Zona di identificazione di difesa aerea
Una zona di identificazione di difesa aerea, o zona di identificazione per la difesa aerea in lingua inglese Air Defence Identification Zone, abbreviata in ADIZ è uno spazio aereo nel quale, per entrare, gli aeromobili devono rispettare particolari procedure, elaborate non tanto per facilitare il controllo del traffico aereo, ma principalmente a vantaggio della difesa aerea e della sicurezza nazionale.[1]
L'inosservanza delle procedure potrebbe determinare l'intervento della interdizione aerea e l'intercetto dell'aeromobile per identificazione, il dirottamento o, nei casi limite, l'abbattimento da parte dell'aviazione militare.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Una zona di identificazione viene istituita da uno Stato qualora esso abbia necessità di irrigidire le procedure di identificazione dei velivoli rispetto a quelle normalmente previste dai servizi di controllo del traffico aereo; tali aree e procedure vengono spesso decise con atto unilaterale dagli Stati interessati e frequentemente si estendono ben al di fuori delle sue frontiere o delle sue acque territoriali, coinvolgendo anche regioni informazioni volo gestite da altre nazioni. Non esistono criteri fissi per stabilire un'ADIZ, ma nella decisione di attivazione di una zona di identificazione incidono le valutazioni politico-militari e la diversa sensibilità nei riguardi della sicurezza nazionale.[2]
La sempre più stretta collaborazione tra gli enti militari responsabili della difesa aerea e i fornitori di servizi di navigazione aerea, spesso coubicati negli stessi centri di controllo, la diffusa applicazione di procedure standard nella compilazione e diffusione dei piani di volo e la disponibilità di informazioni aggiornate sulla condotta del traffico aereo, provenienti da tecnologie ADS-B e sistemi radar di sorveglianza, renderebbero inutili molte ADIZ che invece continuano ad essere attive imponendo limitazioni al traffico aereo.[2]
Sulle carte aeronautiche i confini di un'Air Defence Identification Zone vengono rappresentati con una linea continua sormontata da tre linee punteggiate parallele; sopra le quattro linee è riportato l'acronimo "ADIZ". Gli standard raccomandano che nelle carte venga riportata una legenda con la descrizione delle procedure di identificazione applicate all'interno della zona.[3]
Procedure
[modifica | modifica wikitesto]Le azioni richieste al traffico che voglia entrare o attraversare un'ADIZ sono stabilite dall'autorità che ha definito la zona di identificazione e sono rese note attraverso le pubblicazioni del servizio informazioni aeronautiche quali NOTAM e circolari informazioni aeronautiche se a carattere temporaneo, oppure descritte nell'Aeronautical Information Publication (AIP) se a carattere permanente.[4]
Le procedure richieste possono comprendere:
- il contatto radio con gli enti della difesa aerea su frequenze dedicate;[5]
- la trasmissione del piano di volo a indirizzi specifici;[5]
- l'attivazione del transponder per permettere l'identificazione da parte dei radar secondari di sorveglianza[5] e la selezione di specifici codici transponder;[6]
- l'interdizione di alcune rotte ATS.[6]
Diritto internazionale
[modifica | modifica wikitesto]L'attivazione di un'ADIZ fuori dal territorio di uno Stato non sembrerebbe essere supportata da alcuna norma del diritto internazionale e parrebbe ostacolare i principi delle cosiddette "libertà dell'aria" sancite dalla Convenzione di Chicago; anche se la stessa Convenzione riconosce esplicitamente il diritto di ogni Stato contraente ad imporre restrizioni ai voli sopra il proprio territorio, analoghe imposizioni non sono previste per i sorvoli delle acque internazionali. Vero è, tuttavia, che le procedure di identificazione non precludono la circolazione aerea ma fissano delle procedure di cautela che non si configurerebbero come un'indebita espansione della sovranità nazionale.[7]
Esempi
[modifica | modifica wikitesto]Nord America
[modifica | modifica wikitesto]La prima zona di identificazione per la difesa aerea fu attivata dagli Stati Uniti d'America in piena Guerra fredda, nel 1950. Le limitazioni al traffico aereo furono estese ben oltre le acque territoriali, garantendo così agli USA un cuscinetto di protezione da possibili attacchi aerei. L'anno successivo anche il Canada prese analoga decisione con l'attivazione della "CADIZ".[7] Nel maggio del 2018, a seguito delle crescenti tensioni tra Russia e Canada, i confini a nord della CADIZ sono stati estesi fino a coprire tutto l'arcipelago artico canadese, parte del quale era rimasto fuori dalla precedente configurazione.[8]
Gli Stati Uniti hanno definito quattro tipologie di ADIZ:[9]
- Domestic Air Defense Identification Zone: una zona all'interno del territorio dello Stato che si sviluppa lungo i suoi confini;
- Coastal Air Defense Identification Zone: una zona che si sviluppa all'interno delle acque territoriali degli USA;
- Distant Early Warning Identification Zone: una zona, anche indicata con l'acronimo "DEWIZ", che si svuiluppa al di sopra delle acque territoriali e della zona economica esclusiva dell'Alaska;
- Land-based Air Defense Identification Zone: una zona che si sviluppa al di sopra di un'area metropolitana degli USA con dimensioni e caratteristiche variabili, attivata secondo necessità a mezzo NOTAM.
Asia
[modifica | modifica wikitesto]Nell'Agosto del 1968 il Giappone, rivendicando da tempo le isole Isole Senkaku contese con la Cina, decise di attivare un'ADIZ che, a partire dall'arcipelago, proseguiva nelle acque internazionali, ribadendo così la propria posizione in merito alla sovranità sulle isole, di fatto amministrate dallo Stato nipponico. Nel novembre del 2013 la Cina ha deciso anch'essa di istituire unilateralmente un'ADIZ sopra le contese isole Diaoyu/Senkaku; la zona di identificazione si sovrappone completamente all'ADIZ giapponese contemporaneamente attiva, giungendo a ridosso delle acque territoriali cinesi e inglobando al suo interno anche una fetta dell'ADIZ predisposta dalla Corea del Sud a protezione del suo territorio (la cosiddetta "KADIZ").[5]
Anche l'India è tra gli stati che hanno deciso la creazione di ADIZ per la difesa preventiva da possibili attacchi aerei e in particolare:[10]
- ADIZ centrale, in prossimità del confine con il Nepal e in alcuni punti coincidente con esso;
- ADIZ est, a protezione di parte dei confini orientali dell'India con esclusione dello spazio aereo gestito dal Bangladesh e dal Bhutan;
- ADIZ nord, a protezione del confine con la Cina e con il Pakistan;
- ADIZ sud, sovrastante le acque territoriali delle isole Laccadive;
- ADIZ ovest, a protezione del confine con il Pakistan;
- ADIZ sud-est, sovrastante le isole Andamane e Nicobare.
Oceania
[modifica | modifica wikitesto]In occasione dei XXI Giochi del Commonwealth nell'aprile del 2018 l'Australia ha attivato due ADIZ di forma circolare, concentriche, di raggio rispettivamente di 30 e 90 NM, con l'Aeroporto di Gold Coast al centro. Le zone si estendevano fino al livello di volo 600 e agli aeromobili al loro interno, era richiesto obbligatoriamente il contatto radio con gli enti del controllo del traffico aereo, lo stretto rispetto del volo pianificato e l'interdizione di alcune rotte ATS.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Doc 9713 International Civil Aviation Vocabulary, III, ICAO, 2007, p. 69, ISBN 92-9194-917-5.
- ^ a b (EN) IATA, Imposition of Military Requirements and Restrictions on International Civil Aviation (PDF), a cura di ICAO, VIII riunione del gruppo di coordinamento ATM del Sud Asia/Oceano indiano e XXV riunione del gruppo di coordinamento ATS del Sud-Est dell'Asia, Cambogia, 30 marzo 2018.
- ^ (EN) Annex 4 Aeronautical Chart, XI edizione, emendamento 60, ICAO, 2009, ISBN 978-92-9258-225-8.
- ^ (EN) Annex 15 Aeronautical Information Services, XIII edizione, emendamento 1-36, ICAO, 2010.
- ^ a b c d La Cina crea una zona di difesa aerea e risveglia il pivot to Asia degli Usa, in Limes, 28 marzo 2018. URL consultato il 7 gennaio 2019.
- ^ a b c (EN) Commonwealth Games Airspace Procedures (PDF), Air Services Australia, 2018. URL consultato l'11 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2019).
- ^ a b (EN) Handar Subhandi Bakhtiar, Nur Akifah Djanur, Muhammad Ashri e Marcel Hendrapati, Air Defence Identification Zone (ADIZ) in International Law Perspective, in Journal of Law, Policy and Globalization, n. 56, 2016, ISSN 2224-3240 .
- ^ (EN) Levon Sevunts, Ottawa extends its air defence identification zone to cover all of Canadian Arctic, in Radio Canada International, 28 marzo 2018. URL consultato il 10 gennaio 2019.
- ^ (EN) Aeronautical Information Pubblication United States of America, emendamento 1, FAA, 27 aprile 2017.
- ^ (EN) Aeronautical Information Pubblication India, emendamento 01/2018, Airports Authority of India, 18 luglio 2018.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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