Principio di elettroneutralità

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Elettroneutralità di un materiale

[modifica | modifica wikitesto]

In chimica fisica, il principio di elettroneutralità asserisce che tutti i materiali hanno al loro interno un numero trascurabile di specie cariche sbilanciate, ovvero il numero di anioni e cationi in qualsiasi porzione macroscopica del materiale è pressoché uguale. Da ciò deriva che il materiale (ad esempio un pezzo di metallo o una soluzione elettrolitica) presenta carica elettrica neutra o quasi neutra.[1][2]

Nel caso delle soluzioni elettrolitiche, ne discende che le concentrazioni dei cationi (aventi carica positiva) e degli anioni (aventi carica negativa) sono tra loro correlate in modo che un aumento di concentrazione di una specie ionica è associato ad un aumento di concentrazione di un'altra specie ionica di carica opposta.

Elettroneutralità di un atomo

[modifica | modifica wikitesto]

In chimica, il principio di elettroneutralità asserisce nelle molecole stabili e nei cristalli, la carica di ciascun atomo è il più possibile vicino a zero (cioè 0, -1 oppure +1).[3]

Tale principio può essere utilizzato per determinare i numeri di ossidazione più probabili per ciascun atomo all'interno di una struttura molecolare o cristallina.[3]

  1. ^ Chem1 Electrochemistry: Introduction, su chem1.com. URL consultato il 19 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2011).
  2. ^ Academic Press Dictionary of Science and Technology.
  3. ^ a b Pauling, pp. 192-194.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]