New World Order (wrestling)

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New World Order
Logo della stable
MembriHulk Hogan
Kevin Nash
Scott Hall
vedi sotto
Debutto7 luglio 1996
Scioglimento2002
Anni attivi1996–2000
2002
Progetto Wrestling

Il New World Order, conosciuto anche con l'acronimo nWo, è stata una stable di wrestling attiva nella World Championship Wrestling tra il 1996 e il 2000 e nella World Wrestling Federation nel 2002, originariamente composta da "Hollywood" Hulk Hogan, Kevin Nash e Scott Hall.[1]

Il New World Order ebbe origine in WCW il 7 luglio 1996, in seguito al turn heel di Hulk Hogan ai danni di Randy Savage a Bash at the Beach; il gruppo, formato anche da Kevin Nash e Scott Hall, assunse subito la gimmick di una banda di strada volta a comandare la federazione e, nel suo periodo di massima popolarità, portò la WCW a superare la WWF nella Monday Night War. Nel 2002, Hogan, Hall e Nash tornarono in WWF e riformarono la stable per alcuni mesi; mentre, nel 2010, si riunirono nella Total Nonstop Action Wrestling, sotto il nome The Band, senza però mai accennare al gruppo originale per motivi di copyright.

La storyline riguardante il New World Order è generalmente considerata una delle più importanti nella storia del wrestling.

World Championship Wrestling (1996–2000)

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Tutto ebbe inizio il 3 giugno 1996, quando Scott Hall, da poco arrivato in WCW, disse al pubblico che aveva in serbo una piccola sorpresa. La settimana dopo, infatti, approdò alla WCW l'ex WWF Champion Kevin Nash in una puntata di Monday Night Nitro. Nash e Hall diventarono così gli "Outsiders", due che andavano nel backstage a distrarre i wrestler prima dei loro match, interferire nei match altrui e anche nelle telecronache. Dopo alcune settimane i due annunciarono che a loro si sarebbe aggiunto un terzo componente. In realtà questo membro avrebbe dovuto essere Sting, ma sorprendentemente pochi giorni prima dell'angle che avrebbe dovuto portarlo dalla parte dei cattivi, lo stesso Sting dichiarò che non avrebbe mai voluto diventare heel in quel periodo. La WCW si trovò spiazzata e cercò in tutti i modi di accaparrarsi Bret Hart dalla WWF, ma il wrestler canadese rifiutò più volte e la federazione di Atlanta riuscì ad averlo nel suo roster solo un anno dopo. Ormai sembrava che la WCW non avesse più altre soluzioni se non mandare a Bash at the Beach solamente gli Outsiders senza un terzo membro così il match diventò un handicap match, 3 contro 2: da una parte Hall & Nash, dall'altra Sting, Lex Luger e Randy Savage. Durante il match, Luger si infortunò e i paramedici lo portarono fuori dal ring, la situazione era in parità: due contro due. Verso la fine del match Hulk Hogan apparve a sorpresa e aiutò Hall e Nash a vincere il match. La folla era incredula davanti a ciò che aveva visto: il top face della federazione turnò heel. Il motivo era che si sentiva troppo stanco dei suoi fan che lo trattavano male e parlò di una nuova stable: "New World Order of professional wrestling" diventato in seguito semplicemente "nWo".

Il nWo prese ben presto il controllo della WCW; nell'edizione di Nitro del 10 agosto 1996, Hogan (ora chiamato Hollywood Hogan) sconfisse The Giant grazie all'aiuto di Kevin Nash e Scott Hall, divenendo per la seconda volta campione del mondo WCW. Nei mesi successivi, vari wrestler entrarono nel New World Order, a partire a sorpresa proprio da The Giant, che però fu escluso dalla stable a inizio 1997, quando entrò in contrasto con Hogan, il quale si rifiutava di concedergli la shot al titolo vinta nella 3 ring battle royal di World War III 1996; nel febbraio 1997 anche "Macho Man" Randy Savage entrò a sorpresa nell'nWo. L'ingresso più clamoroso fu però quello di Eric Bischoff, vicepresidente esecutivo della WCW, che avrebbe rivelato di essere la mente dietro al New World Order. Per tutto il 1997 andò avanti una sorta di guerra tra nWo e WCW, che vide il gruppo guidato da Hogan & Bischoff, ormai una vera e propria federazione alternativa alla WCW, dominare settimana dopo settimana la federazione di Atlanta, anche grazie a Bischoff che spesso fece valere il suo potere per ribaltare le decisioni a favore dell'nWo. Solo nell'estate 1997 la WCW riuscì a rialzare la testa quando nel corso di un'edizione di Nitro Lex Luger sconfisse Hollywood Hogan strappandogli il titolo di campione del mondo WCW. Quattro giorni dopo, a Road Wild 1997, Hogan riuscì però a riprendersi la cintura grazie all'aiuto del resto dell'nWo e dell'arbitro Nick Patrick, ormai da tempo affiliato al New World Order. Un mese dopo a Fall Brawl 1997, Curt Hennig, da poco passato dalla WWF alla WCW tradì i Four Horsemen (Ric Flair, Chris Benoit & Steve McMichael) entrando nell'nWo; qualche giorno dopo a Nitro lo stesso Hennig sconfisse Steve McMichael conquistando il WCW United States Heavyweight Championship.

Verso la fine del 1997, l'ultimo baluardo della WCW contro la nWo restava Sting, lo scorpione; dopo diversi mesi in cui aveva assistito da spettatore alla presa di potere di Hogan e soci, venne riportato a Nitro dal presidente WCW J.J. Dillon, che per convincerlo a tornare ottenne da Hogan la posta in palio contro di lui del titolo WCW a Starrcade 1997. Il match si chiuse in modo controverso: Hogan schienò Sting grazie ad un conto veloce del solito Nick Patrick, ma Bret Hart, approdato da un mese in WCW dopo lo Screwjob di Montréal, dal tavolo dei commentatori si recò a bordo ring, impedendo al timekeeper di far suonare il gong e facendo ripartire il match. Sting imprigionò Hogan nella Scorpion Deathlock e Bret fece suonare la campana senza un chiaro segnale di resa da parte di Hogan (questa scena era ironicamente simile allo Screwjob subito da Bret Hart a Survivor Series 1997), dichiarando vincitore e nuovo campione WCW Sting. Nelle settimane successive Hogan protestò per l'accaduto, chiedendo che gli fosse riconsegnato il titolo; J.J. Dillon decise invece di dichiarare vacante la cintura e rimetterla in palio tra i due a SuperBrawl VIII, dove Sting sconfisse di nuovo Hogan conquistando definitivamente il titolo.

Ad inizio 1998 l'nWo reclutò Scott Steiner e cominciarono ad vedersi le prime crepe: Savage e Nash entrarono in contrasto; Macho Man interferì nel rematch tra Sting e Hogan a vantaggio dello scorpione, invece che del suo superiore; nel marzo 1998, inoltre, Scott Hall scomparve momentaneamente dalla circolazione. I problemi si aggravarono quando Randy Savage, a Spring Stampede 1998, sconfisse Sting, divenendo nuovo campione WCW. Quattro giorni più tardi, a Nitro, Savage sfidò Hogan in un match in cui sia il titolo WCW sia il comando dell'nWo erano in palio; nel finale del match, con l'arbitro KO, Nash intervenne per salvare Savage, stendendo Hogan con la Jackknife Powerbomb, ma a sorpresa arrivò Bret Hart che, dopo aver steso Nash con una sediata, mise Hogan sopra Savage per il pin vincente, che laureò Hogan per la quarta volta campione del mondo WCW e che di fatto sancì l'ingresso dello "Hitman" nella nWo.

La frattura tra Nash e Hogan divenne insanabile e portò l'ex Diesel a creare una sua nWo alternativa, dal nome nWo "Wolfpac", a cui, oltre allo stesso Nash e Savage, aderirirono altri wrestler della prima nWo, tra cui un rientrante Scott Hall, che però tradì poco dopo Nash tornando alla corte di Hogan chiamata ora nWo "Hollywood". Nei mesi successivi, le due nWo si accaparrarono alcuni dei lottatori più importanti della WCW: l'nWo "Hollywood" vide entrare nelle sue file Steve Ray e The Giant, mentre l'nWo "Wolfpac" si accaparrò Lex Luger e a sorpresa Sting, che dopo essere stato per più di un anno il rivale numero uno dell'nWo ora entrava nelle sue file. Sempre in questo periodo, Hogan perse la cintura a Nitro contro il campione degli Stati Uniti Bill Goldberg, imbattuto da quasi un anno in WCW e, dopo un breve feud con Warrior, scomparve momentaneamente dalle scene. Verso la fine del 1998, Kevin Nash vinse la Three ring battle royal di World War III 1998, divenendo primo sfidante al titolo WCW a Starrcade 1998, dove strappò la cintura a Goldberg, interrompendo la sua striscia vincente, grazie ad un intervento a sorpresa di un rientrante Scott Hall. Quattro giorni dopo, era prevista a Nitro la rivincita tra Nash e Goldberg, ma, ad inizio show, "Da Man" fu fatto arrestare dall'appena tornato Hollywood Hogan, che sfidò Nash a mettere in palio la cintura contro di lui. Il match si rivelò una farsa, Hogan toccò Nash con un dito e subito il campione WCW si buttò a terra facendosi schienare da Hogan per il più facile degli schienamenti; Hogan tornò per la quinta volta campione WCW e l'nWo ritornò unita in un'unica entità.

Dopo la riunione di fine 1998, la nWo non riuscì a ripetere nel 1999 il dominio ottenuto due anni prima nel 1997; Hogan perse il titolo contro Ric Flair qualche mese dopo e poi fu costretto a fermarsi per un infortunio, la stable cominciò a disgregarsi e lo stesso Hogan, al ritorno dall'infortunio, tornò a vestire i vecchi colori Red & Yellow dell'Hulkamania. Dopo due anni in cui aveva monopolizzato la WCW, la nWo sembrava destinata lentamente a sparire, ma, nel 2000, fece il suo inaspettato ritorno, quando a sorpresa Kevin Nash e Scott Hall aiutarono Bret Hart a conquistare il titolo mondiale contro Sid Vicious. A loro si unì pure Jeff Jarrett e ciò diede origine ad una nuova nWo, denominata nWo "2000"; il pubblico però non accolse favorevolmente questa ennesima reincarnazione della stable e in molti accusarono Bischoff di fossilizzarsi sul New World Order, invece di trovare nuove idee per risollevare la WCW dalla crisi in cui versava da due anni.

World Wrestling Federation (2002)

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Nel 2001, dopo l'acquisizione della WCW da parte della WWF, ebbe inizio una storyline in cui i wrestlers WCW, guidati da Shane McMahon, e Extreme Championship Wrestling, guidati da Stephanie McMahon e da Paul Heyman, diedero vita all'Alleance con l'obiettivo di invadere la WWF ed estromettere Vince McMahon dal business; la storyline terminò alle Survivor Series 2001 con la vittoria del team WWF (composto da The Rock, The Undertaker, Kane, Chris Jericho & Big Show) sul team Alleance (composto da Steve Austin, Kurt Angle, Booker T, Rob Van Dam & Shane McMahon). Questo obbligò l'Alleance a sciogliersi; 24 ore dopo a Monday Night Raw fece il suo ritorno in WWE "The Nature Boy" Ric Flair, il quale annunciò a Vince McMahon che per trovare i soldi per comprare WCW ed ECW, Shane e Stephanie gli avevano venduto le loro quote della WWF e ora loro due erano soci al 50%; la convivenza tra i due ebbe però vita breve e ben presto i contrasti li portarono a collidere in un match 1vs1 alla Royal Rumble 2002, che vede prevalere Flair. Nell'edizione successiva di Raw, un sibillino Vince interruppe l'autocelebrazione del "Nature Boy", dicendo che alla Royal Rumble non aveva perso solo lui, ma anche lo stesso Flair e tutte le superstar WWE.

Tre giorni dopo, nel corso di SmackDown, Vince McMahon fu inquadrato più volte nel suo ufficio in un monologo allo specchio in cui cercava di convincere se stesso a fare qualcosa di terribile, cercando di convincersi che Flair era un cancro per la WWE e che prima che avesse distrusso ciò che lui aveva creato, l'avrebbe distrutta lui stesso iniettandogli un veleno potentissimo; il segmento si chiuse con l'inquadratura sulla sedia di Vince in cui campeggiava la scritta "nWo". Nelle settimane successive, Vince uscì allo scoperto, annunciando di voler riportare in vita l'nWo nella sua formazione originale (Hollywood Hogan, Kevin Nash & Scott Hall) per distruggere la WWE e che, solo cedendogli il suo 50% della federazione, Flair poteva impedire tutto ciò; Flair, alla fine, cedette al ricatto di Vince, dicendo che lo faceva per le superstar WWE e non per lui. A Raw, i due ufficializzarono il passaggio delle quote, ma Steve Austin interruppe il tutto, invitando il pubblico a convincere Flair a non cedere e dicendosi pronto a combattere l'nWo. Flair, quindi, si convinse e annunciò di voler restare co-owner WWE; in conseguenza di ciò, fu ufficialmente annunciato che l'nWo avrebbe esordito in WWE nel corso di No Way Out 2002.

Nel 2002, No Way Out si aprì subito con l'arrivo sul ring dei tre dell'nWo, che dissero di non essere venuti in WWE per distruggerla, ma per lavorare con le altre superstar della federazione. Durante il PPV, i tre furono protagonisti di due segmenti nel backstage con The Rock e Steve Austin in cui sembravano voler andare d'accordo con entrambi (nel primo, Hogan voleva farsi una foto col People's Champ, mentre, nel secondo, i tre cercarono di offrire ad un poco convinto Austin delle birre), ma a fine serata Hogan e compagni intervennero nel main event, che vedeva Austin andare all'assalto dell'Undisputed Title detenuto da Chris Jericho, permettendo a quest'ultimo di confermarsi campione; come se non bastasse, i tre umiliarono Austin scrivendogli sulla schiena "nWo" con il classico spray nero. Nella puntata di Raw successiva, Austin chiese inutilmente all'nWo di presentarsi sul ring per rispondere di quanto fatto al PPV, ma i tre si limitarono a comparire sulla rampa, per poi tornare subito dopo nel backstage. Austin, allora, minacciò di boicottare lo show, se non fossero tornati sul ring; egli, tuttavia, fu fatto arrestare da Kurt Angle perché si rifiutava di lasciare il ring. Subito dopo l'allontanamento di Austin dall'arena, Hogan tornò sul ring per spiegare al pubblico il perché aveva tradito i fan diversi anni prima passando alla WCW, ma ad interromperlo arrivò The Rock, che accusò Hogan di aver sempre raccontato bugie ai fan (definendosi egli stesso "un Hulkamaniac tradito") e lo sfidò ad affrontarlo faccia a faccia a WrestleMania X8, sfida che fu accettata da Hogan. Dopo la stretta di mano tra i due, The Rock lanciò un messaggio al rivale stendendolo con la Rock Bottom, ma subito dopo Hall e Nash accorsero sul ring attaccando Rocky, che fu vittima di un pestaggio tre contro uno, in cui prima Hogan lo prese a martellate, poi tutti e tre lo fecero vittima delle rispettive finishers (Outsider's Edge, Jackknife Powerbomb e Leg Drop of Doom) e per finire lo umiliarono con la scritta nWo sulla schiena con lo spray nero. Oltre a questo, i tre bloccarono nel parcheggio dell'arena l'ambulanza che lo doveva portare in ospedale e Hogan, alla guida di un camion, la colpì diverse volte fino a farla ribaltare. Nell'edizione successiva di Raw, McMahon obbligò l'nWo a scusarsi per quanto fatto a The Rock e, mentre Hogan e soci stavano facendo le loro scuse sul ring, Austin irruppe sullo stage col suo Pick-Up obbligandoli alla fuga. Austin inseguì i tre nel backstage riuscendo a mettere le mani su Scott Hall, riportandolo sul ring e umiliandolo pubblicamente; il tutto portò a sancire un match tra Austin e Hall a WrestleMania X8. Nelle settimane successive, continuarono gli scontri tra Austin e l'nWo, finché, dieci giorni prima di WrestleMania, The Rock fece il suo ritorno a Smackdown e sfidò subito l'nWo ad un match per la serata, ottenendo un match contro Scott Hall che terminò ben presto con la squalifica del membro dell'nWo e si trasformò in un nuovo pestaggio ai danni di Rocky, salvato dall'arrivo di Austin con Vince che annunciò, per l'ultima puntata di Raw prima dello "Showcase degli Immortali", un 2vs3 tra nWo e il duo The Rock-Austin; il match fu vinto dall'nWo grazie ad Hogan, che, a sei giorni da WrestleMania, schienò il suo rivale col suo Leg Drop of Doom. A Wrestlemania X8, il primo dei due match con protagonista l'nWo fu quello tra Austin e Hall, che vide prevalere il primo nonostante le varie interferenze di Nash a favore dell'amico; a fine match Nash e Hall promisero di rifarsi nel match tra Hogan e The Rock, ma Hogan disse ai due di restare nel backstage, poiché voleva battere Rocky con le sue sole forze dimostrando di essere il migliore dei due; pur non comprendendola, i due accettarono la sua scelta. Il match tra Hogan e The Rock fu uno dei match più famosi della storia di WrestleMania: Hogan, pur presentandosi da heel, ebbe quasi tutto il pubblico dalla sua. Al termine di un'epica battaglia, fu però The Rock ad avere la meglio grazie a due Rock Bottom consecutive, seguite dal People's Elbow; a fine match Hogan porse sportivamente la mano a Rocky che l'accettò. Poco dopo, Nash e Hall salirono sul ring chiedendo spiegazione a Hogan e attaccandolo, con The Rock che tornò sul ring e aiutò Hogan a ricacciarli nel backstage, e prima di lasciare il ring invitò l'Immortale a deliziare i fan con le sue classiche pose.

Nella puntata di Raw dopo WrestleMania, Nash e Hall accusarono Hogan di aver mandato a monte i piani per il PPV, perché, invece di focalizzarsi sull'obiettivo che si erano prefissati inizialmente, cioè Austin, si era distratto con la sfida a The Rock, facendo fallire tutto; Hogan fu, così, estromesso dal gruppo. La stessa sera, Hogan e The Rock fecero coppia contro Nash e Hall, sconfiggendoli via pin. Tre giorni dopo, a Smackdown, The Rock sconfisse Kevin Nash per squalifica, causata dall'intervento di Hall; Hogan accorse sul ring in aiuto di Rocky, ma fu attaccato da un rientrante X-Pac, che si riunì a Hall e Nash, riportando l'nWo a tre membri.

Nel Raw successivo, andò in onda lo storico draft della federazione; a sorpresa, The Rock e Hogan furono scelti da Vince per SmackDown, mentre l'nWo fu scelta da Flair per Raw. Sempre la stessa sera, Hogan & The Rock affrontarono l'nWo in un match 2 contro 3; terminato a favore del trio in bianco e nero per squalifica causata da Kane, scelto poco prima da Flair (Raw) come colui che avrebbe dovuto tenere l'nWo a bada. Tre giorni dopo, nell'ultimo SmackDown a roster unificati, Hogan, The Rock & Kane sconfissero l'nWo in un tre contro tre, chiudendo definitivamente i conti. A Raw, l'nWo trovò subito un nuovo rivale, oltre a Kane, in Bradshaw, rimasto orfano di Faarooq (scelto da Vince per Smackdown) quando Nash, Hall & X-Pac presero possesso di forza dell'ex ufficio degli APA, trasformandolo nel loro ufficio; nelle settimane successive Kane fu messo fuori causa da un infortunio, mentre Kevin Nash fu a sorpresa sospeso da Flair a tempo indeterminato (in realtà anche l'ex Diesel era vittima di un infortunio); a Backlash 2002 Scott Hall sconfisse Bradshaw in un match tutt'altro che entusiasmante e più tardi nella serata, Hall & X-Pac interferirono nel number-one contender match tra Austin e The Undertaker, a favore del secondo, che vinse il match per un errore dell'arbitro speciale Ric Flair, il quale non vide il piede sulla corda di Austin durante il conteggio decisivo.

Austin tornò ad essere nel mirino dell'nWo e, nel Raw successivo, fu sancito da Ric Flair un incontro di coppia che vedeva Austin & Bradshaw dover affrontare Hall & X-Pac, ma prima del match Bradshaw fu trovato K.O. nel backstage e Flair nominò Big Show come sostituto. Il gigante tradì però a sorpresa Austin durante la contesa, passando nelle file dell'nWo; sette giorni più tardi, Flair sancì un six-man tag team match tra nWo e un team composto da Austin, Bradshaw e lo stesso "Nature Boy", durante il quale fu proprio Flair a tradire gli altri due, rivelando di essere in combutta con l'nWo. Purtroppo, poco dopo, Scott Hall fu licenziato dalla WWF per non essersi presentato ad uno show per i soliti problemi di alcolismo durante un tour in Inghilterra; l'nWo si trovò, così, senza nessuno dei suoi padri fondatori al comando, con la guida esterna di Flair. Egli annunciò di aver dovuto sospendere Nash per nascondere un infortunio, ma che presto sarebbe tornato a Raw, e, inoltre, inserì nel gruppo anche il 5 volte campione WCW Booker T. A Judgment Day 2002, Steve Austin sconfisse Flair & Big Show in un handicap match; l'nWo iniziò così ad andare allo sbando, orfana di un leader, finché Kevin Nash non rientrò e ricompattò le file del gruppo.

Per risollevare le sorti dell'nWo, orfana pure dell'appoggio esterno di Flair, che perse il suo 50% della WWE in un match contro McMahon, il quale tornò padrone al 100% della federazione, Nash annunciò l'innesto di un nuovo elemento del gruppo che avrebbe ridato la scossa. Il membro si rivelò niente meno che "The Heart Break Kid" Shawn Michaels, assente in WWE da Judgment Day 2000, in cui aveva arbitrato l'iron man match tra Triple H e The Rock. HBK disse di essere tornato solo come favore personale all'amico Kevin Nash e che non sarebbe tornato sul ring come lottatore; dopo aver catechizzato uno ad uno gli altri membri del gruppo, HBK estromise Booker T, stendendolo con una Sweet Chin Music perché reo di voler usare l'nWo per tornaconto personale. A King of the Ring 2002, Booker T si prese la rivincita sconfiggendo Big Show; la stessa sera a sorpresa l'nWo incrociò Triple H nel backstage alla vigilia del main event in cui avrebbe affrontato l'Undisputed Champion Undertaker; l'nWo offrì il suo appoggio al vecchio amico, anche se durante il match non si fece vedere. Il giorno dopo, a Raw, Michaels annunciò che presto l'nWo avrebbe avuto un nuovo membro, un vecchio amico che si sarebbe riunito a loro. Si trattava di Triple H, a cui venne dato tempo fino a Vengeance per accettare la loro offerta. Mentre cresceva l'attesa per sapere se davvero Triple H sarebbe entrato nell'nWo, qualche settimana prima del PPV, Kevin Nash annunciò di avere avuto finalmente l'ok dei medici per tornare a lottare e organizzò un incontro 5 contro 5 in cui i tre membri attivi dell'nWo (Big Show, X-Pac e lo stesso Nash) avrebbero fatto squadra con Eddie Guerrero & Chris Benoit contro un team composto da Booker T, Goldust, Bubba Ray Dudley, Spike Dudley e un quinto membro a sorpresa che si rivelò essere Rob Van Dam; durante il match Nash si rinfortunò gravemente ad un ginocchio, e fu costretto ad uno stop molto lungo; questo nuovo stop di Nash, il licenziamento di Hall di un paio di mesi prima e il prossimo addio di X-Pac alla federazione, che in scadenza di contratto non aveva trovato l'accordo per il rinnovo, indusse la federazione a cambiare radicalmente i piani ponendo fine alla stable in bianco e nero. Sette giorni dopo, Vince McMahon apparì a Raw, accompagnato dalla musica dell'nWo, annunciando ai fan che era l'ultima volta che avrebbero sentito quella musica in WWE, perché l'nWo era ufficialmente morta; a sei anni dalla nascita, la stable più dominante della storia del pro wrestling cessava definitivamente di esistere.

Varie reunion e WWE Hall of Fame (2014–2021)

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Hulk Hogan, Kevin Nash e Scott Hall riunirono l'nWo nella puntata di Raw dell'11 agosto 2014 per festeggiare il sessantunesimo compleanno dell'Hulkster; inizialmente entrato con il suo classico attire giallo e rosso, dopo le esortazioni di Nash, si strappò la canotta rossa, rivelando la classica maglia nera con stampato il logo nWo.

I tre si riunirono ancora nell'nWo il 29 marzo 2015 a WrestleMania 31 per dare aiuto a Sting nel suo match contro Triple H; aiuto vano, vista la vittoria finale di Triple H, grazie anche all'interferenza della D-Generation X.

Il 10 aprile 2021, a WrestleMania 37, Hulk Hogan, Kevin Nash, Scott Hall e X-Pac furono introdotti nella WWE Hall of Fame.

Incarnazioni e membri

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World Championship Wrestling

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# Nome Membri
nWo Hulk Hogan, Kevin Nash, Scott Hall, Ted DiBiase, The Giant, nWo Sting (Jeff Farmer), Syxx, Vincent, Nick Patrick, Miss Elizabeth, Eric Bischoff, Buff Bagwell, Masahiro Chono, Scott Norton, Randy Savage, Dennis Rodman, The Great Muta, Konnan, Curt Hennig, Rick Rude, Dusty Rhodes, Scott Steiner
nWo Hollywood Hulk Hogan, Scott Hall, The Giant, Vincent, Eric Bischoff, Buff Bagwell, Scott Norton, Dennis Rodman, Rick Rude, Brian Adams, The Disciple, Dusty Rhodes, Scott Steiner, Bret Hart, Horace Hogan, Stevie Ray, Miss Elizabeth, Mark Johnson, Curt Hennig, nWo Sting (Jeff Farmer)
nWo Wolfpac Kevin Nash, Konnan, Lex Luger, Randy Savage, Sting
nWo Elite Hulk Hogan, Kevin Nash, Scott Hall, Miss Elizabeth, Eric Bischoff, Buff Bagwell, Scott Steiner, Rick Steiner, Lex Luger, David Flair, Torrie Wilson
nWo 2000 Kevin Nash, Scott Hall, Bret Hart, Jeff Jarrett, Scott Steiner, Ron Harris, Don Harris

World Wrestling Federation

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# Nome Membri
nWo Hulk Hogan, Kevin Nash, Scott Hall
nWo Kevin Nash, Big Show, Booker T, Shawn Michaels e X-Pac
nWo Kevin Nash, Big Show, Shawn Michaels e X-Pac

Musiche d'ingresso

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  • World Championship Wrestling
    • Rockhouse di Frank Shelley (1996–2000)
    • Wolfpac Theme di J. Hart (1998–1999) – nWo Wolfpac
  • World Wrestling Federation/Entertainment
    • Rockhouse di Frank Shelley

Titoli e riconoscimenti

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  1. ^ nWo Original Profile, su onlineworldofwrestling.com, Online World of Wrestling. URL consultato il 24 gennaio 2008.

Collegamenti esterni

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