Portale:Arte/Vetrina/Avorio Barberini
L'avorio Barberini, anche noto come dittico Barberini, è un'opera dell'arte bizantina risalente alla tarda antichità. Si tratta di una tavoletta di avorio, composta da quattro placche (una quinta è mancante) con incisioni a basso- ed altorilievo, nello stile classicheggiante del teodosiano tardo, che raffigura il tema classico dell'imperatore trionfante. L'opera è generalmente datata alla prima metà del VI secolo ed è attribuita ad una bottega imperiale di Costantinopoli, e l'imperatore raffigurato viene identificato con Anastasio I Dicoro o, più probabilmente, con Giustiniano I. È conservato al Museo del Louvre di Parigi.
L'avorio Barberini costituisce l'esemplare meglio conservato dei cosiddetti dittici imperiali, dei dittici di tema profano e civile. Il dittico completo misura 342 mm di altezza per 268 mm di larghezza; le dimensioni del pannello centrale sono 190 mm di altezza per 125 mm di larghezza e 25 mm di profondità. L'opera è composta da avorio di elefante scolpito e decorato con incrostazioni di pietre preziose (sono rimaste sette perle). Contrariamente a quanto supposto da alcuni storici, non reca tracce di policromia. L'opera combina da una parte il tema classico della grande potenza dell'imperatore trionfante, coronato dalla Vittoria e il cui regno universale è sinonimo di pace e prosperità, e dall'altra il nuovo motivo della vittoria cristiana, ottenuta grazie alla benevolenza del Cristo che benedice l'imperatore. Viene quindi introdotta una nuova gerarchia cosmica nella raffigurazione del trionfo imperiale: si tratta dunque di un'opera squisitamente politica, che rientra nella propaganda imperiale. La qualità del lavoro permette di attribuirlo ad una bottega costantinopolitana.