Sbadiglio

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Joseph Ducreux che sbadiglia (autoritratto del 1783 circa, Getty Museum, Los Angeles)
Una volpe mentre sbadiglia

Uno sbadiglio è un riflesso respiratorio consistente in una profonda inalazione ed espirazione.

Pandiculazione è il termine utilizzato per definire l'insieme delle contrazioni muscolari che di solito accompagnano lo sbadiglio e che portano a "sgranchirsi".[1]

Lo sbadiglio spontaneo è un comportamento molto antico, ampiamente presente nei vertebrati, dai pesci all'uomo.[2][3][4][5]

Le esatte cause che provocano uno sbadiglio non sono state completamente chiarite.[5] A seconda del gruppo animale nel quale lo si ritrova, incluso l'uomo, lo sbadiglio può essere associato a vari stati, come la stanchezza, lo stress, la noia e la fame.[5]

Significato biologico

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Alcuni studiosi sostengono che lo sbadigliare non può essere causato da una mancanza di ossigeno, come fu ipotizzato da altri, semplicemente perché l'atto dello sbadiglio in sé riduce sensibilmente la quantità di ossigeno immessa nei polmoni tramite il normale processo respiratorio.[6]

Una seconda ipotesi deriva da uno studio del 2021: lo sbadiglio potrebbe essere un segnale involontario e spontaneo che manifesta il proprio stato di scarsa vigilanza allo scopo di aumentare l'allerta negli altri membri del gruppo. I soggetti dello studio devono individuare la foto di un serpente nascosta tra quelle di alcune rane o viceversa: i tempi per completare il compito diminuiscono quando il soggetto di studio abbia appena visto qualcuno sbadigliare.[7]

Il contagio e l'empatia

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Lo sbadiglio negli umani è contagioso[5]; questo significa che, in generale, è più probabile che una persona sbadigli dopo aver percepito (con la vista, l'udito, o entrambi i sensi) lo sbadiglio emesso da un'altra persona. La frequenza di contagio varia durante il giorno, con un picco a mattina presto e in tarda serata[8].

Ipotesi di tipo clinico, psicologico e neurobiologico suggeriscono e supportano il legame tra contagio dello sbadiglio ed empatia. Ad esempio, il contagio inizia a manifestarsi a 4-5 anni di età[9], quando i bambini sviluppano la capacità di identificare, in modo corretto, le emozioni altrui[10][11][12]. Inoltre, il contagio è ridotto o assente in soggetti che presentano disturbi legati all'empatia, come gli autistici[13][14][15] ed è positivamente legato ai punteggi soggettivi di empatia basati su test di tipo psicologico.[16] Infine, le aree del cervello legate alla sfera emotiva si sovrappongono, in parte, con quelle coinvolte nella risposta allo sbadiglio, con un possibile coinvolgimento dei neuroni specchio[17][18][19][20][21][22].

Al di là dell'uomo, il contagio dello sbadiglio, con possibili implicazioni empatiche, è stato finora dimostrato negli scimpanzé[23][24][25] e nei babbuini gelada[26]. La presenza di contagio tra uomo e cane domestico, considerato capace di un legame empatico con gli umani, è stata ipotizzata, ma i risultati sono controversi[27][28].

Uno studio condotto all'Università di Pisa ha fornito la prima evidenza comportamentale che il contagio dello sbadiglio è associato al legame empatico tra le persone.[29] Lo studio ha dimostrato che il contagio segue lo stesso gradiente dell'empatia: è massimo nei parenti stretti (genitori/figli/nipoti, fratelli, coppie stabili), decresce negli amici, poi nei conoscenti (persone legate solo da un terzo elemento esterno, cioè il lavoro o un amico in comune) e raggiunge il minimo negli sconosciuti[29]. Lo studio rivela che anche la risposta allo sbadiglio (misurata in termini di tempo di latenza) è più rapida tra parenti stretti, amanti e amici.[29]

Video di un feto che sbadiglia a 30 settimane di gravidanza[30]
  1. ^ MedOnline.net term Archiviato il 2 maggio 2007 in Internet Archive. pandiculate
  2. ^ Baenninger R, Some comparative aspects of yawning in Betta splendens, Homo Sapiens, Pantera leo and Papio sphinx, in J.Comp. Psycho 1987, 101:349-354.
  3. ^ Luttenberger F., The problem of yawning in reptiles, in Z Tierpsychol 1975, 37:113-37.
  4. ^ Rasa O.A., The causal factors and function of yawning in Microspathodon chrysurus (Pisces :P omacentridae), in Z Tierpsychol 1975, 37:113-37.
  5. ^ a b c d Provine RR, Yawning, in American Scientist 2005, 93: 532–539.
  6. ^ American Scientist Online, su americanscientist.org. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  7. ^ (EN) Andrew C. Gallup e Kaitlyn Meyers, Seeing others yawn selectively enhances vigilance: an eye-tracking study of snake detection, in Animal Cognition, vol. 24, n. 3, 1º maggio 2021, pp. 583–592, DOI:10.1007/s10071-020-01462-4. URL consultato il 12 giugno 2021.
  8. ^ Gigante F, Zilli I, The daily time course of contagious and spontaneous yawning among humans, in Journal of Ethology 2011, 29: 215–219. 10.1007/s10164-010-0242-0.
  9. ^ Millen A, Anderson JR, Neither infants nor toddlers catch yawns from their mothers, in Biol Lett 2011, 7: 440–442.
  10. ^ Singer T, The neuronal basis and ontogeny of empathy and mind reading: review of literature and implications for future research, in Neurosci Biobehav Rev 2006, 30: 855–863.
  11. ^ Saxe R, Carey S, Kanwisher N, Understanding other minds: linking developmental psychology and functional neuroimaging, in Ann Rev Psychol 2004, 55: 87–124.
  12. ^ Wiggers M, van Lieshout FM, Development of recognition of emotions: children's reliance on situational and facial expressive cues, in Develop Psychol 1985, 21: 338–349.
  13. ^ Helt M S, Eigsti I M, Snyder PJ, Fein DA, Contagious yawning in autistic and typical development, in Child Dev 2010, 81: 1620–1631.
  14. ^ Senju A, et al., Absence of contagious yawning in children with autism spectrum disorder, in Biol Lett 2007, 3: 706–708.
  15. ^ Giganti F, Esposito Ziello M, Contagious and spontaneous yawning in autistic and typically developing children, in Curr Psychol Lett 2009, 25: 1–11.
  16. ^ Platek SM, Critton SR, Myers TE, Gallup GG Jr, Contagious yawning: The role of self-awareness and mental state attribution, in Cognit Brain Res 2003, 17: 223–227.
  17. ^ Platek SM, Mohamed FB, Gallup GG Jr, Contagious yawning and the brain, in Cognit Brain Res 2005, 23: 448–452.
  18. ^ Schurmann M, Hesse MD, Stephan KE, Saarela M, Zilles K, et al., Yearning to yawn: The neural basis of contagious yawning, in NeuroImage 2005, 24: 1260–1264.
  19. ^ Nahab FB, Hattori N, Saad ZS, Hallett M, Contagious yawning and the frontal lobe: An fMRI study, in Hum Brain Mapp 2009, 30: 1744–1751.
  20. ^ Eslinger PJ, Neurological and neuropsychological bases of empathy, in Europ Neurol 1998, 39: 193–199.
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  23. ^ Anderson JR, Myowa-Yamakoshi M, Matsuzawa T, Contagious yawning in chimpanzees, in Proc. R. Soc. B 2004, 271: S468–S470.
  24. ^ Campbell MW, Carter JD, Proctor D, Eisenberg ML, de Waal FBM, Computer animations stimulate contagious yawning in chimpanzees, in Proc. R. Soc. B 2009, 276: 4255–4259.
  25. ^ Campbell MW, de Waal FBM, Ingroup-Outgroup Bias in Contagious Yawning by Chimpanzees Supports Link to Empathy, in PLoS ONE 2011, 6(4): e18283, DOI:10.1371/journal.pone.0018283.
  26. ^ Palagi E, Leone A, Mancini G, Ferrari PF, Contagious yawning in gelada baboons as a possible expression of empathy, in Proc Natl Acad Sci USA 2011, 106: 19262–19267.
  27. ^ Joly-Mascheroni RM, Senju A, Shepherd AJ, Dogs catch human yawns, in Biol. Lett. 2008, 4:446-448.
  28. ^ O’Haraa SJ, Reeveb AV, A test of the yawning contagion and emotional connectedness hypothesis in dogs, Canis familiaris, in Animal Behaviour 2011, 81: 335-340.
  29. ^ a b c (EN) Norscia I., Palagi E., Yawn contagion and empathy in Homo sapiens, in PLoS ONE 2011, 6(12): e28472, DOI:10.1371/journal.pone.0028472. URL consultato il 15 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2022).
  30. ^ Study on fetal yawning, Plosone.org, DOI:10.1371/journal.pone.0050569.g001.

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