Gustave Thibon

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«Non desidero illuminare gli uomini con la mia luce, ma aiutarli soltanto a contemplare meglio il sole.[1]»

Gustave Thibon

Gustave Thibon (Saint-Marcel-d'Ardèche, 2 settembre 1903Saint-Marcel-d'Ardèche, 19 gennaio 2001) è stato un filosofo e scrittore francese. È stato definito "il filosofo contadino" ("le philosophe-paysan").

Nato in un piccolo comune del Midi francese, regione del Rodano-Alpi, da una famiglia contadina, a sei anni inizia a frequentare le scuole elementari del suo villaggio e a dodici anni passa al collegio di Bourg-Saint-Andéol. Di quel periodo dice: "Ma la scuola mi pesava; volevo lavorare [...] la terra".[senza fonte] A quattordici anni diviene agnostico, a quindici, nel 1918, perde la madre. Nel 1925 lascia la sua patria per recarsi dapprima a Londra, poi in Italia e, infine, in Africa settentrionale dove conosce i patimenti della fame. Nel 1926 torna nel paese natale.

Attraverso la lettura di scrittori come Léon Bloy e Jacques Maritain si converte a un cattolicesimo più personale. Su invito dello stesso Maritain, pubblica il primo scritto nel 1931 sulla Revue thomiste.

Nel luglio 1941 Thibon accoglie nella sua fattoria Simone Weil. A lui la pensatrice, nell'aprile del 1942 prima di partire per il Marocco, consegna i suoi quaderni pieni di appunti; da questi testi manoscritti Thibon seleziona i pensieri raccolti nel libro La Pesanteur et la Grâce (La pesantezza e la grazia, o L'ombra e la grazia) che egli pubblica nel 1947, facendo conoscere al mondo la giovane filosofa morta quattro anni prima di tubercolosi.

Il 19 gennaio 2001, a Saint-Marcel-d'Ardèche, dove era nato, è scomparso, quasi centenario, lasciando tre figli e nipoti. Le opere fondamentali per comprendere Thibon sono Ritorno al reale e le Diagnosi.

Quadro sintetico del suo pensiero

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"Non sono un autodidatta, perché i libri sono dei maestri. Ma, se ho detto che a scuola il ragazzo impara spesso a manifestare ciò che non è e a diventare ciò che intimamente è, io non ho avuto questa grazia o questa disgrazia e mi sono formato a contatto diretto di libri e di testimoni viventi senza passare per i canali della scuola e dell'università".

In questo modo il filosofo-contadino descrive il suo percorso di studi, caratterizzato da una sincera sete di conoscenza e dalla ricerca della verità delle cose, della realtà. Nelle sue opere si fondono un'analisi acuta delle storture della Modernità, bacchettata nei suoi errori e contraddizioni, e un autentico anelito all'universale.

Premi letterari

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Per l'insieme della sua opera letteraria, nel 1964 gli viene conferito il Gran premio di letteratura dell'Accademia francese.[2]

  • La Science du caractère : l'œuvre de Ludwig Klages, Paris, Desclée De Brouwer et Cie, 1933.
  • Poèmes, collana Cahiers des poëtes catholiques, Paris, A. Magné, 1940.
  • Diagnostics : essai de physiologie sociale, Paris, Librairie de Médicis, 1940. Versione integrale originale 1945.
  • Destin de l'homme : réflexions sur la situation présente de l'homme, Bruges, Desclée de Brouwer, 1941.
  • L'Échelle de Jacob, Lyon, H. Lardanchet, 1942.
  • La Communauté de destin, Vichy, Cahiers de formation politique, 1943.
  • Retour au réel : nouveaux diagnostics, Lyon, H. Lardanchet, 1943.
  • Le Pain de chaque jour, Monaco, Éditions du Rocher, 1945.
  • Ce que dieu a uni : essai sur l'amour, Lyon, H. Lardanchet, 1946.
  • Offrande du soir, Lyon, H. Lardanchet, 1946.
  • François-René de Chateaubriand : choix de textes et introduction par Gustave Thibon, Monaco : Rocher, 1948.
  • Nietzsche ou le déclin de l'esprit, Lyon, H. Lardanchet, 1948.
  • Paysages du Vivarais, Paris, Plon, 1949.
  • Simone Weil telle que nous l'avons connue, coautore Joseph-Marie Perrin, Paris, Éditions du vieux colombier, 1952.
  • La Crise moderne de l'amour, Paris-Bruxelles, Éditions universitaires, 1953.
  • Notre regard qui manque à la lumière, Paris, Amiot-Dumont, 1955.
  • Vous serez comme des dieux, (tragedia), Paris, A. Fayard, 1959.
  • L'Ignorance étoilée, Paris, A. Fayard, 1974.
  • L'Équilibre et l'Harmonie, Paris, A. Fayard, 1976.
  • Le Voile et le Masque, Paris, A. Fayard, 1985.
  • L'Illusion féconde, Paris, A. Fayard, 1995. ISBN 2213595097.
  • Ils sculptent en nous le silence : rencontres, Paris, François-Xavier de Guibert, 2003. ISBN 2868398324.
  • Entretiens avec Christian Chabanis, Paris, Fayard, 1975.
  • Entretiens avec Gustave Thibon, di Philippe Barthelet, Paris, La Place royale, 1988.
  • Au soir de ma vie: mémoires recueillis et présentés par Danièle Masson, Paris, Plon, 1993.
  • Aux ailes de la lettre : pensées inédites, 1932-1982 : présentées et choisies par Francoise Chauvin, Monaco, Éd. du Rocher, 2006.

Traduzioni italiane

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  • Quel che Dio ha unito : Saggio sull'amore, traduzione di Maria Pia Miege, Mazara, Società Editrice Siciliana, 1947.
  • Diagnosi : Saggio di fisiologia sociale, prefazione di Gabriel Marcel, traduzione di Giuseppe Casella , Brescia, Morcelliana, 1947.
  • La Scala di Giacobbe, traduzione di Maria Pia Miege, Roma, An. Veritas Ed., 1947.
  • Il pane di ogni giorno, traduzione di A. M. Ferrero, Brescia, Morcelliana, 1949.
  • Vivere in due, traduzione di Luciano Tamburini, Torino, Borla, 1955.
  • Crisi moderna dell'amore, Torino, Marietti, 1957.
  • Nietzsche o il declino dello spirito, traduzione di C. Cumano, Alba, Edizioni Paoline, 1964.
  • L'uomo maschera di Dio, traduzione di Giovanni Visentin, Torino, SEI, 1971.
  • Ritorno al reale: nuove diagnosi, traduzione di I. De Giorgi, Roma, G. Volpe, 1972.
  • La libertà dell'ordine, Antologia di scritti, traduzione di E. Fumaneri, Verona, Fede & Cultura, 2015.
  1. ^ dall'introduzione de Il pane di ogni giorno.
  2. ^ Grand Prix de Littérature, su academie-francaise.fr. URL consultato il 9 gennaio 2020.

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