Gran Premio di Germania 1994

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Germania (bandiera) Gran Premio di Germania 1994
557º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 9 di 16 del Campionato 1994
Data 31 luglio 1994
Nome ufficiale LVI Grosser Mobil 1 Preis von Deutschland
Luogo Hockenheimring
Percorso 6,823 km / 4,264 US mi
Distanza 45 giri, 307,035 km/ 191.896 US mi
Clima soleggiato
Risultati
Pole position Giro più veloce
Austria (bandiera) Gerhard Berger Regno Unito (bandiera) David Coulthard
Ferrari in 1'43.582 Williams-Renault in 1'46.211
(nel giro 11)
Podio
1. Austria (bandiera) Gerhard Berger
Ferrari
2. Francia (bandiera) Olivier Panis
Ligier-Renault
3. Francia (bandiera) Éric Bernard
Ligier-Renault

Il Gran Premio di Germania 1994 si svolse il 31 luglio 1994 sull'Hockenheimring e fu il nono appuntamento mondiale della stagione 1994.

La gara segnò il ritorno alla vittoria della Ferrari dopo quasi quattro anni di assenza dal gradino più alto del podio.

Tra gli episodi salienti della gara, ci fu un incendio che scoppiò sulla Benetton di Jos Verstappen al momento del pit-stop. Il pilota olandese riportò, fortunatamente, solo alcune piccole ustioni.[1]

Pos No Pilota Costruttore Tempo Distacco
1 28 Austria (bandiera) Gerhard Berger Ferrari 1'43"582
2 27 Francia (bandiera) Jean Alesi Ferrari 1'44"012 +0.430
3 0 Regno Unito (bandiera) Damon Hill Williams-Renault 1'44"026 +0.444
4 5 Germania (bandiera) Michael Schumacher Benetton-Ford 1'44"268 +0.686
5 3 Giappone (bandiera) Ukyo Katayama Tyrrell-Yamaha 1'44"718 +1.136
6 2 Regno Unito (bandiera) David Coulthard Williams-Renault 1.45:146 +1.564
7 4 Regno Unito (bandiera) Mark Blundell Tyrrell-Yamaha 1'45"474 +1.892
8 7 Finlandia (bandiera) Mika Häkkinen McLaren-Peugeot 1'45"487 +1.905
9 30 Germania (bandiera) Heinz-Harald Frentzen Sauber-Mercedes 1'45"893 +2.311
10 15 Regno Unito (bandiera) Eddie Irvine Jordan-Hart 1'45"911 +2.329
11 14 Brasile (bandiera) Rubens Barrichello Jordan-Hart 1'45"939 +2.357
12 26 Francia (bandiera) Olivier Panis Ligier-Renault 1'46"165 +2.583
13 8 Regno Unito (bandiera) Martin Brundle McLaren-Peugeot 1'46"218 +2.636
14 25 Francia (bandiera) Éric Bernard Ligier-Renault 1'46"290 +2.708
15 12 Regno Unito (bandiera) Johnny Herbert Lotus-Mugen-Honda 1'46"630 +3.048
16 10 Italia (bandiera) Gianni Morbidelli Footwork-Ford 1'46"817 +3.235
17 9 Brasile (bandiera) Christian Fittipaldi Footwork-Ford 1'47"102 +3.520
18 29 Italia (bandiera) Andrea De Cesaris Sauber-Mercedes 1'47"235 +3.653
19 6 Paesi Bassi (bandiera) Jos Verstappen Benetton-Ford 1'47"316 +3.734
20 23 Italia (bandiera) Pierluigi Martini Minardi-Ford 1'47"402 +3.820
21 11 Italia (bandiera) Alessandro Zanardi Lotus-Mugen-Honda 1'47"425 +3.843
22 20 Francia (bandiera) Érik Comas Larrousse-Ford 1'48"229 +4.647
23 24 Italia (bandiera) Michele Alboreto Minardi-Ford 1'48"295 +4.713
24 19 Monaco (bandiera) Olivier Beretta Larrousse-Ford 1'48"681 +5.099
25 31 Regno Unito (bandiera) David Brabham Simtek-Ford 1'48"870 +5.288
26 32 Francia (bandiera) Jean-Marc Gounon Simtek-Ford 1'49"204 +5.622
Vetture non qualificate
NQ 33 Francia (bandiera) Paul Belmondo Pacific-Ilmor 1'51"122 +7.540
NQ 34 Belgio (bandiera) Bertrand Gachot Pacific-Ilmor 1'51"292 +7.710

Alla partenza avviene un primo incidente nelle retrovie che coinvolge quattro monoposto, ma il peggio accade qualche istante dopo: alla fine del rettilineo, Hakkinen stringe verso il centro della pista e causa un contatto con la Williams-Renault di Coulthard. Il pilota della Mclaren perde il controllo della vettura, che si gira ed esce di pista tagliando la strada alle monoposto che sopraggiungono. Altre sei vetture vengono coinvolte in questo incidente e sono costrette al ritiro, mentre altre, essendo danneggiate, rientrano ai box il giro seguente. Per fortuna non c'è nessuna conseguenza fisica per nessuno dei piloti coinvolti. Intanto anche Alesi è costretto a ritirarsi poche centinaia di metri più avanti per problemi all'elettronica della monoposto. Nonostante il pericolo di detriti in pista e di vetture ferme in vari punti del tracciato, la gara non viene interrotta.

Le due Williams di Coulthard e Hill rientrano ai box dopo l'incidente e finiscono nelle retrovie perdendo più di un giro nei confronti degli avversari e non potendo più lottare per posizioni importanti. Dunque la gara continua con Berger, sulla Ferrari, in prima posizione, seguito a pochi decimi da Schumacher. Il tedesco della Benetton si rivela nettamente più veloce sul giro, tuttavia non riesce a superare il ferrarista: sui rettilinei si palesa la superiorità del motore V12 della Ferrari, rispetto al Ford V8 della Benetton.

Al quindicesimo passaggio il secondo pilota Benetton Jos Verstappen rientra ai box per il pit stop. Nel completare le operazioni tuttavia i meccanici sfilano troppo rapidamente il bocchettone di rifornimento del carburante: tale manovra impropria, complice la particolare soluzione implementata dalla scuderia britannica sulla valvola d'immissione del liquido (priva di filtro, in modo tale da velocizzare il travaso nel serbatoio e rendere l'operazione più veloce), causa una copiosa fuoriuscita di benzina che inonda la monoposto e, a contatto con il retrotreno rovente, s'incendia. Le fiamme vengono rapidamente domate e l'olandese riesce a mettersi in salvo autonomamente, riportando solo alcune lievi ustioni[2].

Nel frattempo la gara continua con Berger e Schumacher in lotta, seguiti a lunga distanza dalle Ligier di Panis e Bernard (avvantaggiate dalla bontà dei propulsori Renault, rispetto alle altre vetture). Il tedesco della Benetton decide di anticipare il pit-stop, cercando di avvantaggiarsi nei confronti di Berger, tuttavia al ventesimo giro è costretto al ritiro a causa della rottura del propulsore della sua Benetton.

Nelle battute finali della gara si scatena un duello tra Gianni Morbidelli ed Érik Comas per la conquista della quinta posizione, vinto infine dal pilota italiano.

Berger mantiene il comando della gara e vince; la Ferrari torna alla vittoria dopo quasi 4 anni di digiuno, ovvero dal Gran Premio di Spagna 1990. Completano il podio Olivier Panis ed Éric Bernard; la Ligier piazza due vetture sul podio a quasi 9 anni di distanza dall'ultima volta, ossia dal Gran Premio d'Australia 1985. È la quarta ed ultima volta che ciò accade nella storia della casa francese, destinata a cessare l'attività da lì a due anni.

Pos No Pilota Costruttore Giri Tempo/Ritiro Griglia Punti
1 28 Austria (bandiera) Gerhard Berger Ferrari 45 1:22:37.2 1 10
2 26 Francia (bandiera) Olivier Panis Ligier-Renault 45 +54.779 12 6
3 25 Francia (bandiera) Éric Bernard Ligier-Renault 45 +1:05.0421 14 4
4 9 Brasile (bandiera) Christian Fittipaldi Footwork-Ford 45 +1:21.609 17 3
5 10 Italia (bandiera) Gianni Morbidelli Footwork-Ford 45 +1:30.544 16 2
6 20 Francia (bandiera) Érik Comas Larrousse-Ford 45 +1:45.445 22 1
7 19 Monaco (bandiera) Olivier Beretta Larrousse-Ford 44 +1 giro 24  
8 0 Regno Unito (bandiera) Damon Hill Williams-Renault 44 +1 giro 3  
Rit 32 Francia (bandiera) Jean-Marc Gounon Simtek-Ford 39 Motore 26  
Rit 31 Australia (bandiera) David Brabham Simtek-Ford 37 Frizione 25  
Rit 5 Germania (bandiera) Michael Schumacher Benetton-Ford 20 Motore 4  
Rit 8 Regno Unito (bandiera) Martin Brundle McLaren-Peugeot 19 Motore 13  
Rit 2 Regno Unito (bandiera) David Coulthard Williams-Renault 17 Problemi elettrici 6  
Rit 6 Paesi Bassi (bandiera) Jos Verstappen Benetton-Ford 15 Incendio ai box 19  
Rit 3 Giappone (bandiera) Ukyo Katayama Tyrrell-Yamaha 6 Cambio 5  
Rit 27 Francia (bandiera) Jean Alesi Ferrari 1 Problemi elettrici 2  
Rit 4 Regno Unito (bandiera) Mark Blundell Tyrrell-Yamaha 0 Incidente in partenza 7  
Rit 7 Finlandia (bandiera) Mika Häkkinen McLaren-Peugeot 0 Incidente in partenza 8  
Rit 30 Germania (bandiera) Heinz-Harald Frentzen Sauber-Mercedes 0 Incidente in partenza 9  
Rit 15 Regno Unito (bandiera) Eddie Irvine Jordan-Hart 0 Incidente in partenza 10  
Rit 14 Brasile (bandiera) Rubens Barrichello Jordan-Hart 0 Incidente in partenza 11  
Rit 12 Regno Unito (bandiera) Johnny Herbert Lotus-Mugen-Honda 0 Incidente in partenza 15  
Rit 29 Italia (bandiera) Andrea De Cesaris Sauber-Mercedes 0 Incidente in partenza 18  
Rit 23 Italia (bandiera) Pierluigi Martini Minardi-Ford 0 Incidente in partenza 20  
Rit 11 Italia (bandiera) Alessandro Zanardi Lotus-Mugen-Honda 0 Incidente in partenza 21  
Rit 24 Italia (bandiera) Michele Alboreto Minardi-Ford 0 Incidente in partenza 23  
NQ 34 Belgio (bandiera) Bertrand Gachot Pacific-Ilmor    
NQ 33 Francia (bandiera) Paul Belmondo Pacific-Ilmor    
  1. ^ Pino Casamassima, La storia della Formula 1, CalderiniEdagricole, p. 614.
  2. ^ F1 - La regola del sospetto: le armi in più della Benetton B194 - formulapassion.it, 4 nov 2015

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