Milza accessoria
Milza accessoria | |
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Immagini di una tomografia computerizzata di milza accessoria (al centro immagine) fra milza e rene sinistro. | |
Specialità | genetica clinica |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-9-CM | 759.0 |
ICD-10 | Q89.0 |
eMedicine | 896865 |
Una milza accessoria (chiamata anche milza sovrannumeraria o splenunculus) è un piccolo nodulo di tessuto splenico che si trova fisicamente separato dal corpo principale della milza. Le milze accessorie si trovano in circa il 10% della popolazione e tipicamente hanno un diametro di circa 1 cm.[1] Morfologicamente possono assomigliare a un linfonodo oppure ad una piccola milza. Sembra che la presenza di una milza accessoria possa essere dovuta ad anomalie durante lo sviluppo oppure a traumi maggiori.[2] La milza sovrannumeraria è clinicamente significativa in quanto può comportare errori di interpretazione durante l'esecuzione di imaging radiologico diagnostico,[2] oppure la persistenza di sintomi una volta che si sia optato per una splenectomia terapeutica.
Eziologia
[modifica | modifica wikitesto]Milza accessoria | |
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Anatomia del Gray | (EN) Pagina 1283 |
Nome latino | lienem accessorius |
Identificatori | |
TA | A13.2.01.022 |
FMA | 16028 |
Le milze accessorie possono formarsi durante lo sviluppo embrionale quando alcune delle cellule della milza in via di sviluppo si depositano lungo il percorso dalla linea mediana (l'espressione primaria della funzione dell'embrione, e dalla quale prendono origine diverse strutture del corpo), fino alla sua posizione finale sul lato sinistro dell'addome dalla 9ª all'11ª costola. Una milza accessoria spesso origina durante la vita embrionale dal lato sinistro del mesogastrio dorsale come risultato di un'imperfetta fusione o di un'imperfetta separazione della massa splenica.[3]
La fusione splenogonadica (una rara malformazione congenita) può comportare la formazione di una o più milze accessorie lungo un percorso che va dall'addome alla pelvi o allo scroto. Queste formazioni spleniche si sviluppano vicino alla cresta urogenitale, la struttura dalla quale prendono origine le gonadi. Le gonadi a causa della fusione possono prelevare del tessuto dalla milza e mentre scendono attraverso l'addome durante lo sviluppo, possono produrre una linea continua o spezzata di tessuto splenico che viene a depositarsi.
La splenosi è un'altra possibile causa di milza accessoria. In questa condizione anomala focolai di tessuto splenico crescono in determinate zone del corpo (una sorta di autotrapianto), molto spesso a seguito di traumi fisici o splenectomia. Frammenti di tessuto provenienti da una normale milza possono impiantarsi su superfici ben vascolarizzate nella cavità addominale o, se la barriera diaframmatica è rotta, nel torace.[4][5] Questa forma congenita può essere presente nel 10-44% di tutte le autopsie.[6]
Sedi tipiche e dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]I luoghi più comuni dove è possibile reperire una milza accessoria sono l'ileo della milza e le zone adiacenti alla coda del pancreas. Tuttavia questa struttura sovrannumeraria può essere trovata ovunque lungo i vasi splenici, nel legamento gastrosplenico, nel legamento splenorenale, nelle pareti dello stomaco[7][8][9] o nell'intestino, nella coda del pancreas,[10][11][12] nel grande omento,[13][14] nel mesentere,[15] nella loggia renale e surrenale,[16][17] o nelle gonadi (così come lungo ogni area seguita durante la discesa prenatale delle stesse). La dimensione tipica è di circa 1 cm, ma non è infrequente trovare formazioni di dimensioni variabili da pochi millimetri fino a 2-3 cm.[2] Le milze accessorie generalmente sono presenti in numero ridotto, massimo 6 in un individuo, presentano un normale aspetto istologico di tessuto della milza, e la loro vascolarizzazione normalmente deriva da un ramo dell'arteria splenica.[18]
Significato clinico
[modifica | modifica wikitesto]Se la splenectomia viene eseguita per condizioni patologiche che comportano un sequestro di cellule ematiche all'interno della milza (es. trombocitopenia da sequestro splenico), la mancata rimozione di una o più milze accessorie può comportare il fallimento terapeutico. Oltre al sopracitato problema una milza accessoria può comportare confusione, durante l'esecuzione di tecniche di imaging radiologico, con situazioni di ingrossamento dei linfonodi o crescita neoplastica a livello della coda del pancreas, del tratto gastrointestinale, delle ghiandole surrenali o delle gonadi. Il medico clinico ed il radiologo debbono quindi avere presente questa condizione e metterla in diagnosi differenziale.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Keith L. Moore, Clinically Oriented Anatomy, 3rd, Baltimore, Williams & Wilkins, 1992, p. 187, ISBN 0-683-06133-X.
- ^ a b c Gayer G, Zissin R, Apter S, Atar E, Portnoy O, Itzchak Y, CT findings in congenital anomalies of the spleen, in Br J Radiol, vol. 74, n. 884, agosto 2001, pp. 767–72, DOI:10.1259/bjr.74.884.740767, PMID 11511506. URL consultato l'11 marzo 2018.
- ^ Halpert B, Gyorkey F, Lesions observed in accessory spleens of 311 patients, in Am. J. Clin. Pathol., vol. 32, n. 2, agosto 1959, pp. 165–8, PMID 13670140.
- ^ Abu Hilal M, Harb A, Zeidan B, Steadman B, Primrose JN, Pearce NW, Hepatic splenosis mimicking HCC in a patient with hepatitis C liver cirrhosis and mildly raised alpha feto protein; the important role of explorative laparoscopy, in World J Surg Oncol, vol. 7, gennaio 2009, p. 1, DOI:10.1186/1477-7819-7-1, PMC 2630926, PMID 19123935. URL consultato l'11 marzo 2018.
- ^ Madjar S, Weissberg D, Thoracic splenosis, in Thorax, vol. 49, n. 10, ottobre 1994, pp. 1020–2, PMC 475241, PMID 7974296. URL consultato l'11 marzo 2018.
- ^ al-Ahmadi M, Brundage S, Brody F, Jacobs L, Sackier JM, Splenosis of the mesoappendix: case report and review of the literature, in J R Coll Surg Edinb, vol. 43, n. 3, giugno 1998, pp. 200–2, PMID 9654886.
- ^ Chin S, Isomoto H, Mizuta Y, Wen CY, Shikuwa S, Kohno S, Enlarged accessory spleen presenting stomach submucosal tumor, in World J. Gastroenterol., vol. 13, n. 11, marzo 2007, pp. 1752–4, PMC 4146959, PMID 17461483. URL consultato l'11 marzo 2018.
- ^ Wang G, Chen P, Zong L, Accessory spleen arising from the gastric fundus mimicking gastrointestinal stromal tumor following splenectomy: A case report, in Exp Ther Med, vol. 7, n. 2, febbraio 2014, pp. 349–351, DOI:10.3892/etm.2013.1415, PMC 3881060, PMID 24396402. URL consultato l'11 marzo 2018.
- ^ Almazeedi S, Alhaddad E, Al-Khithr T, Alhunaidi M, Incidental gastric accessory spleen during laparoscopic sleeve gastrectomy, in Int J Surg Case Rep, vol. 36, 2017, pp. 119–121, DOI:10.1016/j.ijscr.2017.05.022, PMC 5447567, PMID 28558346. URL consultato l'11 marzo 2018.
- ^ Kim SH, Lee JM, Han JK, Lee JY, Kim KW, Cho KC, Choi BI, Intrapancreatic accessory spleen: findings on MR Imaging, CT, US and scintigraphy, and the pathologic analysis, in Korean J Radiol, vol. 9, n. 2, 2008, pp. 162–74, DOI:10.3348/kjr.2008.9.2.162, PMC 2627219, PMID 18385564. URL consultato l'11 marzo 2018.
- ^ Katuchova J, Baumohlova H, Harbulak P, Stofcikova M, Svajdler M, Repovsky A, Radonak J, Intrapancreatic accessory spleen. A case report and review of literature, in JOP, vol. 14, n. 3, maggio 2013, pp. 261–3, PMID 23669475. URL consultato l'11 marzo 2018.
- ^ Bostancı EB, Oter V, Okten S, Küçük NO, Soydal C, Turhan N, Akoglu M, Intra-pancreatic Accessory Spleen Mimicking Pancreatic Neuroendocrine Tumor on 68-Ga-Dotatate PET/CT, in Arch Iran Med, vol. 19, n. 11, novembre 2016, pp. 816–819, PMID 27845553.
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- ^ Gill N, Nasir A, Douglin J, Pretterklieber B, Steinke H, Pretterklieber M, Cotofana S, Accessory Spleen in the Greater Omentum: Embryology and Revisited Prevalence Rates, in Cells Tissues Organs (Print), vol. 203, n. 6, 2017, pp. 374–378, DOI:10.1159/000458754, PMID 28420007. URL consultato l'11 marzo 2018.
- ^ Ruiz-Tovar J, Ripalda E, Beni R, Nistal J, Monroy C, Carda P, Hypersplenism caused by an accessory spleen mimicking an intra-abdominal neoplasm: report of a case, in Surg. Today, vol. 39, n. 9, 2009, pp. 818–20, DOI:10.1007/s00595-008-3919-z, PMID 19779782. URL consultato l'11 marzo 2018.
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- ^ Azar GB, Awwad JT, Mufarrij IK, Accessory spleen presenting as adnexal mass, in Acta Obstet Gynecol Scand, vol. 72, n. 7, ottobre 1993, pp. 587–8, PMID 8213112. URL consultato l'11 marzo 2018.
- ^ Bergeron E, Ratte S, Jeannotte S, Recoskie MJ, The use of a handheld gamma probe for identifying two accessory spleens in difficult locations in the same patient, in Ann Nucl Med, vol. 22, n. 4, maggio 2008, pp. 331–3, DOI:10.1007/s12149-007-0122-z, PMID 18535886. URL consultato l'11 marzo 2018.
Voci correlate
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