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Royal African Company
La Royal African Company (in italiano: Compagnia Reale Africana) fu una compagnia commerciale inglese che aveva come scopo la deportazione nelle colonie britanniche di schiavi neri prelevati dall'Africa.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Venne fondata come Company of Royal Adventurers Trading to Africa sotto il regno di Carlo II e Giacomo II d'Inghilterra negli anni che seguirono la restaurazione inglese (1660).
Operante principalmente nell'Africa occidentale, la Compagnia arrivò a deportare, tra il 1672 e il 1689, all'incirca 5.000 schiavi l'anno[senza fonte]. L'attività di tratta degli schiavi durò sino al 1731, quando cambiò la sua occupazione dedicandosi al trasporto di avorio e oro. Nel 1752 la compagnia venne disciolta e prese il suo posto l'African Company of Merchants.
Fra i direttori della Compagnia vi fu il matematico Charles Hayes.
Attraverso la tratta degli schiavi si arricchirono molti banchieri, tra cui[1]:
- Humphrey Morice, governatore della Banca d'Inghilterra dal 1716 e il 1729;
- Richard Neave, successore di Morice dal 1783 al 1785;
- Thomas Leyland, fondatore di un istituto bancario privato nel 1807;
- John Gladstone, padre di William (Primo ministro del Regno Unito). Questa citazione, tuttavia, non sembra coerente con i secoli succitati.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Musei coloniali: quando Liverpool era il porto degli schiavi, su avvenire.it. URL consultato il 19 dicembre 2022.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Kenneth Gordon Davies, The Royal African Company, Londra, Longmans, Green & Co., 1957.
- (EN) William A. Pettigrew, Freedom's Debt: The Royal African Company and the Politics of the Atlantic Slave Trade, 1672–1752, Londra, University of North Carolina Press, 2013, ISBN 978-1469629858.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Royal African Company
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Royal African Company, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 142594253 · LCCN (EN) n83022292 · GND (DE) 3017322-X · BNF (FR) cb120684043 (data) · J9U (EN, HE) 987007603731505171 |
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