Chiesa di San Michele Arcangelo (Tramonti)
Chiesa di San Michele Arcangelo | |
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La facciata della chiesa dopo il restauro del 2023 | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Località | Gete (Tramonti) |
Indirizzo | via Cardamone - Gete, Tramonti (SA) |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Michele |
Diocesi | Amalfi-Cava de’ Tirreni |
Stile architettonico | barocco |
Inizio costruzione | 1743 |
La Chiesa di San Michele Arcangelo è una chiesa nella frazione di Gete del comune di Tramonti.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Chiesa primitiva
[modifica | modifica wikitesto]La primitiva chiesa di San Michele, della quale non si conosce l'anno di fondazione, anche se già citata in un documento del 1133[1], era collocata più a valle dell'attuale, nei pressi del torrente Caro, fu distrutta da un'alluvione il 9 novembre 1735[2]. Oggi di questa chiesa rimane la Cappella Rupestre.
Costruzione della nuova chiesa
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1739 iniziarono i lavori per la costruzione della nuova chiesa, con un atto, datato al 23 aprile, rogato dal notaio Vito De Vivo[1]. La costruzione apparve da subito proibitiva a causa delle difficoltà incontrate per l'individuazione del sito e della racimolazione dei contributi necessari per la costruzione e per l'acquisto delle suppellettili.
Grazie alle donazioni di parte di un giardino di proprietà di Gaetano Cardamone e di un uliveto di proprietà di Giovan Battista De Rosa fu individuato il sito di costruzione.
I contributi necessari vennero raccolti grazie alle offerte del Parroco, del Priore della confraternita di San Marco, della popolazione e dalla vendita di alcune suppellettili.
Il 21 aprile 1743 venne posta la prima pietra[3].
La famiglia Cardamone
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1777 fu costruita da Girolamo Cardamone, padre di Andrea Cardamone[4] una cappella gentilizia (la famiglia Cardamone ne aveva già una nella chiesa più antica, anch'essa andata distrutta nell'alluvione del 1735) dedicata a san Domenico dove fu posta la lapide che recita:
«Tumulum aquarum impetu cum parochiali ecclesia eversum - Hieronimus Cardamone Juris Consultus ex nobili gente Cardamoniana e fundamentis denuo extructum sibi suisque posuit Kalend. October. An. 1777»
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Alla chiesa si accede dal sagrato con due rampe di scale poste parallelamente alla facciata
Interno
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa è a una sola navata, decorata con stucchi barocchi. Ai lati si aprono 6 cappelle.
Facciata
[modifica | modifica wikitesto]La facciata è a capanna, al centro si apre il portale d'ingresso, al di sopra del quale è posta un'edicola votiva.
Campanile
[modifica | modifica wikitesto]Il campanile sorge sulla sinistra del transetto, è a due registri con monofore ad arco.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Paola Rosolia e Alessandra Siniscalchi, L'architettura sacra tra XVII e XVIII secolo, in Centro e cultura di storia amalfitana, Tramonti la terra operosa, Amalfi, 2008, p. 535, ISBN 9788888283302.
- ^ Memorie storico-diplomatiche dell'antica città e ducato di Amalfi, Salerno, 1876, p. 442.
- ^ Chiesa di San Michele Arcangelo, su chieseitaliane.chiesacattolica.it. URL consultato il 20 febbraio 2024.
- ^ Domenico Taiani, Genealogia delle famiglie di Gete, in Memorie genealogiche delle famiglie di Tramonti, vol. 2, 2018, p. 283, ISBN 9788894318913.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa di San Michele Arcangelo, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.