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Via Tiburtina Valeria
Via Tiburtina Valeria Via Tiburtina Valeria | |
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Il sistema viario dell'antica Roma di collegamento con il mare Adriatico. In viola la via Tiburtina Valeria, in rosso la via Salaria, in blu la via Flaminia | |
Localizzazione | |
Stato | Civiltà romana |
Stato attuale | Italia |
Regione | Lazio Abruzzo |
Informazioni generali | |
Tipo | strada romana |
Inizio costruzione | 286 a.C. |
Costruttore | Marco Valerio Massimo Potito |
Lunghezza | meno di 200 km |
Inizio | Roma da porta Tiburtina |
Fine | Tibur (Tivoli), poi Aternum (Pescara) |
Informazioni militari | |
Utilizzatore | Repubblica romana poi Impero romano |
Funzione strategica | conduceva oltre gli Appennini, fino al Mare Adriatico |
Strabone, Geografia, V. | |
voci di architetture militari presenti su Teknopedia | |
La via Tiburtina Valeria era una via consolare romana, che in una prima fase congiungeva l'antica Roma a Tibur (Tivoli)[1] e poi fu prolungata fino al mare Adriatico terminando ad Aternum (Pescara). Il percorso è oggi ricalcato dalla moderna strada statale 5 Via Tiburtina Valeria.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La strada sorse come antichissima via di transumanza tra l'Appennino centrale e la valle del Tevere[2], e costituì il principale percorso di penetrazione nel territorio degli Equi da parte dei Romani, che vi fondarono le colonie di Carsioli e Alba Fucens nel 304-303 a.C.
Fu sistemata e pavimentata dal console Marco Valerio Massimo Potito attorno al 286 a.C., mantenendo la denominazione di via Tiburtina da Roma a Tibur e assumendo quella di via Valeria, dal nome del suo costruttore, fino a Corfinium dopo aver attraversato la Marsica. A seguito delle opere di restauro e completamento avvenute tra il 48 ed il 49 d.C. nel tratto tra Corfinio e Pescara da parte dell'imperatore Claudio, quest'ultima parte del percorso prese il nome di via Claudia Valeria[3].
Itinerario
[modifica | modifica wikitesto]Dentro Roma, il tratto urbano della via Tiburtina dal Foro percorreva l'Argiletum e il vicus Patricius o il clivus Suburanus uscendo dalle Mura serviane a porta Viminalis o a porta Esquilina[4] e dalle successive Mura aureliane a porta Tiburtina. Dopo aver attraversato il fiume Aniene una prima volta a ponte Mammolo e una seconda a ponte Lucano, costeggiava villa Adriana e saliva verso Tibur (Tivoli) toccando il santuario di Ercole Vincitore.
Da qui attraversava gli Appennini collegando Varia (Vicovaro), Carsioli (Civita, tra Oricola e Carsoli), Alba Fucens (nel territorio degli Equi)[1] e Marruvium (nel territorio dei Marsi), e costeggiando a nord il Lacus Fucinus fino a Cerfennia (Collarmele). Superato il passo del Mons Imeus (Forca Caruso) giungeva nel territorio dei Peligni fino a Corfinium (Corfinio) e, con il prolungamento verso l'Adriatico, nel territorio dei Marrucini e dei Vestini fino a Teate (Chieti) e Aternum o Ostia Aterni (Pescara).
Archeologia
[modifica | modifica wikitesto]Principali monumenti e aree archeologiche
[modifica | modifica wikitesto]I principali monumenti e le principali aree archeologiche che si incontrano percorrendo la via da Roma a Pescara sono:
- Porta Tiburtina (Roma)
- Basilica di San Lorenzo fuori le mura (Roma)
- Cimitero comunale monumentale Campo Verano (Roma)
- Ponte Mammolo (Roma)
- Area archeologica di Settecamini (Roma)
- Ponte Lucano (Tivoli)
- Villa Adriana (Tivoli)
- Tempio di Vesta (Tivoli)
- Tempio della Sibilla (Tivoli)
- Tempio della Tosse (Tivoli)
- Santuario di Ercole Vincitore (Tivoli)
- Resti degli acquedotti di Claudio e Acqua Marcia (Vicovaro)
- Castello Massimo (Arsoli)
- Castello Garibaldi (Riofreddo)
- Area di Carsioli (Civita di Oricola)
- Centro storico di Tagliacozzo
- Ruderi dell'abbazia di Santa Maria della Vittoria e Rocca Orsini (Scurcola Marsicana)
- Supposta tomba di Perseo di Macedonia (Magliano de' Marsi)
- Città romana di Alba Fucens (Massa d'Albe) con la chiesa romanica di San Pietro
- Cunicoli di Claudio e Incile del Fucino (Avezzano)
- Aia dei Musei (Avezzano) - Sezione lapidaria con reperti rinvenuti nei siti archeologici della Marsica
- Museo d'arte sacra della Marsica (Celano) - Reperti rinvenuti ad Aielli, Alba Fucens, Carsoli
- Museo Paludi di Celano con sezione preistorica ed archeologica
- Area di Marruvium (San Benedetto dei Marsi) - Resti dell'anfiteatro romano, delle terme, dei Morroni funebri, facciata della chiesa di Santa Sabina
- Area di Cerfennia (Collarmele)
- Catacombe di Superaequum (Castelvecchio Subequo)
- Tempio italico di Castel di Ieri
- Città romana di Corfinium, con la basilica concattedrale valvense di San Pelino, i Morroni funebri, e la piazza del teatro
- Santuario di Ercole Curino (Sulmona)
- Castrum Pagus Fabianus presso Popoli Terme
- Area archeologica della Civitella - Teate Marrucinorum (Chieti) - anfiteatro romano, con terme e via dei Vezii con i Tempietti Giulio-Claudi. Da Palazzo de Mayo si accede alla via Tecta, ossia la Chieti sotterranea.
- Resti del Tempio di Santa Gerusalemme (Pescara) - presso la piazza della Cattedrale di San Cetteo
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
Ingresso alle terme di Tivoli
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Mausoleo della famiglia Plauzia
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Portale della chiesa di Santa Sabina presso Marruvium (San Benedetto dei Marsi)
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Morroni funebri di Corfinium
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Teatro romano di Chieti
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La SS 5 Via Tiburtina nei pressi di Popoli
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Gola di San Venanzio
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Strabone, V, 3, 11.
- ^ Roberta De Santi, La Tiburtina Valeria: un tratturo diventato via, su Terre Marsicane, 12 gennaio 2017. URL consultato il 1º febbraio 2021.
- ^ Le strade dell'Italia romana, Touring Club Italiano, 2004, p. 64.
- ^ CLIVUS SUBURANUS | romanoimpero.com, su www.romanoimpero.com. URL consultato il 1º febbraio 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Strabone, Geografia.
- Giuseppe Lugli, Valeria, via, in Treccani, 1937
- Carmelo Calci, La via Tiburtina, Fratelli Palombi Editore, Roma 1999
- Carmelo Calci (a cura di), La via Tiburtina, in Roma archeologica. Le scoperte più recenti della città antica e della sua area suburbana, Roma, ADN Kronos libri, 2005, ISBN 978-88-7118-184-4.
- Umberto Nasuti, Camminando sulla via Tiburtina Valeria Claudia, Editrice Rivista Abruzzese. 2019.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su via Tiburtina Valeria
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Le vie Consolari, su archeoroma.com.
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