Bozza:Gabriele Bonci

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Gabriele Bonci è uno chef italiano specializzato in pizza al taglio .

Bonci nacque da Severina e Sergio. La famiglia di sua madre era contadina nell'Agro Pontino . La famiglia di suo padre gestiva una trattoria a Cupramontana . ^[1] Cominciò ad interessarsi alla panificazione dopo aver osservato sua madre lasciare lievitare l'impasto sotto un termosifone quando la famiglia usciva di casa per andare in chiesa. ^[1]

Bonci ricorda che ogni giorno, tornando a casa da scuola, si fermava a mangiare i supplì, le polpette di risotto fritte e una fetta di pizza al pomodoro. Frequentava la scuola alberghiera. ^[2]

Bonci frequentò la scuola di cucina contro il volere della famiglia. ^[1] A sedici anni lavorò in una trattoria abruzzese . A diciotto anni lavorò a Londra . Ritornò a Roma e lavorò al Convivio, che all'epoca aveva due stelle Michelin . ^[1]

Dopo essersi diplomato alla scuola di cucina, Bonci ha lavorato al ristorante Simposio di Roma e alla fine è diventato chef. ^{[2] [1]}

Nel 2003 ha aperto Pizzarium Bonci vicino alla Città del Vaticano, definito da The Atlantic "Rome's most revered pizza al taglio (pizza by the slice) joint" (il locale di pizza al taglio più venerato di Roma) ^{[3] [4] [5]} e da Katie Parla e Kristin Gill, autrici di Tasting Rome, "Rome's landmark pizza by the slice joint" (il locale di pizza al taglio più famoso di Roma). ^[6] Ha aperto una pizzeria a Chicago con il socio americano Rick Tasman nel 2017. ^{[4] [7]}

Sperimentò delle palline di pasta fritte simili alle palline di risotto fritte che mangiava da bambino. ^[2] Divenne famoso per la sua pizza e fu nominato "Michelangelo della pizza" da Vogue . ^{[2] [3] [8]} Fu invitato a un programma televisivo, La prova del cuoco. ^[2] Divenne un ospite fisso. ^{[2] [3]} Fu anche giudice in reality show televisivi come Bake Off Italia. ^{[9] [10]}

Elisia Menuni sviluppò un logo che Bonci utilizzò, e Bonci sviluppò un personaggio attorno ad esso, Bonci. ^[2] Bonci divenne uno chef famoso in Italia al punto che un jingle, "Bonci, Bonci, bon-bon-bon", fu usato per presentarlo alle sue apparizioni. ^{[2] [3] [8]} Nel 2011 iniziò a insegnare alla scuola di cucina Tricolore di Roma. ^[3]

Secondo Matt Goulding, Bonci "set off a small revolution in the Italian baking and pizza world" (ha dato il via a una piccola rivoluzione nel mondo della panificazione e della pizza italiana). ^[11]

La pressione di sostenere la persona lo ha portato a ritirarsi dalla vista pubblica. A partire dai primi anni del 2020 afferma di considerarsi non un pizzaiolo ma un contadino. ^[2]

Bonci si concentra su ingredienti di qualità superiore come la farina del produttore artigianale piemontese Mulino Marino. ^{[3] [12] [11]} Ha sviluppato una miscela di cereali che chiama pane di semper che crea una crosta light and delicate" (leggera e delicata). ^[10] Include cereali integrali, che producono più sapore, e farina ad alto contenuto di glutine, che aiuta le farine integrali a lievitare bene.^[12] I cereali con cui lavora includono il grano intero, il farro integrale e il farro . ^[12] Utilizza un lievito selvatico. ^{[10] [12]} econdo Nancy Harmon Jenkins incorpora olio d'oliva, il che è insolito per l'impasto della pizza. ^[13]

Bonci utilizza tecniche di panificazione, come la lunga fermentazione a basse temperature, che favorisce lo sviluppo di sapori complessi nell'impasto. ^{[3] [12] [11] [14]} Non impasta . ^[12]

The Atlantic ha definito Bonci "Italy's foremost celebrity baker". ^[3] Il Los Angeles Times lo ha definito “Rome's phenomenal pizza master”. ^[5] Il Washington Post ha detto: "what do you call him? chef? baker? pizzamaker fanatic? genius?" ^[15] La Repubblica dice che con Stefano Bonilli ha «inaugurarono un’epoca». ^[16] Mashed ha detto di aver "reinvented the Roman idea of pizza". ^[17] Il Sussidiario [ it ] lo definì "il più grande panificatore d’Italia". ^[9] Marida Caterini [ it ] lo definì "“Il Re della pizza romana”. ^[10]

Netflix lo ha incluso nella serie di documentari Chef's Table . ^[17]

• (EN) independent, https://www.independent.ie/entertainment/television/tv-news/chefs-table-review-where-do-you-get-the-best-pizza-in-the-world-41995753.html Titolo mancante per url url (aiuto). URL consultato il 22 gennaio 2023.
• (EN) Steve Dolinsky, Pizza City, USA: 101 Reasons Why Chicago Is America's Greatest Pizza Town, Northwestern University Press, 15 settembre 2018, ISBN 978-0-8101-3775-2.
• (EN) Vanessa Kimbell, The Sourdough School: The ground-breaking guide to making gut-friendly bread, Octopus, 5 aprile 2018, ISBN 978-0-85783-508-6.
• Craig Whitson, Passion for pizza : a journey through thick and thin to find the pizza elite, 2015, ISBN 978-1-57284-160-4, OCLC 871211477.