Xi Chuan

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Xi Chuan

Xi Chuan, pseudonimo di Liu Jun[1] (cinese : 西川; 1963), è un poeta, saggista e traduttore cinese.[2] [3]

È considerato uno dei poeti cinesi contemporanei più influenti e celebrati.[3][4] Si dice che le sue poesie "portino il senso della pienezza del mondo e del suo sconcerto".[4] Oltre alla sua poesia, ha pubblicato due saggi, un libro di critica, un'opera teatrale e ha tradotto Pound, Borges e Miłosz, e altri.[5]

Xi Chuan è nato a Xuzhou, nella provincia di Jiangsu ed è cresciuto a Pechino.[6] Frequentò una scuola di lingue straniere per diplomatici, un'opportunità insolita in un periodo in cui la maggior parte delle scuole erano chiuse.[6]Presso l'Università di Pechino, scrisse una tesi di laurea sulle traduzioni in cinese delle poesie di Ezra Pound.[6] Fu allora che adottò il suo pseudonimo, Xi Chuan (che significa "Corrente Occidentale").[6] Dopo il college, lavorò come redattore di riviste per Huangqiu (Globus) e lanciò Qingxiang (Tendenza), una rivista letteraria indipendente che fu pubblicata dal 1988 fino alla sua chiusura nel 1992, dopo solo 3 numeri.[7][8] Dal 1990 al 1995 è stato uno dei redattori della rivista non ufficiale Modern Han Poetry.[8] Ha recitato anche nel film underground Platform di Jia Zhangke del 2000.[7]

Xi Chuan ottenne maggior fama nel periodo successivo ai Poeti Oscuri alla fine degli anni '80, nel primo periodo di liberalizzazione economica della Cina.[4] Nel 1989, infatti, due dei suoi amici più cari, entrambi poeti che avevano frequentato assieme a lui l'Università di Pechino, morirono: Hai Zi si suicidò il 26 marzo, all'età di venticinque anni, e Luo Yihe morì per un'emorragia cerebrale, all'età di ventotto anni, il 31 maggio.[7] Xi pubblicò in seguito l'opera omnia di Hai Zi nel 1997. [9] ). I tre, quasi indivisibili, venivano soprannominati "I tre poeti dell'Università di Pechino". Dopo queste morti e il fallimento delle proteste di piazza Tienanmen del 4 giugno, non scrisse quasi nulla per due anni.[4][6]

Insegna letteratura cinese classica e moderna presso l' Accademia Centrale di Belle Arti e vive a Pechino. [2][3][5] In precedenza, aveva insegnato letteratura occidentale in traduzione cinese e inglese introduttivo.[6] Ha ricoperto diversi incarichi presso università fuori dalla Cina come la New York University e l'Università di Victoria.[5] Ha vinto premi in Cina, in Germania e ricevuto riconoscimenti dall'UNESCO.[7]

  • Premio di poesia cinese moderna, 1994[3][2]
  • Premio Lu Xun per la letteratura, 2001[2][3]
  • Premio Zhuang Zhongwen per la Letteratura, 2003[2][3]

Pubblicazioni selezionate

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  • Rose cinesi (Zhongguo de meigui, 1991)[7]
  • Un albero genealogico fittizio (Xugou de jiapu, 1997)[5][7]
  • Una convergenza segreta (Yinmi de huihe, 1997)[7]
  • La poesia di Xi Chuan (Xi Chuan shi xuan, 1997, ristampato come Xi Chuan de shi nel 1999)[7]
  • Parlando in modo approssimativo (Dayi ruci, 1997)[7]
  • Poesie scelte di Xi Chuan, 1986-1996 (2002)[5]
  • Profondità e superficialità (Shenqian, 2006)[7]
  • Preferenze personali (Geren haowu, 2008)[7]
  • Note sulla zanzara, tradotto in inglese da Lucas Klein, 2012[4]
  1. ^ Nell'onomastica cinese il cognome precede il nome. "Liu" è il cognome.
  2. ^ a b c d e (EN) www.ndbooks.com, https://www.ndbooks.com/author/xi-chuan/. URL consultato il 19 settembre 2020.
  3. ^ a b c d e f (EN) Academy of American Poets, Xi Chuan, su Poets.org. URL consultato il 9 ottobre 2024.
  4. ^ a b c d e (EN) Notes on the Mosquito, su www.ndbooks.com. URL consultato il 9 ottobre 2024.
  5. ^ a b c d e iwp.uiowa.edu, https://iwp.uiowa.edu/91st/vol7-num2/in-the-shadow-of-oxymoron. URL consultato il 19 settembre 2020.
  6. ^ a b c d e f (EN) Lucas Klein on Xi Chuan and translating “Written at Thirty”, su Poetry Society of America. URL consultato il 9 ottobre 2024.
  7. ^ a b c d e f g h i j k Xi, Chuan, 1963-, Notes on the mosquito : selected poems, New Directions, 2012, ISBN 978-0-8112-1987-7, OCLC 759908687.
  8. ^ a b literaturfestival.com, http://www.literaturfestival.com/bios1_1_6_608.html. URL consultato il 26 settembre 2020.
  9. ^ literaturhaus.net, http://www.literaturhaus.net/projekte/2009/poesie/xi.htm. URL consultato il 26 settembre 2020.
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