Ludovico il Cieco
Ludovico III il Cieco | |
---|---|
Denarii d'argento recanti l'effige di Papa Benedetto IV (dritto) e Ludovico III (rovescio) | |
Imperatore dei Romani | |
In carica | 22 febbraio 901 – 21 luglio 905 |
Incoronazione | Basilica di San Pietro, Roma, 22 febbraio 901 |
Predecessore | Arnolfo di Carinzia |
Successore | Berengario del Friuli |
Re d'Italia | |
In carica | 12 ottobre 900 – 21 luglio 905 (contestato da Berengario del Friuli) |
Incoronazione | Pavia, 12 ottobre 900 |
Predecessore | Berengario del Friuli e Arnolfo di Carinzia |
Successore | Berengario del Friuli |
Re di Provenza | |
In carica | 11 gennaio 887 – 5 giugno 928 |
Predecessore | Bosone I |
Successore | Ugo d'Arles (de facto, 928-933) Rodolfo II di Borgogna (de iure, dal 933) |
Nascita | 882 circa |
Morte | Arles, 28 giugno 928 |
Dinastia | Bosonidi |
Padre | Bosone I di Provenza |
Madre | Ermengarda d'Italia |
Consorti | Anna di Costantinopoli Adelaide di Borgogna |
Figli | da Anna Carlo Costantino Anna (contestata) da Adelaide Rodolfo |
Religione | Cattolicesimo |
Ludovico di Provenza detto anche il Cieco (882 circa – Arles, 28 giugno 928[1]), fu re di Provenza dall'887 alla sua morte, anche re d'Italia, dal 900 al 905 e imperatore dei Franchi e dei Romani, dal 901 al 905.
Origine
[modifica | modifica wikitesto]Figlio del Re di Provenza, Bosone I (nel documento n° 12 del Cartulaire de l'abbaye de Saint-André-le-Bas de Vienne Ludovico si firma figlio di re Bosone[2]) e di Ermengarda d'Italia (come è confermato in Herimanni Augiensis Chronicon[3]), figlia del Re d'Italia, poi Imperatore del Sacro Romano Impero dall'855 ed anche re di Provenza, Ludovico II il Giovane (per cui Ludovico, per parte di madre, è un carolingio) e di Engelberga d'Alsazia, di cui non si conoscono gli ascendenti[4], ma quasi certamente, da parte di padre, erano della famiglia dei Supponidi, di origine longobarda e, secondo alcuni storici (vedi l'enciclopedia medievale tedesca, Lexikon des Mittelalters), Engelberga era probabilmente la figlia di Adelchi I conte di Parma e duca di Spoleto e secondo lo storico francese Christian Settipani, esperto di genealogie era cugina di Suppone III[4]; mentre la madre, secondo lo storico, Jean-Noël Mathieu, poteva essere, Emma di Baviera, in quanto l'imperatore Carlo il Grosso la definisce sorella[5] (dilectam sororem nostram)[6]. Bosone I era figlio del conte Bivin di Vienne (822-877)[7], (a sua volta figlio di Riccardo II, conte di Amiens, e della moglie di cui non si conoscono, né il nome, né gli ascendenti[8]) e di Richilde, figlia di Bosone il Vecchio (?-855), conte del Vallese, conte di Arles ed anche conte in Italia, considerato il capostipite della dinastia Bosonide.[9].
Suo padre, Bosone era inoltre il fratello di Riccardo detto il Giustiziere e di Richilde di Provenza ed erano suoi zii (o da parte di padre oppure di madre), Teutberga (?-876), moglie del re di Lotaringia, Lotario II[10] e Uberto del Vallese (?-864), abate dell'abbazia di Saint Maurice-in-Valais[11].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]La data di nascita di Ludovico, nella seconda metà dell'882 o dopo è determinata dal fatto che quando la città di Vienne, che era stata posta sotto assedio dal re titolare di Provenza, re d'Aquitania e da poco più di un mese anche re dei Franchi occidentali, Carlomanno II, nell'882, era stata conquistata da suo zio (il fratello di suo padre Bosone), il duca di Borgogna, Riccardo il Giustiziere che quando, secondo gli Annales Bertiniani, sua madre Ermengarda e la sorellina, Engelberga (la parentela tra Ludovico ed Engelberga viene confermata dal documento n° 205 dell'abbazia di Cluny, datato gennaio 917, riferente di una donazione all'abbazia stessa[12]), furono condotte nella contea di Autun, presso Riccardo il Giustiziere, di Ludovico non viene fatto alcun cenno[13].
Alla morte del padre, nel gennaio 887[14], la madre Ermengarda venne nominata reggente del regno con l'aiuto del conte di Autun, Riccardo il Giustiziere, fratello di Bosone e futuro (888) duca di Borgogna. Nel maggio 887, la madre, con Ludovico, si recò dall'imperatore Carlo il Grosso[14], che, adottò Ludovico, confermandolo re di Provenza (secondo lo storico francese Christian Settipani, il fatto di essere stato adottato da Carlo il Grosso, permise poi l'incoronazione di Ludovico a re di Provenza[1]).
Nel maggio 889 Ludovico si recò con la madre a fare atto di sottomissione al nuovo re dei Franchi orientali o re di Germania Arnolfo di Carinzia. Atto ripetuto nell'894.
Nell'890, sempre secondo lo storico Settipani, l'alto clero ed i grandi feudatari, riuniti a Valence, con l'approvazione di Arnolfo di Carinzia e del papa Stefano VI, incoronarono Ludovico re di Provenza e della Borgogna Cisgiurana (il regno venne denominato indifferentemente di Provenza o di Borgogna Cisgiurana), con la reggenza della madre[1]. Nell'896 dovette combattere i Saraceni (che dall'889 avevano una base a Frassineto, Provenza) che devastavano la Provenza. La sorella Engelberga sposò (898) il duca Guglielmo il Pio, conte di Lione e di Mâcon, come viene confermato dal documento n° 112 dell'abbazia di Cluny, dell'11 settembre 910[15].
Nel 900, i nobili dell'Italia del nord[16], che da due anni era devastata dalle scorrerie degli Ungari, fecero appello a Ludovico, re di Provenza e nipote dell'imperatore Ludovico II, che, accettò l'invito e, nel settembre del 900, giunse in Italia, dove il re d'Italia Berengario del Friuli[17], abbandonato da tutti si dovette ritirare al di là del Mincio[18], per cui Ludovico conquistò Pavia, dove il 12 ottobre 900 fu incoronato re d'Italia nella basilica di San Michele[1]. Poi, accompagnato dai maggiorenti del regno, proseguì per Roma, dove, nel febbraio del 901, il papa Benedetto IV lo cinse della corona imperiale[1].
Nel 902, Berengario del Friuli, che due anni prima era stato spodestato, marciò con un grosso esercito su Pavia (la situazione, nell'arco di un anno era mutata - nel 901 il Nord Italia era stato devastato dagli Ungari, che aveva portato distruzione e morte[19] e molti nobili italiani erano tornati a schierarsi con Berengario), dove lo assediò e, a patto che Ludovico non tornasse più in Italia, gli concesse il permesso di ritirarsi in Provenza, mantenendo il titolo di imperatore[1].
Nel 905:
- Ludovico, secondo le Europäische Stammtafeln[20], vol II, 189 (non consultate), sposò Anna di Costantinopoli o Anna di Macedonia (890 -† 912)[21], figlia dell'imperatore Bizantino Leone VI; secondo alcuni storici questo matrimonio non fu mai celebrato (anche perché Anna non risulta citata in alcun documento di Ludovico) e Anna non lasciò mai Bisanzio, dove sarebbe morta verso il 904[1].
- ritornò in Italia, chiamato dai feudatari[22], e Berengario, vedendosi in inferiorità, si ritirò, ma non poté chiudersi in Verona, sua principale roccaforte, perché il vescovo della città aveva aperto le porte a Ludovico, che la occupò[23]. Ludovico pensò di aver vinto la partita perché Berengario si era rifugiato al di là delle Alpi, in Baviera. Però Berengario, con l'aiuto di truppe Bavaresi, rientrò in Italia e, a Verona, il 21 luglio, colse di sorpresa Ludovico e lo fece prigioniero, lo fece accecare[24](da cui il soprannome) e si riprese la corona d'Italia; a Ludovico rimase il titolo di Imperatore, che continuò ad usare sino alla sua morte (vedi documento n° 21, datato 27 novembre 927, del Cartulaire de l'abbaye de Saint-André-le-Bas de Vienne dove Ludovico si definisce augusto imperatore[25]);
- ritornato a Vienne, la sua capitale, riconoscendo di non essere più in grado di resistere alle pressioni dei suoi feudatari, per la sua menomazione, secondo lo storico francese Christian Settipani, designò come aiutante il cugino Ugo d'Arles, conte d'Arles e di Vienne[1].
Nel 911 rinunciò definitivamente al governo, nominando marchese di Provenza il cugino Ugo, che spostò la capitale da Vienne ad Arles. Nel 912 Ugo sposò Willa di Provenza, vedova del re Rodolfo I di Borgogna Transgiurana e sorellastra di Ludovico. Tra il 914 ed il 915, Ludovico si sposò, in seconde nozze, con Adelaide di Borgogna (?-943), figlia del re Rodolfo I e di sua sorellastra Willa di Provenza (Adelaide viene citata nel documento n° 16, datato 18 febbraio 915, del Cartulaire de l'abbaye de Saint-André-le-Bas de Vienne[26]. Nel 915, Berengario del Friuli fu incoronato imperatore da papa Giovanni X. Il 9 luglio 926 Ugo d'Arles fu eletto re d'Italia.
Ludovico morì, abbandonato e in solitudine, il 28 giugno 928, non si sa esattamente dove, a Arles o a Vienne. Avrebbe dovuto succedergli il figlio Carlo Costantino, su cui fu lanciata la maldicenza di essere illegittimo, per cui il regno di Provenza per alcuni anni non ebbe un re e dove Ugo d'Arles continuò a farla da padrone, anche se non riuscì mai a farsi riconoscere re[27]. Finché, nel 933, il nuovo re d'Italia, Ugo d'Arles, consegnò al re di Borgogna (ma anche re d'Italia dal 922), Rodolfo II di Borgogna, tutti i territori che aveva posseduto in Provenza[28], a patto che non rimettesse più piede in Italia.
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Ludovico ebbe da Anna un figlio e forse una figlia:
- Carlo Costantino[29] (905/10-963) conte di Vienne, avrebbe dovuto succedere al padre, ma siccome da alcuni era ritenuto illegittimo, non fu mai incoronato re, e a parte la contea di Vienne non ebbe mai un effettivo potere sulla Provenza.
- Anna di Provenza. La sua parentela non è certa.
Ludovico ebbe da Adelaide un figlio:
- Rodolfo (?-dopo il 929) citato nel documento n° 379 dell'abbazia di Cluny, come figlio di Ludovico ("Rodulfi filii Ludowici imperatoris")[30].
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Bosone il Vecchio | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Bivin di Vienne | |||||||||||||
… | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Bosone I di Provenza | |||||||||||||
… | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Richilde | |||||||||||||
… | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Ludovico il Cieco | |||||||||||||
Lotario I | Ludovico il Pio | ||||||||||||
Ermengarda d'Hesbaye | |||||||||||||
Ludovico II il Giovane | |||||||||||||
Ermengarda di Tours | Ugo di Tours | ||||||||||||
Ava/Bava | |||||||||||||
Ermengarda d'Italia | |||||||||||||
… | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Engelberga d'Alsazia | |||||||||||||
… | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy :re di Provenza - LOUIS
- ^ (LA) Cartulaire de l'abbaye de Saint-André-le-Bas de Vienne, documento n° 12, Pag 221
- ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus V; Herimanni Augiensis Chronicon, anno 887, Pag 109 Archiviato il 2 febbraio 2014 in Internet Archive.
- ^ a b (EN) Foundation for Medieval Genealogy : Nobiltà dell'Italia centrale - Engelberga
- ^ Engelberga poteva essere sorella uterina di Carlo il Grosso, nata da un precedente matrimonio di Emma di Baviera
- ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Diplomata Regum Germaniae ex Stirpe Karolinorum, tomus II, Pag 37 Archiviato il 2 febbraio 2014 in Internet Archive.
- ^ (LA) Annales de Saint-Bertin III , Pag 200
- ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy : Nobiltà della provenza - BUVINUS
- ^ Per alcuni storici Bivin di Vienne non fu il genero ma il figlio di Bosone il Vecchio e di Richilde, di cui non si conosce la casata
- ^ (EN) Monumenta Germaniae Historica, tomus I: Reginonis Chronicon, pag. 572 Archiviato il 23 settembre 2015 in Internet Archive.
- ^ (EN) Monumenta Germaniae Historica, tomus I: Reginonis Chronicon, pag. 577 Archiviato il 29 novembre 2015 in Internet Archive.
- ^ (EN) Recueil des Chartes de l'Abbaye de Cluny, tome I, pagg. 193 e 194
- ^ (LA) Annales Bertiniani III, anno 882, Pag 288
- ^ a b (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus I: Annalium Fuldensium Pars Quinta , Pag 404 Archiviato l'11 marzo 2016 in Internet Archive.
- ^ (EN) Recueil des Chartes de l'Abbaye de Cluny, tome I, pagg. 124 - 128
- ^ Il complotto contro Berengario del Friuli era guidato dal marchese di Toscana, Adalberto II il Ricco, e la moglie, Berta di Lotaringia.
- ^ Berengario del Friuli era carolingio per parte di madre, Gisella, figlia di Ludovico il Pio, e quindi anche lui era nipote di un imperatore.
- ^ Il pesante rovescio militare contro gli Ungari, subito da Berengario, al Brenta, lo squalificò agli occhi dei suoi feudatari e dei suoi avversari politici, perché dimostrò la sua incapacità a difendere la penisola dagli attacchi esterni.
- ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus I: Reginonis Chronicon, anno 902, Pag 609 Archiviato il 28 aprile 2016 in Internet Archive.
- ^ Le Europäische Stammtafeln sono una raccolta di tavole genealogiche delle (più influenti) famiglie europee.
- ^ (EN) #ES Genealogy: Bosonidi - Louis III "l'Aveugle"
- ^ Berta di Lotaringia fu la principale sostenitrice di Ludovico, anche con la promessa di un aiuto in danaro da parte dell'imperatore Bizantino Leone VI. Comunque quella somma fu stornata per pagare i Musulmani, affinché non distruggessero le mura di Tessalonica.
- ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus I: Reginonis Chronicon, anno 905,Pag 610 Archiviato il 5 settembre 2014 in Internet Archive.
- ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus I: Reginonis Chronicon, anno 905,Pag 611 Archiviato il 7 giugno 2015 in Internet Archive.
- ^ (LA) Cartulaire de l'abbaye de Saint-André-le-Bas de Vienne, documento n° 21, Pag 231
- ^ (LA) Cartulaire de l'abbaye de Saint-André-le-Bas de Vienne, documento n° 16, Pag 226
- ^ I documenti del regno in quel periodo o facevano riferimento all'anno di incoronazione di Ludovico o recavano la dicitura: «Dio regnante ed in attesa di un nuovo re»
- ^ Nel 933 ebbe origine il regno di Arles o delle due Borgogne.
- ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus III: Flodoardi Annales, anno 931,Pag 379 Archiviato il 2 febbraio 2014 in Internet Archive.
- ^ (EN) Recueil des Chartes de l'Abbaye de Cluny, tome I, pagg. 358 - 362
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Generale
[modifica | modifica wikitesto]- Ludovico il Cieco, Diplomi italiani di Lodovico 3. e di Rodolfo 2., Torino, Bottega d'Erasmo, 1970. URL consultato l'11 marzo 2015.
Fonti primarie
[modifica | modifica wikitesto]- (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus V.
- (LA) Monumenta Germanica Historica, Scriptores, tomus I.
- (LA) Monumenta Germaniae Historica, Diplomata Regum Germaniae ex Stirpe Karolinorum, tomus II.
- (LA) Annales Bertiniani.
- (LA) Cartulaire de l'abbaye de Saint-André-le-Bas de Vienne.
- (LA) Recueil des Chartes de l'Abbaye de Cluny, tome I.
- (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus III.
Letteratura storiografica
[modifica | modifica wikitesto]- René Poupardin, I regni carolingi (840-918), in «Storia del mondo medievale», vol. II, 1979, pp. 583–635
- C.W. Previté-Orton, L'Italia nel X secolo, in «Storia del mondo medievale», vol. II, 1979, pp. 662–701
- Louis Halphen, Il regno di Borgogna, in «Storia del mondo medievale», vol. II, 1979, pp. 807–821
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Imperatori del Sacro Romano Impero
- Re di Borgogna
- Sovrani di Provenza
- Re di Arles
- Duchi d'Aquitania
- Elenco dei marchesi di Provenza
- Re di Lotaringia
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ludovico il Cieco
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Louis III, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Mario Marrocchi, LUDOVICO III, re di Provenza, re d'Italia, imperatore, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 66, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2006.
- (EN) Foundation for Medieval Genealogy :re di Provenza - LOUIS, su fmg.ac.
- (EN) Foundation for Medieval Genealogy : re d'Italia - LOUIS, su fmg.ac.
- (EN) Genealogy: Bosonidi - Louis III "l'Aveugle", su genealogy.euweb.cz.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 22494580 · CERL cnp00166472 · GND (DE) 100952496 |
---|