Eusaurischia

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Eusaurischia

Una ricostruzione scheletrica di Giraffatitan brancai (sopra) e una di Tyrannosaurus rex (sotto).
Intervallo geologico
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
InfraphylumGnathostomata
SuperclasseTetrapoda
ClasseSauropsida
SottoclasseDiapsida
InfraclasseArchosauromorpha
SuperordineDinosauria
OrdineSaurischia
CladeEusaurischia
Padian et al., 1999[1]
Sottogruppi[1]

Eusaurischia è un clade di dinosauri saurischi comparso durante il Triassico superiore in quella che oggi è l'America meridionale. I sauropodomorfi sarebbero diventati gli animali più grandi mai esistiti e i teropodi furono i superpredatori principali durante tutto il Mesozoico. Con l'evento K-Pg la maggior parte delle specie si estinse[2] e sopravvissero solo gli uccelli neorniti, che oggi sono diffusi in tutto il mondo[3][4].

Il nome Eusaurischia è stato dato da Padian nel 1999. È un clade node-based, definito come "il clade composto dall'ultimo antenato comune di teropodi e sauropodomorfi e da tutti i suoi discendenti" o, più precisamente, come "il clade meno inclusivo comprendente Theropoda e Sauropodomorpha"[1].
Una definizione più precisa è stata data nel 2004 da Langer: "il clade composto dall'ultimo antenato comune di Cetiosaurus e Neornithes e da tutti i suoi discendenti" o "il clade meno inclusivo comprendente Cetiosaurus e Neornithes".

I sauropodomorfi furono un gruppo di animali enormi, soprattutto per quanto riguarda i membri del clade Sauropoda. L'eusaurischio (e anche il vertebrato) più lungo mai esistito e di cui si è a conoscenza probabilmente fu Amphicoelias fragillimus, uno smisurato diplodocide conosciuto solo per una vertebra (tra l'altro ora distrutta). Le stime vanno da 45 a 60 metri di lunghezza, ma sono da prendere con le pinze, visto che sono studi condotti su un disegno[5].

Il più pesante di cui si è a conoscenza invece è Bruhathkayosaurus matleyi, un titanosauro (anche questo conosciuto grazie a resti molto frammentari e ora distrutti). Le stime vanno da 150 a oltre 200 tonnellate, superando così anche l'attuale balenottera azzurra e aggiudicandosi il titolo di più grande animale mai esistito[6]. Tuttavia, ancora una volta, molti studiosi le credono sovrastime[7].

Escludendo questi due dubbi giganti, altri sauropodi enormi furono Patagotitan[8], Dreadnoughtus[9], Puertasaurus[10], Argentinosaurus[11] e Futalognkosaurus, tutti titanosauri.

Quale sia stato il teropode più grande mai esistito è ancora argomento di discussione. Secondo molti si tratta di Spinosaurus aegyptiacus (12-18 m)[12], ma altri theropodi giganti che avrebbero potuto eguagliarlo in dimensioni sono Giganotosaurus[13], Carcharodontosaurus[14], Tyrannosaurus, Suchomimus e i loro parenti più stretti[15] (tutti estinti).

Il teropode più piccolo, nonché l'eusaurischio, esistente è il colibrì di Elena (Mellisuga helenae), il quale, con i suoi circa 6,12 cm di lunghezza massima (nelle femmine, i maschi arrivano massimo a circa 5,5 cm) è anche il dinosauro più piccolo mai esistito, in assenza di prove fossili.

Eusaurischia comprende forme bipedi (quasi tutti i teropodi), quadrupedi (quasi tutti i sauropodomorfi) e semibipedi (alcuni cladi di teropodi, ad esempio Spinosaurus e Therizinosauridae, e i sauropodomorfi non-sauropodi).

Alcuni teropodi del clade Paraves svilupparono ali e divennero volanti.
Altri, invece, (come i pinguini) si sono evoluti per il nuoto[17].

Un tempo si credeva che anche i sauropodi fossero acquatici, e camminassero sul fondo di un lago tenendo la testa fuori dall'acqua per respirare, ma questa ipotesi è stata smentita.

Si crede che i teropodi terrestri più veloci mai esistiti siano stati gli ornitomimidi, che forse avrebbero potuto raggiungere la velocità di 100 km/h. L'odierno falco pellegrino è in grado di arrivare a 450 km/h in picchiata, e questo lo rende anche l'animale più veloce il assoluto.[18][19]

I sauropodi, invece avevano una camminata lenta e non potevano sollevare più di una zampa contemporaneamente, ma dovevano essere comunque piuttosto veloci visto che una falcata copriva molti metri.

I gruppi più basali erano carnivori o onnivori ma i sauropodomorfi plateosauri erano già completamente erbivori, e mantennero questa dieta fino alla fine del Cretacico. I teropodi, invece, si specializzarono per la dieta carnivora e molti teropodi estinti furono i superpredatori del loro ambiente. Non mancarono i saprofagi. Alcuni gruppi (tra cui anche molti odierni), però, divennero piscivori, insettivori e granivori.

Penne e piume

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Si è ormai quasi certi che tutti i celurosauri possedessero piume omologhe a quelle degli uccelli odierni[20], e i maniraptoriformi possedevano anche penne remiganti[21][22]. I fossili con tracce non ambigue di piumaggio sono molti, a cominciare dal Sinosauropteryx, celurosauro basale. Anche un tirannosauroide basale (Yutyrannus) presenta tracce di filamenti molto simili a piume[23][24], facendo supporre che anche i più grandi tirannosauridi ne avessero[25].

È comunque probabile che piume o filamenti fossero posseduti da tutti i teropodi[26].

Lo stesso argomento in dettaglio: Colorazione dei dinosauri.

Gli eusaurischi ebbero origine nella parte sudoccidentale del supercontinente Gondwana, dove oggi si trova l'Argentina, durante il Triassico superiore (più specificatamente nel Carnico).

I loro progenitori furono animali molto simili agli herrerasauridi (i parenti più prossimi degli eusaurischi). Alla fine del Triassico gli eusaurischi erano già gli animali dominanti.

Durante il Giurassico

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Nel Giurassico gli eusaurischi si svilupparono e si diversificarono in una moltitudine di forme diverse.
Durante il Giurassico inferiore e medio, i sauropodi crebbero incredibilmente di dimensioni mentre i sauropodomorfi basali si avviarono verso l'estinzione. I diplodocidi e i brachiosauridi raggiunsero il loro apice durante il Giurassico superiore, con gli stessi Diplodocus e Brachiosaurus.
Intanto erano comparsi carnosauri e celurosauri, occupando la nicchia di superpredatori. Durante il Giurassico superiore (Kimmeridgiano) comparvero gli uccelli.[21]

Durante il Cretacico

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Durante il Cretacico diplodocidi e brachiosauridi videro un declino, ma si sviluppò un altro gruppo di enormi sauropodi: i titanosauri. Essi prosperarono durante il Cretacico inferiore e rimasero sulla terra fino all'evento K-Pg, quando tutti i sauropodomorfi si estinsero.
Per i teropodi, invece, fu un periodo d'oro. Nel Gondwana si svilupparono i carcarodontosauridi, che si estinsero alla fine del Cretacico inferiore, ma i carnosauri continuarono a sopravvivere fino alla fine del Cretacico con i neovenatoridi.
Sempre in quel periodo comparvero i tirannosauridi, mentre gli uccelli si diversificavano. Con l'evento K-Pg si estinsero i dinosauri propriamente noti secondo la tassonomia classica, e superarono la crisi gli uccelli neorniti, che tutt'oggi popolano il mondo.

Collocazione filogenetica

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Gli eusaurischi sono il principale gruppo in cui si divide Saurischia, comprendendo la stragrande maggioranza delle specie.

La scheda e il cladogramma che seguono mostrano la posizione di Eusaurischia all'interno di Dinosauria.


Dinosauria
Ornithischia

Pisanosaurus

Heterodontosauridae

Genasauria

Thyreophora

Neornithischia

Saurischia

Eoraptor

Herrerasauridae

Eusaurischia

Eusaurischia si divide in due grandi gruppi: Sauropodomorpha (estinto) e Theropoda (tuttora rappresentato dagli uccelli neorniti)[1].

La seguente scheda mostra una classificazione semplificata dei principali cladi di Eusaurischia.[27][28][29][30][31]

  1. ^ a b c d (EN) Kevin Padian, John R. Hutchinson & Thomas R. Holtz, 1999, Phylogenetic definitions and nomenclature of the major taxonomic categories of the carnivorous Dinosauria (Theropoda), in Journal of Vertebrate Paleontology, vol. 19, n. 1, Taylor & Franci Group, 15 marzo 1999, pp. 69-80, DOI:10.1080/02724634.1999.10011123.
  2. ^ Longrich, Nicholas R.; Tokaryk, Tim; Field, Daniel J. (2011). "Mass extinction of birds at the Cretaceous–Paleogene (K–Pg) boundary.". Proceedings of the National Academy of Sciences 108 (37): 15253–15257..
  3. ^ (EN) M. S.Y. Lee, A. Cau, D. Naish, G. J. Dyke, 2014, Sustained miniaturization and anatomical innovation in the dinosaurian ancestors of birds, in Science, vol. 345, n. 6196, 1º agosto 2014, pp. 562-566, DOI:10.1126/science.1252243.
  4. ^ Dingus, L. and Rowe, T. (1998). The Mistaken Extinction: Dinosaur Evolution and the Origin of Birds. Freeman.
  5. ^ C. Woodruff & J. R. Foster, The fragile legacy of Amphicoelias fragillimus (Dinosauria: Sauropoda; Morrison Formation - Latest Jurassic), in PeerJ PrePrints, 2015, DOI:10.7287/peerj.preprints.838v1.
  6. ^ M. Mortimer, "Re: Bruhathkayosaurus"discussion group, The Dinosaur Mailing List, 19 giugno 2001. URL consultato il 3 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2017).
  7. ^ Wedel, M. "SV-POW! showdown: sauropods vs whales." [Weblog entry.] Sauropod Vertebra Picture of the Week. 20 May 2008. Accessed 23 May 2008.
  8. ^ Seth Borenstein, Patagotitan mayorum: New study describes the biggest dinosaur ever, su Phys.org, 9 agosto 2017. URL consultato il 9 agosto 2017.
  9. ^ Kenneth J. Lacovara, L.M. Ibiricu, M.C. Lamanna, J.C. Poole, E.R. Schroeter, P.V. Ullmann, K.K. Voegele, Z.M. Boles, V.M. Egerton, J.D. Harris, R.D. Martínez e F.E. Novas, A Gigantic, Exceptionally Complete Titanosaurian Sauropod Dinosaur from Southern Patagonia, Argentina, in Scientific Reports, 4 settembre 2014, DOI:10.1038/srep06196.
  10. ^ Roach, J. (2006), "Giant Dinosaur Discovered in Argentina", National Geographic News, 28 July 2006. https://news.nationalgeographic.com/news/2006/07/060728-giant-dinosaur.html, accessed 23 May 2008.
  11. ^ Hazel Richardson, Dr. David;Norman, Dinosauri, La vita nella preistoria, Milano, La Biblioteca della Natura, 2003-2006, p. 123.
  12. ^ J.B. Smith, M.C. Lamanna, H. Mayr e K.J. and Lacovara, New information regarding the holotype of Spinosaurus aegyptiacus Stromer, 1915, in Journal of Paleontology, vol. 80, 2006, pp. 400-406, DOI:10.1666/0022-3360(2006)080[0400:NIRTHO]2.0.CO;2.
  13. ^ R. A. Coria e L. Salgado, A new giant carnivorous dinosaur from the Cretaceous of Patagonia, in Nature, vol. 377, n. 6546, 1995, pp. 224-226, Bibcode:1995Natur.377..224C, DOI:10.1038/377224a0.
  14. ^ Carcharodontosaurus Saharicus Iguidensis. - Dino Sap, su sites.google.com. URL consultato il 3 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2016).
  15. ^ Therrien, F.; Henderson, D.M. (2007). "My theropod is bigger than yours ... or not: estimating body size from skull length in theropods". Journal of Vertebrate Paleontology 27 (1): 108–115. doi:10.1671/0272-4634(2007)27[108:MTIBTY]2.0.CO;2
  16. ^ William Irvin Sellers, Lee Margetts, Rodolfo Aníbal Coria e Phillip Lars Manning, March of the Titans: The Locomotor Capabilities of Sauropod Dinosaurs, in PLoS ONE, vol. 8, n. 10, 30 ottobre 2013, DOI:10.1371/journal.pone.0078733, ISSN 1932-6203 (WC · ACNP), PMC 3864407, PMID 24348896.
  17. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Spheniscidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 6 maggio 2014.
  18. ^ Wildlife Finder – Peregrine falcon, su bbc.co.uk, BBC. URL consultato il 18 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2009).
  19. ^ The World's Fastest Animal Takes New York, su smithsonianmag.com, Smithsonian. URL consultato l'8 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2011).
  20. ^ Currie Philip J., Dinosaur Provincial Park: A Spectacular Ancient Ecosystem Revealed, Indiana University Press, pag. 368, 2005, ISBN 0253345952
  21. ^ a b Padian K (2004). "Basal avialae". In Weishampel DB, Dodson P, Osmólska H. The Dinosauria (2d edition). University of California Press. pp. 210–231. ISBN 0-520-24209-2.
  22. ^ Göhlich, U.B.; Chiappe, LM (2006). "A new carnivorous dinosaur from the Late Jurassic Solnhofen archipelago". Nature 440 (7082): 329–332. Bibcode:2006Natur.440..329G. doi:10.1038/nature04579. PMID 16541071
  23. ^ Wilford, John N, Bus-Size Dinosaurs, as Fuzzy as Chicks, in The New York Times, 4 aprile 2012.
  24. ^ X. Xu, K. Wang, K. Zhang, Q. Ma, L. Xing, C. Sullivan, D. Hu, S. Cheng e S. et al. Wang, A gigantic feathered dinosaur from the Lower Cretaceous of China (PDF), in Nature, vol. 484, nº 7392, 2012, pp. 92–95, DOI:10.1038/nature10906, PMID 22481363.
  25. ^ Naish, Darren, There are giant feathered tyrannosaurs now...right?, in Scientific American, Tetrapod Zoology Blogs, 4 aprile 2012. URL consultato il 5 aprile 2012.
  26. ^ B. Switek, Rise of the fuzzy dinosaurs, in Nature, 2012, DOI:10.1038/nature.2012.10933.
  27. ^ Diego Pol & Oliver W. M. Rauhut, A Middle Jurassic abelisaurid from Patagonia and the early diversification of theropod dinosaurs, in Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences, vol. 279, 2012, pp. 3170-5, DOI:10.1098/rspb.2012.0660, PMC 3385738, PMID 22628475.
  28. ^ Lindsay E. Zanno & Peter J. Makovicky, Neovenatorid theropods are apex predators in the Late Cretaceous of North America, in Nature Communications, vol. 4, 22 novembre 2013, p. 2827, Bibcode:2013NatCo...4E2827Z, DOI:10.1038/ncomms3827, PMID 24264527.
  29. ^ C. Hendrickx, S. A. Hartman & O. Mateus, 2015, An Overview of Non-Avian Theropod Discoveries and Classification., in PalArch’s Journal of Vertebrate Palaeontology, vol. 12, n. 1, pp. 1-73.
  30. ^ Pascal Godefroit, Andrea Cau, Dong-Yu Hu, François Escuillié, Wenhao Wu & Gareth Dyke, A Jurassic avialan dinosaur from China resolves the early phylogenetic history of birds, in Nature, vol. 498, n. 7454, 2013, pp. 359-362, Bibcode:2013Natur.498..359G, DOI:10.1038/nature12168, PMID 23719374.
  31. ^ Alejandro Otero, Emil Krupandan, Diego Pol, Anusuya Chinsamy & Jonah Choiniere, A new basal sauropodiform from South Africa and the phylogenetic relationships of basal sauropodomorphs, in Zoological Journal of the Linnean Society, vol. 174, n. 3, 2015, p. 589, DOI:10.1111/zoj.12247.

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