Servizio Tedesco per lo scambio accademico

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Servizio Tedesco per lo Scambio Accademico
DAAD
Deutscher Akademischer Austauschdienst
TipoEingetragener Verein (registered association)
FondazioneDeutscher Akademischer Austauschdienst
Sede centraleGermania (bandiera) Bonn
MottoChange by exchange
Sito web

Il Servizio Tedesco per lo scambio accademico o DAAD (in tedesco: Deutscher Akademischer Austauschdienst; in inglese: German Academic Exchange Service), è la più grande organizzazione mondiale di supporto nel campo della cooperazione accademica internazionale[1] e il suo obiettivo è "promuovere lo scambio scientifico-accademico tra persone ed istituzioni con la Germania, informando gli interessati sul panorama accademico tedesco e le borse di studio del DAAD".[2]

Il DAAD è un'agenzia nazionale autonoma, finanziata con fondi federali di vari ministeri tedeschi (principalmente il Ministero degli Esteri federale tedesco), ma anche dall'Unione europea e da imprese, organizzazioni e governi stranieri.

Il DAAD non offre programmi di studio o corsi, ma assegna borse di studio basate sul merito da utilizzare per lo studio e/o la ricerca in Germania presso una qualsiasi delle istituzioni tedesche accreditate. Assegna inoltre borse di studio a studenti tedeschi, dottorandi e studiosi per studi e ricerche all'estero.Le borse di studio DAAD[3] sono a disposizione degli studenti di tutte le discipline accademiche e ad ogni livello di titolo di studio.

L'organizzazione, fondata nel 1925, è stata chiusa nel 1945, per essere rifondata di nuovo nel 1950.[1]

La sede centrale trova a Bonn ma vi sono delle filiali regionali internazionali il cui obiettivo è quello di fornire informazioni e consulenza sulle opportunità di studio e ricerca, nonché sulle borse di studio disponibili. In Italia la filiale regionale è a Roma, presso l'Università La Sapienza.

Diversi vincitori del premio Nobel sono ex studenti DAAD,[1] tra i quali Günter Blobel (1999),[4] Gao Xingjian (2000),[5] Wolfgang Ketterle (2001),[6] Imre Kertész (2002), Wangari Maathai (2004),[7] Herta Müller (2009),[8] Mario Vargas Llosa (2009), Svetlana Alexievich (2015), Leo Hoffmann-Axthelm (2017),[9] Olga Tokarczuk (2018), Peter Handke (2019).[10]

  1. ^ a b c (EN) History, su daad.de. URL consultato il 26 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2020).
  2. ^ Sito ufficiale DAAD Italia, su daad.it.
  3. ^ DAAD Scholarship, su daadscholarship.com.
  4. ^ eventme.com, https://web.archive.org/web/20200326002940/https://www.eventme.com/invitation/daad.aspx. URL consultato il 25 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2020).
  5. ^ berliner-kuenstlerprogramm.de, https://web.archive.org/web/20200326003156/http://www.berliner-kuenstlerprogramm.de/en/news_druck.php?id=111. URL consultato il 25 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2020).
  6. ^ (EN) NobelPrize.org, https://web.archive.org/web/20200326003252/https://www.nobelprize.org/prizes/physics/2001/ketterle/facts/. URL consultato il 25 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2020).
  7. ^ dw.com, https://web.archive.org/web/20200326003416/https://www.dw.com/en/kenyan-environmental-activist-wins-nobel-peace-prize/a-1352886. URL consultato il 25 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2020).
  8. ^ idw-online.de, https://web.archive.org/web/20200326003549/https://idw-online.de/de/news338186. URL consultato il 25 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2020).
  9. ^ www2.daad.de, https://web.archive.org/web/20200326003742/https://www2.daad.de/der-daad/daad-aktuell/de/60320-friedensnobelpreis-2017-fuer-eine-welt-ohne-atomwaffen/. URL consultato il 25 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2020).
  10. ^ www2.daad.de, https://web.archive.org/web/20200326003910/https://www2.daad.de/presse/pressemitteilungen/de/74410-literaturnobelpreise-gehen-an-daad-alumni/. URL consultato il 25 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2020).

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN136056918 · ISNI (EN0000 0004 0559 6691 · LCCN (ENn81140598 · GND (DE2008061-X · BNF (FRcb11875487b (data) · J9U (ENHE987007260486805171 · NSK (HR000745327