Discussioni utente:Atticciati

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca


   Benvenuto Benvenuto/a su Teknopedia, Atticciati!
Guida essenziale
Con i tuoi interessi e le tue conoscenze puoi far crescere il sapere libero e l'enciclopedia. Scrivi nuove voci o amplia quelle già esistenti: il tuo contributo è prezioso!

Teknopedia ha solo alcune regole inderogabili, i cinque pilastri. Per un primo orientamento, puoi guardare la WikiGuida, leggere la Guida essenziale o consultare la pagina di aiuto.

Se contribuisci a Teknopedia su commissione si applicano condizioni d'uso particolari.

Ricorda di non copiare testi né immagini da libri o siti internet poiché NON è consentito inserire materiale protetto da copyright (nel caso sia tu l'autore/autrice, devi seguire l'apposita procedura), e di scrivere seguendo un punto di vista neutrale, citando le fonti utilizzate.
Buon lavoro e buon divertimento da parte di tutti i wikipediani!
Altre informazioni
Apponi la firma nei tuoi interventi
  • Visualizza l'elenco dei progetti collaborativi riguardanti specifiche aree tematiche dell'enciclopedia: puoi partecipare liberamente a quelli di tuo interesse o chiedere suggerimenti.
  • Identificati nelle pagine di discussione: firma i tuoi interventi con il tasto che vedi nell'immagine.
  • Una volta consultata la Guida essenziale, prova ad ampliare le tue conoscenze sul funzionamento di Teknopedia con il Tour guidato.
  • Hai già un altro account oppure qualcun altro contribuisce dal tuo stesso computer? Leggi Teknopedia:Utenze multiple.
Serve aiuto?

Se hai bisogno di aiuto, chiedi allo sportello informazioni (e non dimenticare che la risposta ti verrà data in quella stessa pagina). Se avessi bisogno di un aiuto continuativo, puoi richiedere di farti affidare un "tutor".

Hello and welcome to the Italian Teknopedia! We appreciate your contributions. If your Italian skills are not good enough, that’s no problem. We have an embassy where you can inquire for further information in your native language or you can contact directly a user in your language. We hope you enjoy your time here!
Tour guidato
Raccomandazioni e linee guida
Copyright
Progetti tematici
Glossario

Naturalmente un benvenuto anche da parte mia! Se avessi bisogno di qualcosa non esitare a contattarmi.

Ruthven (msg) 11:30, 15 apr 2017 (CEST)[rispondi]

Avviso mancanza fonti

[modifica wikitesto]

--Antenor81 (msg) 17:16, 21 apr 2017 (CEST)[rispondi]

Grazie per la disponibilità. Se ci sono dubbi sono a disposizione. --Antenor81 (msg) 10:47, 22 apr 2017 (CEST)[rispondi]

re: Le discussioni

[modifica wikitesto]

Allora, se l'utente è un utente registrato, come te e me, allora puoi scrivere nella sua pagina di discussione (esattamente come hai fatto scrivende a me), oppure puoi scrivere nella pagina di discussione della voce in oggetto. In quest'ultimo caso, perché l'utente si accorga è opportuno taggarlo tramite il template {{ping}}. Se invece l'utente non è registrato, e la sua modifica è identificata tramite un indirizzo IP, allora è difficile poterci comunicare; se vuoi comunque confrontarti con qualcuno sulla correttezza della modifica è meglio scrivere nella pagina di discussione della voce e poi segnalare il tuo intervento nel bar tematico opportuno in base al tema della voce. --Antenor81 (msg) 16:03, 19 mag 2017 (CEST)[rispondi]

A proposito di consigli, segnalo che nelle pagine di discussione è buona norma firmarsi non (necessariamente) con nome e cognome, quanto piuttosto con la firma utente. Saluti. --Antenor81 (msg) 19:04, 20 mag 2017 (CEST)[rispondi]

re: Cancellazioni di miei contributi

[modifica wikitesto]

Salve. Vedo che hai provveduto a scrivere direttamente all'utente che ha effettuato l'intervento, quindi attendiamo che ti risponda lui stesso. Comunque, a parte i casi in questione, che controllerò, ci sono diverse voci che ho sotto controllo e nelle quali sei intervenuto senza indicare fonti, sicché non posso che ripeterti che è necessario indicare, e con precisione, i riferimenti delle informazioni che si inseriscono. Ti ricordo inoltre, come segnalato poco sopra, che nelle pagine di discussione va usata la firma utente. Grazie e saluti. --Antenor81 (msg) 17:32, 26 mag 2017 (CEST)[rispondi]

cancellazioni sul nazionalsocialismo

[modifica wikitesto]

La storia non si scrive con i se fosse accaduto, avrebbe potuto, se fosse stato almeno. Questo almeno in wikipedia.--Bramfab Discorriamo 17:32, 30 mag 2017 (CEST)[rispondi]

Teknopedia ha delle regole ben precise, tra cui niente ricerche originali, ipotesi incluse. Non si usa per riscrivere la storia o inserire proprie opinioni. Per far cio' ci sono molti siti in rete.--Bramfab Discorriamo 18:39, 30 mag 2017 (CEST)[rispondi]

Teknopedia non è un blog

[modifica wikitesto]

Teknopedia non è un blog dove inserire le proprie glosse a eventi, dati o testi. --Vito (msg) 23:46, 31 mag 2017 (CEST)[rispondi]

Non ho capito proprio il senso del tuo intervento, spero che tu abbia la serietà dello storico e non ti metta a censurare politicamente gli scritti storici.Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 79.43.234.130 (discussioni · contributi) 9:03, 1 giu 2017‎ (CEST).

re: Una persecuzione

[modifica wikitesto]

Dunque, no, continuare a riscrivere i propri contributi che vengono cancellati non è indicato, si tratta di "guerra di modifiche" ed è un caso deprecato. Va cercato un consenso nella pagina di discussione della voce, eventualmente segnalando la cosa nelle pagine di discussione dei progetti di riferimento (in questo caso Discussioni progetto:Storia e Discussioni progetto:Storia/Storia contemporanea).

In generale, comunque, mi permetto di dirti che il mio "senso dell'equilibrio" non è del tutto entusiasta del tuo modo di intervenire, che appare, come dire, piuttosto chirurgico. Cito ad esempio il caso della voce Unione Sovietica e il tuo intervento in una sezione in cui viene trattata in modo del tutto generico (e neanche tanto bene, per cui sarebbe tutto da riscrivere, ma questo è un altro paio di maniche) la Guerra civile russa, e in cui non c'è nessun grado di approfondimento della questione né alcun riferimento alle fasi del terrore bianco e di quello rosso. Ecco, in quel caso non appare esente da faziosità una frase come quella che hai aggiunto: messa lì fuori contesto, per far capire che i bolscevichi erano cattivi; in più inizialmente senza fonte, e ora fontata, peraltro senza citare il numero di pagina, con uno storico dissidente che combatté in prima persona contro i bolscevichi (nel tuo successivo intervento addirittura citato come esempio della "maggioranza degli storici").

Comunque, per rimuovere la colorazione rosa da una frase è necessario togliere il template {{citazione necessaria}} che racchiude la frase. Per inserire le note vanno seguite queste istruzioni; per firmarsi in tutti gli interventi nelle pagine di discussione vanno invece seguite queste istruzioni.

Ti saluto nella speranza di trovare il modo di collaborare costruttivamente. Non credo che sia interesse di nessuno perseguitare qualcun altro; certamente ognuno è sempre in una qualche misura condizionato dalle proprie convinzioni e dalla propria visione del mondo quando interviene su Teknopedia, ma in generale con la discussione si riesce a trovare un consenso. Gridare alla persecuzione non è il modo migliore di porsi, meglio con calma cercare di inserirsi nei meccanismi, capire gli aspetti tecnici, le linee guida; poi contribuire a Teknopedia diventa gratificante.--Antenor81 (msg) 12:37, 4 giu 2017 (CEST)[rispondi]

Non ho alcuna autorità per rimuovere il cartellino giallo qui sotto, comunque a quanto leggo non si riferisce agli interventi nelle voci ma al fatto che hai ripetutamente cancellato messaggi in questa pagina di discussione, cosa contraria alle linee guida (vedi qui). Ad ogni modo il cartellino non ha conseguenze se il problema non si ripete. --Antenor81 (msg) 16:21, 6 giu 2017 (CEST)[rispondi]
Gentile Atticciati,

al prossimo contributo contrario alle linee guida di Teknopedia scatterà un blocco in scrittura sulla tua utenza, pertanto questo è l'ultimo invito a collaborare in modo costruttivo.

Per favore, rispetta il lavoro altrui: segui le regole e usa il buon senso.

come ti avevano gia' suggerito spiegandoti il primo ripristino delle tue cancellature vedi Aiuto:Pagina_di_discussione#Le_pagine_di_discussione_degli_utenti--Bramfab Discorriamo 12:00, 5 giu 2017 (CEST)[rispondi]

Professore

[modifica wikitesto]

egregio professore, ma davvero sei tu? In questo progetto tutti sono invitati a darsi del tu reciprocamente, ma non mi aspettavo la tua collaborazione perchè la versione in lingua italiana è ancora molto lacunosa e su certi argomenti proprio indecente: molto più sviluppata è la versione in lingua inglese. Io ho avuto il piacere di leggere i tuoi articoli sul sito 'storico.org' e ho una grande considerazione della tua sapienza : sei uno studioso lucido e neutrale. Per me è un onore poter interagire con te, ma purtroppo non sono amministratore qui e ho visto che hai avuto qualche urto con un paio di amministratori, che evidentemente non capiscono il notevole contributo che tu e i collaboratori di 'storico' potete dare a it.wiki. Cercherò di contattarla via e-mail in futuro per comunicare meglio: io sono un appassionato di storia e archeologia, ma non ho studiato storia all'università per motivi di lavoro. Sono a tua totale disposizione: se tu avessi il tempo per poter diventare amministratore qui, sarebbe un salto di qualità per tutto il progetto, versione in inglese inclusa! Ciao e alla prossima--Snerza (msg) 13:27, 11 lug 2017 (CEST)[rispondi]

Salve, ho visto per caso una "guerra di modifiche" in cui è coinvolto in alcune voci che tengo d'occhio. Lasciamo perdere il discorso "diventare amministratore" che con i contenuti di Teknopedia non c'entra nulla. Mi pare evidente il suo sia il classico caso di chi piomba in Teknopedia senza conoscerne bene i meccanismi, mi permetta quindi una breve introduzione che potrebbe indirizzarla ad un approccio maggiormente fruttifero.
Immagini di trovarsi alle prese con un fluido non newtoniano. Le voci sono sempre migliorabili ma piombare in quelle "classiche" a rischio generico di "non neutralità" incarnando lo spirito del "è tutto sbagliato, ora vi dico io come sono andate le cose" tipicamente (e doverosamente, mi permetto di aggiungere) crea appunto un effetto di indurimento, aldilà della bontà dei propri argomenti.
Anziché lo scontro frontale è quindi preferibile delineare in una breve discussione i punti sui quali si vuole intervenire e le WP:Fonti attendibili sulle quali si vuol basare il proprio intervento, preferibilmente con un'analisi critica e comparativa delle fonti (perché si tratta del classico caso in cui le fonti vanno comparate alla ricerca del mainstream sul quale le voci di Teknopedia dovrebbero basarsi, anziché tirare fuori solo le fonti che dicono ciò che ci interessa). Si prepari ovviamente ad avere a che fare con opinioni diverse dalle sue ma ugualmente fondate, come del resto succede anche fuori da Teknopedia. Buon proseguimento, cordiali saluti.--Shivanarayana (msg) 09:35, 2 ago 2017 (CEST)[rispondi]

guarda questo annullamento: ho pure ringraziato il suo artefice; se annullava prima, ringraziavo prima e non perdevo altro tempo! C.V.D. ossia come volevasi dimostrare quello che ho comunicato via e-mail: da notare che ho fatto 'copia e incolla' di parole e frasi riportate dai relativi articoli da me collegati! Quindi niente da me è stato aggiunto!--Snerza (msg) 19:45, 3 ago 2017 (CEST)[rispondi]

re: sulla voce fascismo

[modifica wikitesto]

Ciao, non ho molto tempo né, soprattutto, adeguate fonti a disposizione per esaminare a sufficienza l'argomento. Mi limito a suggerire di evitare di riproporre a ripetizione modifiche che sono state annullate, perché sicuramente in quel modo non si ottiene nulla di buono. In generale, accompagna sempre le modifiche con fonti solide e chiare. Se ci sono punti da chiarire, prova a parlarne al progetto:storia, ma non per gridare alla censura o lamentarti di altri utenti. Semplicemente, ti consiglio di esporre cosa secondo te va modificato, indicando con chiarezza fonti autorevoli a supporto della tua posizione.--Antenor81 (msg) 20:16, 19 ago 2017 (CEST)[rispondi]

re: ti piacciono le cancellazioni

[modifica wikitesto]

Ho passato, con la massima buona volontà, un tempo che ora giudico eccessivo a cercare di farti capire che la collaborazione a Teknopedia non dovrebbe coincidere con l'inserimento di frasette qua e là, parziali, senza fonti, e che a volte neanche ti sforzi di raccordare sintatticamente con il testo preesistente (esempio). Continui per la tua strada e lanci strali contro tutti quelli che ti fanno presente che qualcosa non va. Di fronte a questo, il curriculum che continui a ribadire appare più un'aggravante che altro. --Antenor81 (msg) 11:28, 18 ott 2017 (CEST)[rispondi]

Buongiorno, puoi cortesemente indicare il numero di pagina nella nota al testo che hai inserito nella voce Salvador Allende? Inoltre, puoi altrettanto cortesemente citarmi letteralmente il passo così come appare nella fonte? Grazie.--Antenor81 (msg) 07:45, 23 mar 2018 (CET)[rispondi]

Mi sembra, mia impressione che quindi potrebbe essere errata, che spesso non inserisci le fonti a supporto di quanto inserisci nelle voci. Sarebeb preferibile che tu abbondassi in fonti. Ciao e buon proseguo.--Bramfab Discorriamo 10:26, 8 nov 2019 (CET)[rispondi]

Un grazie e un libro sulla conoscenza libera per te

[modifica wikitesto]
Wikimedia Italia
Wikimedia Italia

Gentile Atticciati,

oggi ti scrivo a nome dell'associazione Wikimedia Italia per ringraziarti del tempo che hai dedicato ai progetti Wikimedia.

Come piccolo omaggio avremmo piacere di spedirti una copia (tutta in carta riciclata) del libro di Carlo Piana, Open source, software libero e altre libertà. Fornisci un recapito per ricevere una copia del libro.

Pochi giorni fa il mondo ha festeggiato la giornata dell'amore per il software libero, ma ogni giorno è buono per ricordare le garanzie delle licenze libere e le centinaia di migliaia di persone che si sono unite per costruire questo bene comune della conoscenza. Speriamo che questo libro ti sia utile per apprezzare quanto hai fatto e per trasmettere la passione della conoscenza libera a una persona a te vicina.

Se desideri una copia ma non puoi fornirci un indirizzo a cui spedirla, contatta la segreteria Wikimedia Italia e troviamo una soluzione insieme.

Grazie ancora e a presto,

Lorenzo Losa (msg) 11:17, 26 feb 2020 (CET)[rispondi]

squadrismo

[modifica wikitesto]

onestamente, la citazione di Matteotti non mi sembra pertinente nella voce, così com'è.. --2.226.12.134 (msg) 18:27, 22 apr 2021 (CEST)[rispondi]

Per capire il successo del fascismo è essenziale capire massimalismo e comunismo. Fascisti e squadristi non nacquero dal nulla, né era gente che non aveva nulla da fare se non gli scontri, del resto molti erano stati sindacalisti rivoluzionari
e sin qui sono d'accordo, solo che la citazione cosa c'entra ;)? --2.226.12.134 (msg) 08:38, 25 apr 2021 (CEST)[rispondi]

Matteotti afferma che: «Complice involontario del fascismo è il comunismo. La violenza e la dittatura predicata dall’uno, diviene il pretesto e la giustificazione della violenza e della dittatura in atto dell’altro». Questo sarebbe poco interessante per capire le violenze nel primo dopoguerra? Mi sembra incredibile

Ti ho già spiegato qui che stai inserendo una bufala, potresti evitare di continuare a rimetterla? Vedi anche WP:EW. ----Friniate 19:31, 17 set 2024 (CEST)[rispondi]

l'intervento di Matteotti non è assolutamente una bufala essendo riportata da molti storici --Atticciati (msg) 14:24, 18 set 2024 (CEST)[rispondi]
L'impressione mia è che la cancellazione sia non per motivi storici ma per motivi politici in questo caso dovresti vergognarti --Atticciati (msg) 14:26, 18 set 2024 (CEST)[rispondi]
Se ti risultava sbagliata la data (che non mi risulta) potevano cancellare solo la data non tutto il pezzo inserito. C'è malafede --Atticciati (msg) 14:29, 18 set 2024 (CEST)[rispondi]
il mio contributo su Matteotti e storia del fascismo che è stato cancellato arbitrariamente oltre che riportato da A.G. Casanova e riportato da Teknopedia che puoi vedere rapidamente perchè è in grassetto e corsivo
Discorso di Giacomo Matteotti del 30 maggio 1924
Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione
Vai alla ricerca
Voce principale: Giacomo Matteotti.
«Mussolini, (...) irritato del discorso e con quei trapassi impulsivi propri del suo temperamento vendicativo e minaccioso, ebbe a dire: "quell’uomo dopo quel discorso non dovrebbe più circolare"»
(Cesare Rossi, 14 luglio 1944)
Il 30 maggio 1924 Giacomo Matteotti, segretario del Partito Socialista Unitario, prese la parola alla Camera dei deputati per contestare i risultati delle elezioni del 6 aprile. Il discorso è rimasto famoso sia perché l'oratore denunciò con grande coraggio la nuova serie di violenze, illegalità ed abusi commessi dai fascisti per riuscire a vincere le elezioni, sia perché dopo soli undici giorni il deputato socialista fu rapito e assassinato da cinque fascisti.
Indice
Antefatti
[
modifica
|
modifica wikitesto
]
Lo stesso argomento in dettaglio: Elezioni politiche in Italia del 1924.
In base alla nuova legge elettorale (legge 18 novembre 1923 n. 2444, nota come legge Acerbo), alla lista più votata a livello nazionale - purché avesse almeno il 25% dei voti validi - venivano assegnati i 2/3 dei seggi in tutte le circoscrizioni, mentre gli scranni rimanenti erano assegnati alle altre liste in proporzione ai voti ottenuti e secondo ordine di preferenza personale.
La consultazione, tuttavia, si svolse in un grave clima di intimidazione e da ripetute violenze da parte dei sostenitori del Partito Nazionale Fascista. Il candidato socialista Antonio Piccinini fu ucciso, altri candidati di sinistra furono feriti, ovunque furono impediti i comizi, bruciati i giornali, impedito l'affissione dei manifesti, anche attaccando le stamperie, Vi furono brogli anche superiori alla media (alta) dell'Italia dell'epoca. In diverse circoscrizioni, soprattutto meridionali, il voto non fu esercitato in condizioni di libertà, ma in maniera palese e con la presenza di esponenti fascisti nei seggi e nelle cabine elettorali, mentre i prefetti ebbero ordini di contrastare l'astensionismo convogliando voti a favore del governo, il che rende rimarchevole il risultato delle opposizioni. Inoltre il listone nazionale di Mussolini aveva assorbito le macchine elettorali di molti partiti di centro e di centro destra, e transfughi (detti "traditori") del sardismo e del partito popolare, garantendosi una base elettorale più larga del semplice fascismo, oltre che vari specialisti del voto di scambio.
Il risultato fu quindi ampiamente favorevole alla lista governativa, con l'elezione in blocco di tutti i suoi 356 candidati. Al momento di convalidare le decisioni della Giunta delle elezioni, diversi parlamentari di minoranza segnalarono proteste per le modalità di voto in alcune circoscrizioni (Abruzzi, Campania, Calabria, Puglie e Sicilia) e fu presentata una richiesta da parte degli onorevoli Arturo Labriola, Giacomo Matteotti ed Enrico Presutti per il rinvio degli atti alla Giunta.
Contenuti del discorso
[
modifica
|
modifica wikitesto
]
Il 30 maggio 1924 Matteotti prese la parola alla Camera dei deputati per contestare i risultati delle elezioni tenutesi il precedente 6 aprile. Mentre dai banchi fascisti si levavano contestazioni e rumori che lo interrompevano più volte (un deputato fascista, Giacomo Suardo, abbandonò l'aula per protesta), Matteotti denunciò una nuova serie di comprovate violenze, illegalità e abusi commessi dai fascisti per riuscire a vincere le elezioni in un discorso che sarebbe rimasto famoso:
«[...] Contestiamo in questo luogo e in tronco la validità delle elezioni della maggioranza. [...] L'elezione secondo noi è essenzialmente non valida, e aggiungiamo che non è valida in tutte le circoscrizioni. [...] Per vostra stessa conferma (dei parlamentari fascisti) dunque nessun elettore italiano si è trovato libero di decidere con la sua volontà... [...] Vi è una milizia armata, composta di cittadini di un solo Partito, la quale ha il compito dichiarato di sostenere un determinato Governo con la forza, anche se ad esso il consenso mancasse»
(Giacomo Matteotti)
Matteotti chiuse infine il discorso con le parole seguenti:
«Voi dichiarate ogni giorno di volere ristabilire l’autorità dello Stato e della legge. Fatelo, se siete ancora in tempo; altrimenti voi sì, veramente, rovinate quella che è l’intima essenza, la ragione morale della Nazione. Non continuate più oltre a tenere la Nazione divisa in padroni e sudditi, poiché questo sistema certamente provoca la licenza e la rivolta. Se invece la libertà è data, ci possono essere errori, eccessi momentanei, ma il popolo italiano, come ogni altro, ha dimostrato di saperseli correggere da sé medesimo. Noi deploriamo invece che si voglia dimostrare che solo il nostro popolo nel mondo non sa reggersi da sé e deve essere governato con la forza. Ma il nostro popolo stava risollevandosi ed educandosi, anche con l’opera nostra. Voi volete ricacciarci indietro. Noi difendiamo la libera sovranità del popolo italiano al quale mandiamo il più alto saluto e crediamo di rivendicarne la dignità, domandando il rinvio delle elezioni inficiate dalla violenza alla Giunta delle elezioni»
(Giacomo Matteotti)
Terminato il discorso disse rivolgendosi a Giovanni Cosattini seduto accanto a lui, indirettamente ai suoi compagni di partito:
«Io, il mio discorso l'ho fatto. Ora voi preparate il discorso funebre per me.»
Il 24 giugno il senatore Luigi Albertini, in un intervento al Senato, riassunse alcuni aspetti del discorso di Matteotti.
«L'on. Matteotti osservò testè alla Camera nel discorso che gli valse la condanna a morte, che l'on. Mussolini non si sentiva soggetto al responso delle elezioni e che aveva lasciato capire come anche in caso di insuccesso avrebbe mantenuto il potere con la forza armata. Un clamoroso della maggioranza e un cenno assertivo del capo del Presidente del Consiglio confermarono l’affermazione del deputato socialista. Orbene, quel , quel cenno del capo si prestano meglio della più ampia dissertazione a descrivere l’illegalità di una situazione politica, la quale si può riassumere così: se c’era il consenso, il fascismo e il suo capo ne prendevano atto molto volentieri; ma, se il consenso fosse mancato, il potere sarebbe stato tenuto con la forza.»
(L. Albertini)
Conseguenze
[
modifica
|
modifica wikitesto
]
Lo stesso argomento in dettaglio: Delitto Matteotti.
La proposta di Matteotti di far invalidare l'elezione almeno di un gruppo di deputati - secondo le sue accuse, illegittimamente eletti a causa delle violenze e dei brogli - venne respinta dalla Camera con 285 voti contrari, 57 favorevoli e 42 astenuti. Renzo De Felice ha definito «assurda» l'interpretazione di questo discorso come una richiesta di Matteotti basata su una realistica possibilità di ottenere un successo: secondo lo storico, Matteotti non mirava realmente all'invalidamento del voto, bensì a dare il via dai banchi della Camera a un'opposizione più aggressiva nei confronti del fascismo, accusando in un colpo solo sia il governo fascista che i «collaborazionisti» socialisti. Una volontà di opposizione intransigente che aveva già espresso in una lettera a Turati precedente alle elezioni:
«Innanzitutto è necessario prendere, rispetto alla Dittatura fascista, un atteggiamento diverso da quello tenuto fino qui; la nostra resistenza al regime dell'arbitrio dev'essere più attiva, non bisogna cedere su nessun punto, non abbandonare nessuna posizione senza le più decise, le più alte proteste. Tutti i diritti cittadini devono essere rivendicati; lo stesso codice riconosce la legittima difesa. Nessuno può lusingarsi che il fascismo dominante deponga le armi e restituisca spontaneamente all'Italia un regime di legalità e libertà, […] perciò un Partito di classe e di netta opposizione non può accogliere che quelli i quali siano decisi a una resistenza senza limite, con disciplina ferma, tutta diretta ad un fine, la libertà del popolo italiano.»
In questa sua intransigenza - tuttavia - Matteotti non riusciva a trovare un collegamento con l'operato e l'ideologia dei comunisti, che vedevano tutti i governi borghesi uguali fra loro e quindi da combattere indifferentemente:
«Il nemico è attualmente uno solo, il fascismo. Complice involontario del fascismo è il comunismo. La violenza e la dittatura predicata dall'uno, diviene il pretesto e la giustificazione della violenza e della dittatura in atto dell'altro.»
Il discorso del 30 maggio, secondo lo storico Giorgio Candeloro, «diede a Mussolini e ai fascisti la sensazione precisa di avere di fronte in quella Camera un'opposizione molto più combattiva di quella esistente nella Camera precedente e non disposta a subire passivamente illegalità e soprusi».
Il 1º giugno Il Popolo d'Italia pubblicò in prima pagina un articolo, nel quale era indicato esplicitamente Matteotti come principale oppositore. L'articolo non era firmato, ma fu scritto da Mussolini; una copia del manoscritto venne conservata dal suo segretario Fasciolo, che nel 1926 fu sanzionato proprio per i «documenti di carattere riservato sottratti al Capo del Governo».
«Mussolini ha trovato fin troppo longanime la condotta del governo, perché l'on. Matteotti ha tenuto un discorso mostruosamente provocatorio che avrebbe meritato qualcosa di più tangibile che l'epiteto di "masnada" lanciato dall'on. Giunta.»
Pochi giorni dopo, il 4 giugno 1924, durante una discussione alla Camera, Matteotti ebbe un battibecco con Mussolini, ricordandogli l'approvazione data nel 1919 da Il Popolo d'Italia al decreto di amnistia per i disertori.
Il 10 giugno 1924, poco dopo le ore 16, Giacomo Matteotti uscì di casa a piedi e fu aggredito e caricato a forza su un automobile da cinque individui, in seguito identificati come i fascisti Amerigo Dumini, Albino Volpi, Giuseppe Viola, Augusto Malacria e Amleto Poveromo. Nell'auto Matteotti cercò di reagire, ma fu sopraffatto e accoltellato. Il corpo, sepolto nella macchia della Quartarella a Riano, fu rinvenuto solo il 16 agosto.
L'11 giugno ripresero i lavori alla camera con la discussione su «esercizio provvisorio degli stati di previsione dell'entrata e della spesa», tema per cui si era iscritto a parlare anche Matteotti; secondo diverse fonti dell'epoca era previsto che il suo intervento fosse incentrato sulla denuncia dell'affarismo e della corruzione di esponenti fascisti, in particolare per le concessioni petrolifere e per le licenze per le bische.
Citazioni e riferimenti --Atticciati (msg) 00:06, 19 set 2024 (CEST)[rispondi]

--SuperSpritzl'adminalcolico 19:38, 17 set 2024 (CEST)[rispondi]

Perchè oltre a subire cancellazioni arbitrarie di miei scritti vengo anche censurato senza aver sentito il mio parere --Atticciati (msg) 14:30, 18 set 2024 (CEST)[rispondi]
Il mio contributo cancellato risulta oltre che da A, G. Casanova risulta da wikipedia, per una ricerca più veloce il pezzo è in grassetto e corsivo :
Discorso di Giacomo Matteotti del 30 maggio 1924
Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione
Vai alla ricerca
Voce principale: Giacomo Matteotti.
«Mussolini, (...) irritato del discorso e con quei trapassi impulsivi propri del suo temperamento vendicativo e minaccioso, ebbe a dire: "quell’uomo dopo quel discorso non dovrebbe più circolare"»
(Cesare Rossi, 14 luglio 1944)
Il 30 maggio 1924 Giacomo Matteotti, segretario del Partito Socialista Unitario, prese la parola alla Camera dei deputati per contestare i risultati delle elezioni del 6 aprile. Il discorso è rimasto famoso sia perché l'oratore denunciò con grande coraggio la nuova serie di violenze, illegalità ed abusi commessi dai fascisti per riuscire a vincere le elezioni, sia perché dopo soli undici giorni il deputato socialista fu rapito e assassinato da cinque fascisti.
Indice
Antefatti
[
modifica
|
modifica wikitesto
]
Lo stesso argomento in dettaglio: Elezioni politiche in Italia del 1924.
In base alla nuova legge elettorale (legge 18 novembre 1923 n. 2444, nota come legge Acerbo), alla lista più votata a livello nazionale - purché avesse almeno il 25% dei voti validi - venivano assegnati i 2/3 dei seggi in tutte le circoscrizioni, mentre gli scranni rimanenti erano assegnati alle altre liste in proporzione ai voti ottenuti e secondo ordine di preferenza personale.
La consultazione, tuttavia, si svolse in un grave clima di intimidazione e da ripetute violenze da parte dei sostenitori del Partito Nazionale Fascista. Il candidato socialista Antonio Piccinini fu ucciso, altri candidati di sinistra furono feriti, ovunque furono impediti i comizi, bruciati i giornali, impedito l'affissione dei manifesti, anche attaccando le stamperie, Vi furono brogli anche superiori alla media (alta) dell'Italia dell'epoca. In diverse circoscrizioni, soprattutto meridionali, il voto non fu esercitato in condizioni di libertà, ma in maniera palese e con la presenza di esponenti fascisti nei seggi e nelle cabine elettorali, mentre i prefetti ebbero ordini di contrastare l'astensionismo convogliando voti a favore del governo, il che rende rimarchevole il risultato delle opposizioni. Inoltre il listone nazionale di Mussolini aveva assorbito le macchine elettorali di molti partiti di centro e di centro destra, e transfughi (detti "traditori") del sardismo e del partito popolare, garantendosi una base elettorale più larga del semplice fascismo, oltre che vari specialisti del voto di scambio.
Il risultato fu quindi ampiamente favorevole alla lista governativa, con l'elezione in blocco di tutti i suoi 356 candidati. Al momento di convalidare le decisioni della Giunta delle elezioni, diversi parlamentari di minoranza segnalarono proteste per le modalità di voto in alcune circoscrizioni (Abruzzi, Campania, Calabria, Puglie e Sicilia) e fu presentata una richiesta da parte degli onorevoli Arturo Labriola, Giacomo Matteotti ed Enrico Presutti per il rinvio degli atti alla Giunta.
Contenuti del discorso
[
modifica
|
modifica wikitesto
]
Il 30 maggio 1924 Matteotti prese la parola alla Camera dei deputati per contestare i risultati delle elezioni tenutesi il precedente 6 aprile. Mentre dai banchi fascisti si levavano contestazioni e rumori che lo interrompevano più volte (un deputato fascista, Giacomo Suardo, abbandonò l'aula per protesta), Matteotti denunciò una nuova serie di comprovate violenze, illegalità e abusi commessi dai fascisti per riuscire a vincere le elezioni in un discorso che sarebbe rimasto famoso:
«[...] Contestiamo in questo luogo e in tronco la validità delle elezioni della maggioranza. [...] L'elezione secondo noi è essenzialmente non valida, e aggiungiamo che non è valida in tutte le circoscrizioni. [...] Per vostra stessa conferma (dei parlamentari fascisti) dunque nessun elettore italiano si è trovato libero di decidere con la sua volontà... [...] Vi è una milizia armata, composta di cittadini di un solo Partito, la quale ha il compito dichiarato di sostenere un determinato Governo con la forza, anche se ad esso il consenso mancasse»
(Giacomo Matteotti)
Matteotti chiuse infine il discorso con le parole seguenti:
«Voi dichiarate ogni giorno di volere ristabilire l’autorità dello Stato e della legge. Fatelo, se siete ancora in tempo; altrimenti voi sì, veramente, rovinate quella che è l’intima essenza, la ragione morale della Nazione. Non continuate più oltre a tenere la Nazione divisa in padroni e sudditi, poiché questo sistema certamente provoca la licenza e la rivolta. Se invece la libertà è data, ci possono essere errori, eccessi momentanei, ma il popolo italiano, come ogni altro, ha dimostrato di saperseli correggere da sé medesimo. Noi deploriamo invece che si voglia dimostrare che solo il nostro popolo nel mondo non sa reggersi da sé e deve essere governato con la forza. Ma il nostro popolo stava risollevandosi ed educandosi, anche con l’opera nostra. Voi volete ricacciarci indietro. Noi difendiamo la libera sovranità del popolo italiano al quale mandiamo il più alto saluto e crediamo di rivendicarne la dignità, domandando il rinvio delle elezioni inficiate dalla violenza alla Giunta delle elezioni»
(Giacomo Matteotti)
Terminato il discorso disse rivolgendosi a Giovanni Cosattini seduto accanto a lui, indirettamente ai suoi compagni di partito:
«Io, il mio discorso l'ho fatto. Ora voi preparate il discorso funebre per me.»
Il 24 giugno il senatore Luigi Albertini, in un intervento al Senato, riassunse alcuni aspetti del discorso di Matteotti.
«L'on. Matteotti osservò testè alla Camera nel discorso che gli valse la condanna a morte, che l'on. Mussolini non si sentiva soggetto al responso delle elezioni e che aveva lasciato capire come anche in caso di insuccesso avrebbe mantenuto il potere con la forza armata. Un clamoroso della maggioranza e un cenno assertivo del capo del Presidente del Consiglio confermarono l’affermazione del deputato socialista. Orbene, quel , quel cenno del capo si prestano meglio della più ampia dissertazione a descrivere l’illegalità di una situazione politica, la quale si può riassumere così: se c’era il consenso, il fascismo e il suo capo ne prendevano atto molto volentieri; ma, se il consenso fosse mancato, il potere sarebbe stato tenuto con la forza.»
(L. Albertini)
Conseguenze
[
modifica
|
modifica wikitesto
]
Lo stesso argomento in dettaglio: Delitto Matteotti.
La proposta di Matteotti di far invalidare l'elezione almeno di un gruppo di deputati - secondo le sue accuse, illegittimamente eletti a causa delle violenze e dei brogli - venne respinta dalla Camera con 285 voti contrari, 57 favorevoli e 42 astenuti. Renzo De Felice ha definito «assurda» l'interpretazione di questo discorso come una richiesta di Matteotti basata su una realistica possibilità di ottenere un successo: secondo lo storico, Matteotti non mirava realmente all'invalidamento del voto, bensì a dare il via dai banchi della Camera a un'opposizione più aggressiva nei confronti del fascismo, accusando in un colpo solo sia il governo fascista che i «collaborazionisti» socialisti. Una volontà di opposizione intransigente che aveva già espresso in una lettera a Turati precedente alle elezioni:
«Innanzitutto è necessario prendere, rispetto alla Dittatura fascista, un atteggiamento diverso da quello tenuto fino qui; la nostra resistenza al regime dell'arbitrio dev'essere più attiva, non bisogna cedere su nessun punto, non abbandonare nessuna posizione senza le più decise, le più alte proteste. Tutti i diritti cittadini devono essere rivendicati; lo stesso codice riconosce la legittima difesa. Nessuno può lusingarsi che il fascismo dominante deponga le armi e restituisca spontaneamente all'Italia un regime di legalità e libertà, […] perciò un Partito di classe e di netta opposizione non può accogliere che quelli i quali siano decisi a una resistenza senza limite, con disciplina ferma, tutta diretta ad un fine, la libertà del popolo italiano.»
In questa sua intransigenza - tuttavia - Matteotti non riusciva a trovare un collegamento con l'operato e l'ideologia dei comunisti, che vedevano tutti i governi borghesi uguali fra loro e quindi da combattere indifferentemente:
«Il nemico è attualmente uno solo, il fascismo. Complice involontario del fascismo è il comunismo. La violenza e la dittatura predicata dall'uno, diviene il pretesto e la giustificazione della violenza e della dittatura in atto dell'altro.»
Il discorso del 30 maggio, secondo lo storico Giorgio Candeloro, «diede a Mussolini e ai fascisti la sensazione precisa di avere di fronte in quella Camera un'opposizione molto più combattiva di quella esistente nella Camera precedente e non disposta a subire passivamente illegalità e soprusi».
Il 1º giugno Il Popolo d'Italia pubblicò in prima pagina un articolo, nel quale era indicato esplicitamente Matteotti come principale oppositore. L'articolo non era firmato, ma fu scritto da Mussolini; una copia del manoscritto venne conservata dal suo segretario Fasciolo, che nel 1926 fu sanzionato proprio per i «documenti di carattere riservato sottratti al Capo del Governo».
«Mussolini ha trovato fin troppo longanime la condotta del governo, perché l'on. Matteotti ha tenuto un discorso mostruosamente provocatorio che avrebbe meritato qualcosa di più tangibile che l'epiteto di "masnada" lanciato dall'on. Giunta.»
Pochi giorni dopo, il 4 giugno 1924, durante una discussione alla Camera, Matteotti ebbe un battibecco con Mussolini, ricordandogli l'approvazione data nel 1919 da Il Popolo d'Italia al decreto di amnistia per i disertori.
Il 10 giugno 1924, poco dopo le ore 16, Giacomo Matteotti uscì di casa a piedi e fu aggredito e caricato a forza su un automobile da cinque individui, in seguito identificati come i fascisti Amerigo Dumini, Albino Volpi, Giuseppe Viola, Augusto Malacria e Amleto Poveromo. Nell'auto Matteotti cercò di reagire, ma fu sopraffatto e accoltellato. Il corpo, sepolto nella macchia della Quartarella a Riano, fu rinvenuto solo il 16 agosto.
L'11 giugno ripresero i lavori alla camera con la discussione su «esercizio provvisorio degli stati di previsione dell'entrata e della spesa», tema per cui si era iscritto a parlare anche Matteotti; secondo diverse fonti dell'epoca era previsto che il suo intervento fosse incentrato sulla denuncia dell'affarismo e della corruzione di esponenti fascisti, in particolare per le concessioni petrolifere e per le licenze per le bische.
Citazioni e riferimenti --Atticciati (msg) 23:41, 18 set 2024 (CEST)[rispondi]

Abuso della pagina di discussione utente

[modifica wikitesto]

Ciao, durante il blocco, la pagina di discussione utente può essere usata per un unico scopo: richiedere la revisione del blocco. Se si usa per altri scopi, tipo continuare una discussione che andrebbe fatta altrove, scatta l'abuso e viene bloccata anche la possibilità di scrivere nella propria pagina di discussione. 27KB di testo per una discussione che avrebbe dovuto esser fatta prima di iniziare la edit war (cosa che avrebbe evitato tanti problemi e forse sarebbe terminata in una soluzione concordata, invece di una edit-war con tanto di infondate accuse di "censura per motivi politici"; infondate perché la frase oggetto del contendere è comunque già presente nella voce Giacomo Matteotti, quindi non è stato "censurato" assolutamente nulla - e perché una data non è un dato di carattere politico) sono un vero e proprio abuso. A questo punto, mi spiace, ma è necessario mettere uno stop. La discussione, se serve ancora, riprenderà allo scadere del blocco, ma stavolta nella sua sede naturale Discussione:Giacomo Matteotti. --SuperSpritzl'adminalcolico 00:12, 19 set 2024 (CEST)[rispondi]