Utente:Marco Addari/Sandbox
Francesco Colzi (Monsumanno, 15 Febbraio 1855 – Firenze, 4 Aprile 1903) è stato un medico e chirurgo italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Formazione culturale
[modifica | modifica wikitesto]Francesco Colzi nacque a Monsummano, in provincia di Pistoia, il 15 Febbraio 1855. Frequenta il ginnasio a Pistoia, e in questo ambito inizia a capire che la medicina sarebbe stata la sua strada. Dopo brillanti e precoci studi, arrivò a conseguire la laurea in Medicina e Chirurgia alla sorprendente età di ventidue anni all’università di Firenze.[1]
La carriera ospedaliera
[modifica | modifica wikitesto]Nel biennio che va dal 1879 al 1881, ricoprì il ruolo di assistente nella Clinica Chirurgica di Firenze, conseguendo nel frattempo la libera docenza in clinica chirurgica e Medicina operatoria.[2] Nei due anni successivi viaggiò per l’Europa visitando e frequentando i più importanti centri chirurgici. Una volta tornato a Firenze, fu nominato “settore” di anatomia patologica negli anni che vanno dal 1883 al 1887. In quest’ultimo anno ricevette la carica di aiuto della Clinica Chirurgica allora diretta da Giuseppe Corradi, e nel 1993 la nomina a professore straordinario di clinica chirurgica presso l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, ma soltanto dopo pochi mesi assunse l’incarico di direttore della clinica chirurgica di Firenze, succedendo a colui che era stato il suo maestro.[3]
Una tragica fatalità
[modifica | modifica wikitesto]Dopo intensi e numerosi anni dedicati all’approfondimento delle tecniche chirurgiche e alla pratica di “innumerevoli” interventi (si parla di settemila interventi totali e addirittura di giornate lavorative in cui egli riusciva a compiere tra quindici e venti trattamenti chirurgici), nel 1903, a soli 48 anni una tragica conseguenza di una battuta di caccia a cui lui stesso stava partecipando in prima persona, lo portò a ferirsi gravemente con il suo fucile all’ascella sinistra.[4] Contrariamente al suo volere, l’arto non fu amputato subito. Accorse da Padova il professor Edoardo Bassini, convinto di poter salvare l’arto fermando la sepsi. Ciò non avvenne e Francesco Colzi morì a seguito di una gravissima infezione tetanica, circondato dall’affetto dei suoi allievi.
La riconoscenza dopo la morte
[modifica | modifica wikitesto]Tutta la città partecipò a questo dramma, a testimonianza dello spessore che Francesco Colzi aveva raggiunto grazie alla sua grande abnegazione durante la sua pur breve ma proficua carriera di professore e chirurgo.[5]
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Francesco Tonelli - I Protagonisti Della Chirurgia Fiorentina (2011) Edizioni Polistampa, Firenze
- ^ Tonelli, "I Protagonisti Della Chirurgia Fiorentina", 2011, pp.123.
- ^ Tonelli, "I Protagonisti della chirurgia fiorentina", 2011, pp.123.
- ^ Tonelli, "I Protagonisti della chirurgia fiorentina", 2011, pp.123-124.
- ^ Tonelli, "I Protagonisti della chirurgia fiorentina", 2011, pp.131.
- ^ Tonelli, "I Protagonisti della chirurgia fiorentina", 2011, pp.132.