Giuseppe Sartorio
Giuseppe Sartorio (Boccioleto, 2 dicembre 1854 – Mar Tirreno, 20 settembre 1922) è stato uno scultore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Studiò a Varallo Sesia dove fu allievo dello scultore Giuseppe Antonini e all'Accademia Albertina di Torino dove fu allievo di Odoardo Tabacchi, infine frequentò l'Accademia nazionale di San Luca a Roma, dopo esservisi trasferito con sua famiglia.[1]
Lavorò a Torino, a Roma e soprattutto in Sardegna, aprendo diversi laboratori e botteghe.[2] Avvalendosi di ottimi allievi ed esperte maestranze operaie, poté soddisfare le commissioni che riceveva da ogni parte d'Italia.[3]
Tra le opere di maggior rilievo possiamo annoverare le sculture nella parrocchia di Nostra Signora a Itireddu in Sardegna, il monumento a Vittorio Emanuele II a Sassari e a Quintino Sella a Iglesias. Opere pregevoli dell'artista si trovano anche nei cimiteri monumentali di Staglieno a Genova, del Verano a Roma[1] , di Cagliari, Sassari e Ozieri.
Scomparve misteriosamente nella notte tra il 19 e il 20 settembre 1922, durante la traversata sul piroscafo “Tocra” da Olbia a Civitavecchia. Furono vagliate tre possibili piste d'indagine: disgrazia, suicidio o omicidio a scopo di rapina, ma, essendo tutte plausibili, solo dopo oltre venti anni fu dichiarata la morte presunta.[4]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Altorilievo di Gesù che insegna dalla Sinagoga, chiesa della B. V. Immacolata di Oschiri
- Busto di Giuseppe Garibaldi, bronzo, Cuneo (1884)
- Monumento a Quintino Sella, piazza omonima, Iglesias
- Statue dei Santi Giovanni e Paolo e portale ingresso alla sacrestia, Cappella di San Giuseppe, Basilica di Santa Maria della Neve, Cuglieri
- Tomba Monsignor Panzali Vescovo , cimitero, Scano Montiferro
- Fonte battesimale, Chiesa parrocchiale San Pietro, Scano Montiferro
- Tre grandi sculture di benefattori locali, Ittireddu
- Busto di Felice Giordano, Tasonis (frazione di Sinnai)[5]
- Busto di Umberto I, Palazzo regio di Cagliari, (1886)[6]
- Caduti per l'Indipendenza italiana, Cagliari (1886)
- Cristoforo Colombo, Sassari
- Monumento a Francesca Warzee (1894), cimitero monumentale di Bonaria, Cagliari
- Monumento all'avvocato Giuseppe Todde (1897), Cimitero di Bonaria, Cagliari
- Monumento a Vittorio Emanuele II, Piazza d'Italia, Sassari (1899)
- Arredi e decorazioni degli interni della Chiesa di Sant'Apollinare, Sassari (anni 1880)
- Medaglione, drappo e sarcofago di Attilio Cadolini, Sassari (1888-1900)
- Gesù nel Getsemani, Scala Santa al Laterano, Roma
- Busto di Giovanni Toselli, Cuneo (1889)
- Gustavo Ponza di San Martino, Dronero
- Busto del Can Sottile, Colma di Valduggia
- Busto a Gian Giacomo Massarotti, gesso, Varallo Sesia (1900)
- Il lavoro, gesso, Cavallirio (1905)
- Tomba monumentale di Filippo Campus Chessa, vescovo di Tempio-Ampurias, cimitero di Pattada (1922)
- Bambina col cerchio, cimitero monumentale di Iglesias (1901)
- Monumento a Luigi Laviano, cimitero monumentale, Melfi (1906/1912).[senza fonte]
Diverse lapidi, bassorilievi e statue sono presso il cimitero monumentale di Bonaria a Cagliari, nel cimitero comunale di Nuoro[7], nel cimitero monumentale di Cuglieri e in quello di Ozieri; ben 65 sue opere si trovano presso il cimitero monumentale di Iglesias.[8] Suoi lavori si trovano anche nel cimitero di Oropa presso Biella.
Ad Ozieri, tra il 1890 ed il 1900, ha realizzato l'intero apparato scultoreo della chiesa di Santa Lucia e una parte di quello della cattedrale.
Onorificenze[4]
[modifica | modifica wikitesto]— Iglesias
— Sassari
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
Il lavoro, particolare - Cavallirio
-
Monumento all'avvocato Giuseppe Todde, particolare - Cimitero di Bonaria, Cagliari
-
Monumento a Francesca Warzee - Cimitero di Bonaria, Cagliari
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Monumento alla memoria di Marianna Cece Carloni - cimitero comunale, Nuoro
-
Monumento a Vittorio Emanuele II, basamento - Piazza d'Italia, Sassari
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Monumento a Vittorio Emanuele II, statua - Piazza d'Italia, Sassari
-
Monumento a Vittorio Emanuele II, vista laterale - Piazza d'Italia, Sassari
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Tomba Andreino Guidetti (1889) - Cimitero di Sassari
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Mausoleo Famiglia Dessì (1902) - Cimitero di Sassari
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Cappella Birocchi-Berola (1891) - Cimitero di Bonaria
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Memoriale per Gastone Ciprietti (1916) - Cimitero di Bonaria
-
Monumento a Luigi Laviano (1906-1912) - Cimitero di Melfi
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b La Stampa - Consultazione Archivio, su archiviolastampa.it. URL consultato il 14 novembre 2015.
- ^ Giuseppe Maria Sartorio: la storia del Michelangelo dei morti - Casteddu Online, su castedduonline.it. URL consultato il 14 novembre 2015.
- ^ Giuseppe Sartorio e la scultura dell'immortalità - Eventi - Comune Cagliari News, su comunecagliarinews.it. URL consultato il 14 novembre 2015.
- ^ a b Walter Scudero, Giuseppe Sartorio, scultore - Un mito d'altri tempi (PDF), Torremaggiore, Verba manent, 2006. URL consultato il 14 novembre 2015.
- ^ Busto in ricordo dell'Ing. Felice Giordano - Wikimapia, su wikimapia.org. URL consultato il 21 ottobre 2022.
- ^ http://www.sardegnacultura.it/documenti/7_93_20080326163502.pdf
- ^ Rivivono i capolavori del cimitero comunale - La Nuova Sardegna [collegamento interrotto], su Archivio - La Nuova Sardegna. URL consultato il 14 novembre 2015.
- ^ Giampaolo Cirronis, Iglesias: un convegno per celebrare il centenario della morte dello scultore Giuseppe Maria Sartorio, su La Provincia del Sulcis Iglesiente, 13 ottobre 2022. URL consultato il 27 ottobre 2022.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- P. Carrara, Giuseppe Maria Sartorio scultore bocciolettese, in de Valle Sicida, III, 1992, pp. 171-181. URL consultato il 27 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2022).
- Maria Grazia Scano, Pittura e scultura dell'Ottocento, collana Storia dell'arte in Sardegna, Nuoro, Ilisso, 1997, ISBN 9788885098565.
- Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’Ottocento e del primo Novecento, AdArte, 2003, p. 843, ISBN 9788889082003.
- Milvia Petta, G. M. Sartorio: l'arte, la sostanza e lo spirito. La produzione artistica dello scultore nei cimiteri della Sardegna raccontata attraverso le immagini, Youcanprint, 2022, ISBN 979-12-214-0863-8.
- Enrico Pau, I racconti di monumenti aperti 2010, su issuu.com, pp. 38-47. URL consultato il 27 ottobre 2022.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giuseppe Sartorio
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Il Palazzo Decorato di Giuseppe Sartorio, di Mitì Vigliero Lami
- Villino Sartorio su Rerum Romanarum.com
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