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Pino II Ordelaffi
Pino II Ordelaffi | |
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Nascita | 1356 |
Morte | Forlì, 16 luglio 1402 |
Cause della morte | apoplessia |
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Pino II Ordelaffi (1356 – Forlì, 16 luglio 1402) è stato un nobile italiano, fu signore di Forlì dal 1386 fino alla sua morte.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Della nobile famiglia degli Ordelaffi, figlio di Giovanni (fratello di Sinibaldo Ordelaffi) e di Taddea Malatesta, si dedicò al mestiere delle armi.
Il 13 dicembre 1385, di concerto con il fratello Cecco, depose lo zio Sinibaldo, che fece poi uccidere. Similmente, nel 1399 avvelenò il cugino Giovanni Ordelaffi per timore di pretese ereditarie da parte di questi.
Di carattere intraprendente e gaudente, si dedicò alle questioni di governo, di fatto scavalcando il meno ambizioso fratello Cecco.
Morì di apoplessia nel 1402 e gli succedette come unico signore di Forlì il fratello.
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Sposò il 12 gennaio 1385[1] Venanzia (?-12 settembre 1403[2]), figlia di Niccolò Brancaleoni, signore di Casteldurante, e di Elisabetta di Cione del Monte Santa Maria; ebbero quattro figli:[3][4]
- Giovanna, sposò Tiberto Brandolini;
- Giovanni (31 luglio 1393-1393);
- Giovanni (1396-1396);
- Luigi (1397-1º agosto 1415[5]).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Leone Cobelli, Cronache forlivesi ... dalla fondazione della città sino all'anno 1498, pubbl. a cura del prof. G. Carducci e del dott. E. Frati, 1874, p.149.
- ^ Leone Cobelli, Cronache forlivesi ... dalla fondazione della città sino all'anno 1498, pubbl. a cura del prof. G. Carducci e del dott. E. Frati, 1874, p.446.
- ^ Pompeo Litta, Famiglie celebri d'Italia. Ordelaffi di Forlì, Torino, 1835, Tav. V.
- ^ Pino Ordelaffi
- ^ Miscellanea francescana di storia, di lettere, di arti. Volume 52, 1952, p.585.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- G. Pecci, Gli Ordelaffi, Fratelli Lega Editori, Faenza 1974.
- Pompeo Litta, Famiglie celebri d'Italia. Ordelaffi di Forlì, Torino, 1835, Tav. V.
- Il secondo che si fece primo
- Pino Ordelaffi di Forlì, su condottieridiventura.it, 12 marzo 2013 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2016).