Francesco Castán Meseguer

Beato Francesco Castán Meseguer
Religioso e martire
Nascita	Fonz, 1º febbraio 1911
Morte	Barbastro, 15 agosto 1936 (25 anni)
Venerato da	Chiesa cattolica
Beatificazione	25 ottobre 1992
Santuario principale	Mausoleo dei Martiri nella casa museo dei clarettiani di Barbastro
Ricorrenza	15 agosto
Manuale

Francesco Castán Meseguer C.M.F., in spagnolo Francisco Castán Meseguer (Fonz, 1º febbraio 1911 – Barbastro, 15 agosto 1936), è stato un religioso spagnolo, martirizzato a Barbastro durante la Guerra civile spagnola e venerato come beato dalla Chiesa cattolica.

Francesco vide la luce a Fonz, in provincia di Huesca, in una famiglia dove si viveva una fede semplice e profonda. Ebbe quattro fratelli dei quali uno, Fernando, divenne Clarettiano e morì martire nella medesima persecuzione, mentre una sorella scelse la regola delle Carmelitane scalze. I genitori si trasferirono a Peralta de la Sal, dove Francesco frequentò gli scolopi per molto tempo, ma senza spiegazione decise di entrare nel seminario Clarettiano all'età di 17 anni. Per l'epoca era troppo tardi per intraprendere la carriera ecclesiastica e dovette optare per quella di fratello missionario.^[1][2]

Dopo una breve permanenza in un'altra casa claretiana, scriveva così al padre superiore

Vestì l'abito religioso e, al termine del noviziato, fu ammesso alla professione dei voti.

Da subito si occupò della cucina, fu irreprensibile nella condotta e si distingueva per la schiettezza e la semplicità. A Barbastro espletò anche l'ufficio di portinaio. Fu lui che il pomeriggio del 20 luglio 1936 aprì la porta della chiesa ai miliziani che effettuavano la perquisizione. Su richiesta del superiore suonò la campana per convocare tutti i confratelli prima dell'arresto e della reclusione.^[3][4]

Voce principale: Martiri Clarettiani di Barbastro.

Venne arrestato dalle milizie anarchiche che operavano sotto il comando del governo repubblicano e che presero il potere in città subito dopo il golpe militare; venne recluso nel salone della scuola dei padri Scolopi. Il 12 agosto 1936 firmò la lettera di offerta alla Congregazione con queste parole:

Insieme a 19 suoi confratelli venne fucilato la mattina del 15 agosto sul ciglio di una strada fuori città, fece parte del quarto gruppo di claretiani di Barbastro che subirono il martirio. I loro corpi sono stati gettati in una fossa comune. ^[3][5]

Dopo la guerra i resti dei martiri furono riesumati dalle fosse comune e, grazie a delle medagliette metalliche cucite sulle loro tonache, è stato possibile risalire ai nomi delle singole persone. I resti sono composti in teche e si possono oggi venerare nella cripta della chiesa annessa al museo.^[6]

Il 20 maggio 1947 nella diocesi di Barbastro si aprì il processo informativo circa il martirio che si chiuse il 23 settembre 1949. L’8 febbraio 1961, invece, fu promulgato il Decreto sugli scritti. La dichiarazione di validità del processo, con Decreto del 9 febbraio 1990, portò alla trasmissione della “Positio super martyrio” alla Congregazione delle Cause dei Santi nello stesso anno. A seguito della riunione della commissione teologica che si tenne il 4 febbraio 1992 e di quella dei cardinali e vescovi della Congregazione si arrivò, il 7 marzo 1992, alla promulgazione del Decreto sul martirio. La beatificazione avvenne a Roma, ad opera di Giovanni Paolo II, il 25 ottobre 1992.

La Chiesa cattolica lo ricorda il 15 agosto.^[7]

Nel 2013 è uscito un film sulla vicenda intitolato Un Dio vietato per la regia di Pablo Moreno.^[8]

• (ES) Gabriel Campo Villegas, Esta es nuestra sangre, Madrid, Publicaciones claretianas, 1990, ISBN 8-48-642571-9.
• Tullio Vinci, Martiri clarettiani a Barbastro, Roma, Postulazione generale C.M.F, 1992.
• Francesco Husu, Una legione decimata, Roma, Pubblicazioni clarettiane, 1992.

• Guerra civile spagnola
• Martiri Clarettiani di Barbastro
• Missionari figli del Cuore Immacolato di Maria

• Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Francesco Castán Meseguer

• Beati Ludovico Masferrer Vila e 19 compagni, martiri claretiani, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it. URL consultato il 28/08/2020.

V · D · M Martiri Clarettiani di Barbastro (1936)
Martirizzati il 2 agosto	Beato Filippo di Gesù Munárriz Azcona · Beato Leonzio Pérez Ramos · Beato Giovanni Díaz Nosti
Martirizzati il 12 agosto	Beato Sebastiano Calvo Martínez · Beato Gregorio Chirivás Lacambra · Beato Nicasio Sierra Ucar · Beato Pietro Cunill Padrós · Beato Venceslao Clarís Vilaregut · Beato Giuseppe Pavón Bueno
Martirizzati il 13 agosto	Beato Secondino Ortega García · Beato Saverio Luigi Bandrés Jiménez · Beato Giuseppe Brengaret Pujol · Beato Emanuele Buil Lalueza · Beato Antonino Calvo y Calvo · Beato Tommaso Capdevila Miró · Beato Stefano Casadevall Puig · Beato Eusebio Maria Codina Millà · Beato Giovanni Codinachs Tuneu · Beato Antonio Dalmau Rosich · Beato Giovanni Echarri Vique · Beato Pietro García Bernal · Beato Ilario Llorente Martín · Beato Alfonso Miquel Garriga · Beato Raimondo Novich Rabionet · Beato Giuseppe Ormo Seró · Beato Salvatore Pigem Serra · Beato Teodoro Ruiz de Larrinaga García · Beato Giovanni Sánchez Munárriz · Beato Emanuele Torras Sais
Martirizzati il 15 agosto	Beato Luigi Masferrer Vila · Beato Giuseppe Amorós Hernández · Beato Giuseppe Maria Badía Mateu · Beato Giovanni Baixeras Berenguer · Beato Giuseppe Maria Blasco Juan · Beato Raffaele Briega Morales · Beato Francesco Castán Meseguer · Beato Luigi Escalé Binefa · Beato Giuseppe Figuero Beltrán · Beato Raimondo Illa Salvia · Beato Luigi Lladó Teixidor · Beato Emanuele Martínez Jarauta · Beato Michele Masip González · Beato Faustino Pérez García · Beato Sebastiano Riera Coromina · Beato Edoardo Ripoll Diego · Beato Giuseppe Ros Florensa · Beato Francesco Roura Farró · Beato Alfonso Sorribes Teixidó · Beato Agostino Viela Ezcurdia
Martirizzati il 18 agosto	Beato Giacomo Falgarona Vilanova · Beato Atanasio Vidaurreta Labra

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