Gina Algranati
Regina Algranati, detta Gina (Roma, 16 dicembre 1886 – Napoli, 1963), è stata una bibliotecaria e scrittrice italiana.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Regina Algranati nacque a Roma il 16 dicembre 1886 da Alessandro e Gabriella Castelnuovo. Era gemella di Maria Algranati, poetessa e scrittrice italiana. La famiglia, che era ebrea, si trasferì a Napoli dove si fermerà tra alterne vicende di prosperità e ristrettezze.
Si laureò al Magistero Suor Orsola Benincasa in Storia e Filosofia. Esonerata a causa delle leggi razziali fasciste quando era preside del Magistero di Siena, fu reintegrata nel 1943, e nel 1945 le fu attribuito il compito di riorganizzare la biblioteca dell'ex Società Reale di Napoli[1], oggi Accademia di Scienze, Lettere e Arti, fino al 1954, soprattutto per merito della sua profonda cultura e della conoscenza delle lingue. Collaborò, con le riviste Le vie d' Italia, La rassegna italiana, La rivista geografica italiana, L'archivio storico napoletano, Sapere, Ausonia, Folklore italiano, Il giornale d'Italia, Il Mezzogiorno, Brutium, Il popolo di Calabria, Il Risorgimento, Nord e Sud, Corriere dei Piccoli, Corriere del libro, Leonardo e con alcuni quotidiani tra cui il Mattino e il Corriere della Sera di Napoli.[senza fonte]
Morì a Napoli nel 1963 all'età di 76 anni.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Primo Grido, Liriche dei vent'anni. Tipografia Diritto e Giurisprudenza, Napoli 1910
- Notizie inedite intorno a Giulia Gonzaga, Napoli, 1908
- Le idee di Leone Tolstoi intorno all'arte, M. Priore, Napoli, 1911
- Un romanziere popolare a Napoli: F. Mastriani, Morano, Napoli, 1914
- Terre irredente, Silvio Morano ed., Napoli 1915
- Intorno al concetto di nazione, Napoli, 1919
- Vita di fra Geronimo Seripando, cardinale di Santa Susanna, Perrella, Napoli, 1923[2]
- Amalfi: bellezze sfavillanti della sua costa, Sonzogno, Milano, 1925
- Calabria forte, Trevisini, Milano, 1928
- Potenza e i suoi dintorni, Sonzogno, Milano, 1928
- Basilicata e Calabria, UTET, Torino, 1929
- Ischia, Arti Grafiche, Bergamo, 1930[2][3]
- Variazioni della costa dell'isola d’Ischia negli ultimi secoli attraverso documenti storici, "Atti dell’XI congresso Geografico Italiano", Tip. Giannini e figli, Napoli, 1930
- Ischia, in Corriere della sera, 1930
- Navigare necesse est, Paravia, Torino, 1931
- Italica Stirpe, antologia italiana per gli istituti di avviamento professionale, Paravia, 1936
- Parlare e scrivere, grammatica della lingua italiana, Paravia, 1937
- Notizie meteorologiche e climatologiche della Campania, Bologna, Zanichelli, 1938
- Le tre porte, 1943
- Villa in campagna, Conte, Napoli, 1943
- La ricostituita Biblioteca delle Accademie di Napoli, 1954
- Torri costiere del basso Tirreno, Vie d'Italia, febbraio 1955[4]
- Dall’Olimpo al Golgota, Pironti, Napoli, 1956
- Benedetto Croce e i giovani (che oggi sono vecchi), Bologna, 1956
- Canti di popolo dell'isola verde, Napoli, 1957, id. 1994[5]
- Pirateria nostrana e avventura del piccolo cabotaggio nel Mar Tirreno ai primi del '700, Napoli, 1960
- La Badia[6], Paravia, 1975
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Atti dell'Accademia Pontaniana (PDF), su accademiapontaniana.it.
- ^ a b Maria Grazia Blasio, Biblioteca di filosofia, La Sapienza Roma (PDF), su bibliotecafilosofia.uniroma1.it. URL consultato il 20 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2020).
- ^ Cit. nella voce Ischia dell'Enciclopedia Treccani, su treccani.it.
- ^ Si veda nota 34 (PDF), su ischialarassegna.com. URL consultato il 12 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2017).
- ^ Isola d'Ischia - Piccolo dizionario storico topografico biografico, su larassegnadischia.it. URL consultato il 6 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2021).
- ^ La Badia, un libro dimenticato, su vivimedia.eu. URL consultato il 26 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2018).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gennaro Vaccaro (a cura di), Panorama biografico degli italiani d’oggi, vol. I, 1956, p. 360.
- Mario Gastaldi, Dizionario delle scrittrici italiane contemporanee, 1957, p. 362.
- Chi scrive? Repertorio bio-bibliografico degli scrittori italiani, 1966, p. 347.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | VIAF (EN) 51153651668455780017 · ISNI (EN) 0000 0004 2463 709X · SBN SBLV316414 |
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