Indice
Utente:ML8/Sandbox2
TGR Meteo | |
---|---|
Altri titoli | Meteo Regionale 3 (1987) meteo regionale (1987-1990) Previsioni del tempo in regione (1990-1993) Il tempo in regione (1993-1995) TGR Meteo (1995-1999, 2002-2018) T3 Meteo Regione (1999-2000) TG3 Regione Meteo (2000-2002) |
Paese | Italia |
Anno | 1987 - 2018 |
Genere | meteo |
Durata | circa 1 minuto |
Lingua originale | italiano |
Realizzazione | |
Conduttore | Ufficiali dell'Aeronautica Militare |
Ideatore | TGR e Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare |
Rete televisiva | Rai 3 |
TGR Meteo è stata la rubrica meteorologica curata dalla TGR e dal servizio meteorologico dell'Aeronautica Militare.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il TGR Meteo nacque nel 1987 insieme al Meteo nazionale, inizialmente col titolo Meteo 3 poi divenne semplicemente meteo, la nuova rubrica meteorologica della TGR a scopo regionale in onda tutti i giorni dopo il telegiornale alle 14:15-14:20, 19:58 e all'interno dell'edizione delle 00:10 (inizialmente anche in seconda serata, adesso possibile durante il weekend e d'estate).
Nel 1990 meteo diventa Previsioni del tempo, tre anni dopo cambia nome Il tempo in regione e nel e nel 1995 prese l'attuale nome in TGR Meteo poi riutilizzato dal giugno 2002 al giugno 2018.
Nel marzo 1999 la TGR viene incorporata nuovamente nel TG3 (all'epoca chiamato T3) e il meteo cambiò di nuovo nome in T3 Meteo usato fino al 2000.
Il 3 giugno 2018 la rubrica viene chiusa e sostituita, insieme a Meteo 1, Meteo 2 e a Meteo 3, dalla rubrica Rai Meteo, gestita dalla struttura Rai Pubblica Utilità.
Le Zone climatiche
[modifica | modifica wikitesto]Le Zone climatiche sono zone della regione in cui viene specificato il tempo (nord, centro e sud o ovest, centro e est). Questo sistema viene utilizzato dal 2009 ed è tuttora usato da Rai Meteo Regionale.
In ogni regione le Zone climatiche hanno diversi nomi:
- Valle d'Aosta: i Rilievi a sud (comprendente Bruil, Cogne, La Thuile e Valsavarenche), il Fondo Valle (comprendente Aosta, Pré-Saint-Didier, Châtillon e Donnas) e i Rilievi a Nord (comprendente Breuil-Cervinia, Tache, Gaby e Champoluc).
- Piemonte: le Alpi Marittime, Cozie e Appennino (comprendente Cuneo, Limone Piemonte, Arquata Scrivia e Ormea), le Alpi Graie, Pennine e Val D'Ossola (comprendente Verbania, Biella, Domodossola, Susa e Ivrea) e l'Alta Pianura Padana (comprendente Torino, Novara, Vercelli, Asti e Alessandria).
- Liguria: le Alpi Marittime e Riviera di Ponente (comprendente Savona, Imperia, Dego e Pieve di Teco), l’Appennino Ligure e Riviera Genovese (comprendente Genova, Sassello, Busalla e Casella) e la Riviera di Levante e Appennino Ligure (comprendente La Spezia, Monterosso, Varese Ligure e Rapallo).
- Lombardia: le Alpi Lombarde (comprendente Sondrio, Lecco, Tirano e Chiavenna), le Prealpi Lombarde (comprendente Milano, Como, Varese, Bergamo, Brescia e Monza) e la Pianura Padana (comprendente Pavia, Lodi, Cremona e Mantova).
- Trentino-Alto Adige: la Valle dell'Adige (comprendente Merano, Bolzano, Trento e Rovereto), il Settore occidentale (principalmente la Val Venosta e le zone orientali sia del Sudtirolo che del Trentino) e il Settore orientale (principalmente la Val Pusteria e una striscia di Trentino). Essendo realizzato in base ad informazioni dell'Aeronautica Militare, vengono talvolta utilizzate formulazioni estranee alla realtà locale, come per esempio il bolzanese (anziché conca/zona/area/hinterland di Bolzano, o al più il bolzanino) o tramontana in presenza di föhn.
- Veneto: il Litorale e Pianura Padano Veneta (comprendente Venezia, Rovigo, Padova e Treviso), le Prealpi Venete (comprendente Vicenza, Verona, Montebelluna e Cittadella) e le Alpi Venete (comprendente Belluno, Calalzo di Cadore, Cortina d'Ampezzo e Asiago).
- Friuli-Venezia Giulia: le Alpi Carniche e Giulie (comprendente Tarvisio, Tolmezzo, Sigilletto e Chiusaforte), le Prealpi (comprendente Tricesimo, Maniago, Dignano e Cividale del Friuli) e le Pianure e zone costiere (comprendente Trieste, Udine, Pordenone e Gorizia).
- Emilia-Romagna: l'Appenino Emiliano (comprendente Bettola, Ostia Parmense, Busana e Fanano), la Pianura Padana Emiliana (comprendente Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena) e la Bassa Pianura Padana e Appenino Romagnolo (comprendente Bologna, Forlì, Rimini, Ravenna e Ferrara).
- Emilia: l'Appenino Emiliano (comprendente Bettola, Ostia Parmense, Busana e Fanano), la Pianura Padana Emiliana (comprendente Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena) e la Bassa Bolognese e ferrarese (comprendente Bologna, Ferrara, San Pietro in Casale, Copparo e Codigoro).
- Romagna: l'Appenino Romagnolo (comprendente Marradi, Firenzuola, Palazzuolo sul Senio e Brisighella), la Pianura Romagnola (comprendente Ravenna, Forlì, Imola e Cesena) e la Riviera Romagnola (comprendente Rimini, Gradara, Casalborsetti, Cervia e Bellaria-Igea Marina).
- Toscana: l'Appennino Toscano, Garfagnana e Lunigiana (comprendente Firenze, Prato, Pistoia e Lucca), le Colline Toscane e Monte Amiata (comprendente Chiusi, Arezzo, Siena e Massa) e Litorale Toscano e Maremma (comprendente Pisa, Livorno, Grosseto e Carrara).
- Umbria: il Perugino e Ternano (comprendente Marsciano, Amelia, Orvieto e Todi), la Valle Umbra e Alta Valle del Tevere (comprendente Perugia, Terni, Foligno e Assisi) e l’Appenino Umbro e Valnerina (comprendente Spoleto, Norcia, Gubbio e Nocera Umbra).
- Marche: l'Appenino Marchigiano (comprendente Fabriano, Camerino, Arquata del Tronto e Cagli), le Colline Marchigiane (comprendente Urbino, Fermignano, Macerata e Ascoli Piceno) e il Litorale Marchigiano (comprendente Ancona, Fermo, Pesaro e San Benedetto del Tronto).
- Lazio: il Litorale Laziale (comprendente Latina, Civitavecchia, Gaeta e Anzio), le Colline Laziali e Ciociaria (comprendente Roma, Viterbo, Frosinone e Cassino) e l’Appennino Laziale (comprendente Rieti, Amatrice, Sora e Borgorose).
- Abruzzo: il Litorale Subappennino Abruzzese (comprendente Teramo, Pescara, Chieti e Giulianova), l'Appennino Abruzzese (comprendente L'Aquila, Sulmona, Castel di Sangro e Manoppello) e la Marsica (comprendente Avezzano, Carsoli, Barrea e Collelongo).
- Molise: il Litorale Molisano (comprendente Termoli, Petacciato, Portocannone e Guglionesi), il Subappennino Sannita (comprendente Campobasso, Larino, Agnone e Gambatesa) e l’Appenino Sannita (comprendente Isernia, Venafro, Sepino e Bojano).
- Campania: la Pianura Campana e Vesuviano (comprendente Napoli, Caserta, Teano e Sorrento), l’Appenino Campano (comprendente Benevento, Avellino, Bisaccia e Ariano Irpino) e il Salernitano (comprendente Salerno, Battipaglia, Laurino e Polla).
- Puglia: il Gargano, Tavoliere e Terra di Bari (comprendente Bari, Foggia, Barletta, Andria e Trani), il Subappennino Dauno e Altopiano delle Murge (comprendente Altamura, Monteleone di Puglia, Gravina in Puglia e Faeto) e il Salento e Tarantino (comprendente Taranto, Lecce, Brindisi e Otranto).
- Apulia: il Gargano e Alto Tavoliere (comprendente Poggio Imperiale, Foggia, Castelluccio dei Sauri, Lesina e Manfredonia), il Subappennino Dauno e Basso Tavoliere (comprendente Foggia, San Severo, Orsara di Puglia, Rocchetta Sant'Antonio e Lucera) e l’Altopiano delle Murge e Terra di Bari (comprendente Bari, Barletta, Andria e Trani).
- Salento: le Murge brindisine e tarantine (comprendente Taranto, Ostuni, Carosino e Fasano), le Tavoliere di Lecce (comprendente Lecce, Brindisi, Maglie e Otranto) e le Serre salentine (comprendente Gallipoli, Taviano, Tuglie e Collepasso).
- Basilicata: l'Appenino Lucano e Litorale Tirrenico (comprendente Maratea, Bella, Senise e Rotonda), il Subappennino Lucano e Valle dell'Agri (comprendente Potenza, Melfi, Taccone e Roccanova) e il Materano e Litorale Jonico (comprendente Matera, Metaponto, Grassano e Montalbano Jonico).
- Calabria: il Litorale Tirrenico (comprendente Cosenza, Paola, Vibo Valentia e Lamezia Terme), il Litorale Jonico e Piana di Sibari (comprendente Catanzaro, Crotone, Reggio Calabria e Sibari) e la Sila, Aspro Monte e Pollino (comprendente Serra San Bruno, Soveria Mannelli, San Giovanni in Fiore e Gambarie).
- Sicilia: la Zona Costiera Meridionale (comprendente Agrigento, Sciacca, Ragusa e Gela), la Zona Costiera Settentrionale (comprendente Palermo, Cefalù, Patti e Lercara Friddi) e la Zona Centrale e Zona Costiera Jonica (comprendente Messina, Catania, Siracusa, Caltanissetta e Enna).
- Sardegna: la Sardegna Settentrionale (comprendente Sassari, Olbia, Golfo Aranci e Tempio Pausania), la Sardegna Centrale (comprendente Oristano, Nuoro, Tortolì e Lanusei) e la Sardegna Meridionale (comprendente Cagliari, Carbonia, Iglesias, Sanluri e Villacidro).
Sigle
[modifica | modifica wikitesto]Le sigle del TGR Meteo, a differenza di quello nazionale, non ha mai avuto una sigla propria poiché dopo il TGR si passava direttamente al meteo. Solo in poche occasioni negli anni ha avuto una sigla vera e propria:
- 1987: la sigla era un motivo composto da Cesare Carotenuto (autore della sigla di Meteo 2 utilizzata anche dal Meteo 3). La videosigla era un immagine sul 3 e la scritta meteo compariva in mezzo al numero da sinistra verso destra e il 3 scompariva sullo sfondo per la sigla iniziale mentre quella finale avveniva al contrario. Venne utilizzata nei primi mesi del 1987 ed era chiamata Meteo 3 come quello nazionale[1].
- 1987 - 1990: la sigla era invece un'immagine fissa sulla regione e subito compariva la scritta bianca meteo (grafica di Mario Sasso). In tale periodo era chiamato semplicemente meteo. In poche occasioni le previsioni venivano lette dagli stessi conduttori del TGR prima della chiusura del telegiornale.
- 1990 - 1993: anche qui la sigla era un motivo composto da Cesare Carotenuto, ma cambiò nome (Previsioni del tempo) e grafica, come sopra in poche occasioni le previsioni venivano lette dai conduttori del TGR prima della chiusura del telegiornale. Raramente prima che comparissero le previsioni della regione, comparivano quelle di tutta Italia. In un alcune occasioni le previsioni venivano lette dagli stessi conduttori del TGR.
- 1993 - 1995: anche qui come sopra, riprendeva esattamente la parte finale della sigla iniziale del TGR, ma con affianco una quadrato grigio dove compariva la scritta IL TEMPO IN..., e il nome della regione desiderata, e sotto ad essa compariva la scritta Su informazione del servizio meteorologico dell'Aereonautica.
- 1995 - 1997: riprendeva esattamente la parte finale della sigla del TGR, ma con la scritta METEO sotto alla R.
- 1997 - 1999: anche qui come sopra, riprendeva esattamente la parte finale della sigla del TGR, ma con la scritta METEO sopra al logo.
- 1999 - 2000: come sopra, riprendeva esattamente la parte finale della sigla del T3, ma con la scritta METEO accanto al logo, ed era priva di sottofondo musicale durante le previsioni.
- 2000 - 2002: la sigla riprendeva quella iniziale del TG3 nazionale, ma con un immagine fisse con la scritta METEO sotto al tre e sotto ad essa compariva la scritta A cura dell'Aereonautica Militare Ufficio Generale per la Meteorologia.
- 2002 - 2009: riprendeva la parte finale della sigla delle rubriche del TGR (con una musica di sintonia uguale, ma accorciata e riarrangiata), ma con il fotogramma fisso che vede il logo TGR e la scritta METEO sotto al logo, e cambiava anche il sottofondo musicale durante le previsioni (almeno 2 volte).
- Giugno 2016 - 2018: utilizzata solo in assenza dello sponsor del meteo, ma la sigla, nella gran parte delle regioni, durò solo pochi mesi mentre in alcune regioni rimase fino ad agosto 2018.
Nei periodi 2009-Giugno 2016 il meteo priva di sigla, ma era presente lo sponsor del meteo prima delle previsioni.