Paul Tschang In-nam
Paul Tschang In-nam arcivescovo della Chiesa cattolica | |
---|---|
Dominus illuminatio mea | |
Titolo | Amanzia (titolo personale di arcivescovo) |
Incarichi attuali |
|
Incarichi ricoperti |
|
Nato | 30 ottobre 1949 a Seul |
Ordinato presbitero | 17 dicembre 1976 |
Nominato arcivescovo | 19 ottobre 2002 da papa Giovanni Paolo II |
Consacrato arcivescovo | 6 gennaio 2003 da papa Giovanni Paolo II |
Paul Tschang In-nam (Seul, 30 ottobre 1949) è un arcivescovo cattolico sudcoreano, dal 16 luglio 2022 nunzio apostolico nei Paesi Bassi.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Seul il 30 ottobre 1949.
Ha studiato presso l'Università Cattolica di Gwangju.
Il 17 dicembre 1976 ha ricevuto l'ordinazione presbiterale.
Dopo aver prestato servizio per diversi anni in alcune parrocchie e come sottosegretario della Conferenza dei Vescovi Cattolici di Corea, si è trasferito a Roma, ottenendo nel 1985 il dottorato in teologia dogmatica alla Pontificia Università Lateranense.
Nello stesso anno, inizia la sua carriera diplomatica presso la Santa Sede, prestando servizio nelle seguenti nunziature: El Salvador, Etiopia, Siria, Francia, Grecia e Belgio.
Oltre al coreano, conosce l’italiano, l’inglese, il tedesco, il francese e lo spagnolo.
Ministero episcopale
[modifica | modifica wikitesto]Il 19 ottobre 2002, papa Giovanni Paolo II lo nomina arcivescovo titolare di Amanzia e nunzio apostolico in Bangladesh[1], divenendo il primo nunzio apostolico sudcoreano nella storia della Chiesa.
Il 6 gennaio 2003 ha ricevuto la consacrazione episcopale per le mani dello stesso pontefice, co-consacranti gli arcivescovi Leonardo Sandri e Antonio Maria Vegliò, che in seguito diventeranno entrambi cardinali.
Il 27 agosto 2007, papa Benedetto XVI lo trasferisce alla nunziatura in Uganda, dove rimarrà fino al 4 agosto 2012, quando verrà nominato nunzio apostolico in Thailandia e Cambogia e delegato apostolico in Birmania e Laos.
L'8 febbraio 2017, l'arcivescovo Paul Tschang In-nam presentò al governo della Birmania una proposta per lo stabilimento delle piene relazioni diplomatiche e ricevette l'approvazione del Parlamento birmano il 10 marzo seguente. Di conseguenza, il 12 agosto dello stesso anno diventò il primo nunzio apostolico del Paese.
Il 16 luglio 2022, papa Francesco lo ha nominato nunzio apostolico nei Paesi Bassi.[2]
Genealogia episcopale
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Enrico Benedetto Stuart
- Papa Leone XII
- Cardinale Chiarissimo Falconieri Mellini
- Cardinale Camillo Di Pietro
- Cardinale Mieczysław Halka Ledóchowski
- Cardinale Jan Maurycy Paweł Puzyna de Kosielsko
- Arcivescovo Józef Bilczewski
- Arcivescovo Bolesław Twardowski
- Arcivescovo Eugeniusz Baziak
- Papa Giovanni Paolo II
- Arcivescovo Paul Tschang In-nam
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Rinunce e nomine. Nomina del Nunzio Apostolico in Bangladesh, su press.vatican.va, 19 ottobre 2002. URL consultato il 29 agosto 2023.
- ^ Rinunce e nomine. Nomina del Nunzio Apostolico nei Paesi Bassi, su press.vatican.va, 16 luglio 2022. URL consultato il 29 agosto 2023.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Paul Tschang In-Nam
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Paul Tschang In-nam, in Catholic Hierarchy.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 88605450 · ISNI (EN) 0000 0000 6163 3291 |
---|