Principio di elettroneutralità
Elettroneutralità di un materiale
[modifica | modifica wikitesto]In chimica fisica, il principio di elettroneutralità asserisce che tutti i materiali hanno al loro interno un numero trascurabile di specie cariche sbilanciate, ovvero il numero di anioni e cationi in qualsiasi porzione macroscopica del materiale è pressoché uguale. Da ciò deriva che il materiale (ad esempio un pezzo di metallo o una soluzione elettrolitica) presenta carica elettrica neutra o quasi neutra.[1][2]
Nel caso delle soluzioni elettrolitiche, ne discende che le concentrazioni dei cationi (aventi carica positiva) e degli anioni (aventi carica negativa) sono tra loro correlate in modo che un aumento di concentrazione di una specie ionica è associato ad un aumento di concentrazione di un'altra specie ionica di carica opposta.
Elettroneutralità di un atomo
[modifica | modifica wikitesto]In chimica, il principio di elettroneutralità asserisce nelle molecole stabili e nei cristalli, la carica di ciascun atomo è il più possibile vicino a zero (cioè 0, -1 oppure +1).[3]
Tale principio può essere utilizzato per determinare i numeri di ossidazione più probabili per ciascun atomo all'interno di una struttura molecolare o cristallina.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Chem1 Electrochemistry: Introduction, su chem1.com. URL consultato il 19 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2011).
- ^ Academic Press Dictionary of Science and Technology.
- ^ a b Pauling, pp. 192-194.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Linus Pauling, General chemistry, 3ª ed., Courier Dover Publications, 1988, ISBN 0-486-65622-5.
- (EN) Academic Press Dictionary of Science and Technology, Oxford, Elsevier Science & Technology, 1992.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) IUPAC Gold Book, "electroneutrality principle", su goldbook.iupac.org.