Marco Pomponio Matone (pretore 217 a.C.)
Marco Pomponio Matone | |
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Pretore della Repubblica romana | |
Nome originale | Marcus Pomponius Matho |
Nascita | 256 a.C. circa |
Morte | 211 a.C.[1] Roma |
Gens | Pomponia |
Pretura | nel 217 a.C. (prorogato fino al 216)[2] |
Propretura | nel 215 e inizi del 214 a.C.[3] |
Marco Pomponio Matone (latino: Marcus Pomponius Matho; 256 a.C. circa – Roma, 211 a.C.) è stato un politico e militare romano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Eletto praetor peregrinus (nei rapporti tra cittadini romani e stranieri[4]) nel 217 a.C., fu lui ad annunciare al popolo la sconfitta del Trasimeno, subita dall'armata romana contro Annibale.[2] Venne scelto come magister equitum dal dittatore, Lucio Veturio Filone.[5] Convocò il Senato per deliberare sulla difesa di Roma.[6] Questo stesso anno potrebbe essere stato eletto pontifex,[1] importante ruolo nell'ambito della religione romana.[1]
Nel 215 a.C. ottenne il comando, prima di 1 e poi di 2 legioni ad Ariminum, in Gallia Cisalpina come propretore, comando che gli venne prorogato.[7]
Nel 214 a.C., quando Annibale, dopo aver saccheggiato il territorio attorno a Neapolis, si diresse su Nola, Marco Claudio Marcello, venutolo a sapere, mandò a chiamare il propretore Pomponio Matone. Marcello poi si preparò ad affrontare il comandante cartaginese e marciò contro lo stesso, ottenendo una vittoria presso Nola, seppure non significativa ai fini della guerra.[8]
Morì nel 211 a.C., e Livio ci informa che ricopriva, oltre al ruolo di pontifex (nel quale venne sostituito da Gaio Livio Salinatore),[1] anche quello di augure (sostituito nel 203 a.C. da un giovanissimo Tiberio Sempronio Gracco) e decemviro (sostituito nel 203 a.C. da Marco Aurelio Cotta).[9]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fonti primarie
- (GRC) Appiano di Alessandria, Historia Romana (Ῥωμαϊκά), VII e VIII. Versione in inglese qui Archiviato il 20 novembre 2015 in Internet Archive..
- (GRC) Polibio, Storie (Ἰστορίαι), II, 31. Versioni in inglese disponibili qui e qui.
- (LA) Tito Livio, Ab Urbe condita libri, I, 9; XX (Epitome); XXII, 60; XXIII. 34, 40, 41; XXV, 5; XXVI, 22; XXVII, 33, XXX, 39.
- Fonti storiografiche moderne
- Giovanni Brizzi, Storia di Roma. 1. Dalle origini ad Azio, Bologna, Patron, 1997, ISBN 978-88-555-2419-3.
- André Piganiol, Le conquiste dei romani, Milano, Il Saggiatore, 1989.
- Howard H.Scullard, Storia del mondo romano. Dalla fondazione di Roma alla distruzione di Cartagine, vol.I, Milano, BUR, 1992, ISBN 978-88-17-11903-0.