel grigiastro nella zona cefalica e a scurirsi su ali e coda, dove sono inoltre presenti bande trasversali più scure. La parte inferiore del petto, il ventre e i fianchi sono di colore rossiccio, così come rossi sono il codione e le punte di timoniere e remiganti: la colorazione rossa è più accesa ed estesa nel maschio rispetto alla femmina. Il becco è rosso in ambedue i sessi, le zampe sono di colore carnicino-bluastro, gli occhi sono bruno-nerastri.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di uccelli che tendono a vivere da soli, in coppie o al più in piccoli gruppi familiari, che passano la maggior parte della giornata muovendosi nella foresta pluviale alla ricerca di cibo, rifugiandosi poi nel folto della vegetazione durante la notte.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]La dieta di questi uccelli è fondamentalmente granivora, pur comprendendo una percentuale abbastanza importante (in rapporto ad altre specie di estrildidi) di frutta, bacche e piccoli insetti ed artropodi.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Finora è stato osservato un solo nido appartenente a questi uccelli, trovato durante una spedizione nelle aree dove essi vivono: si trattava di una struttura ellissoidale di circa 24 cm di diametro costituita da steli d'erba, foglie nastriformi, ramoscelli e piume intrecciati e situato a circa due metri d'altezza su un albero di Pandanus tectorius[4]. Per il resto, non si conosce ancora nulla delle abitudini riproduttive di questi uccelli, tuttavia si pensa che esse non differiscano significativamente per modalità e tempistica da quelle degli altri estrildidi.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) BirdLife International 2012, Oreostruthus fuliginosus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Estrildidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 10 maggio 2014.
- ^ John Boyd, TiF Checklist: Core Passeroidea I, su jboyd.net, 2013.
- ^ Nicolai J., Steinbacher J., van den Elzen R., Hofmann G., Prachtfinken - Australien, Ozeanien, Südostasien, Eugen Ulmer Verlag, 2001, ISBN 3-8001-3249-4.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Oreostruthus fuliginosus
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