Epipactis maricae

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Epipactis maricae
Immagine di Epipactis maricae mancante
Stato di conservazione
Critico
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
Divisione?
Classe?
Ordine?
Famiglia?
Genere?
Nomenclatura binomiale
Epipactis maricae
?, ?

Epipactis maricae (Epipactis maricae (Croce, Bongiorni, De Vivo & Fori) Presser & S.Hertel, 2016) è una pianta appartenente alla famiglia delle Orchidacee

Infiorescenza di Epipactis maricae
Infiorescenza di Epipactis maricae

Il nome del genere, Epipactis, deriva dal greco ἐπιπακτίς, nome attribuito già da Dioscoride. L'epiteto specifico, maricae, è stato dato dagli scopritore ed autori[1] in onore di Marìca, ninfa venerata dalle antiche popolazioni italiche come protettrice di acque e zone umide.

Fusti alti al massimo 40 cm, nascenti da un sottile rizoma, con una corta e rada peluria alla sommità. Foglie 2-3 (4) ovate e a punta acuta. La brattea inferiore ha le stesse dimensioni delle foglie e le superiori sono man mano più piccole. L'infiorescenza ha un numero di fiori variabile da 5 a 25 fiori, autogami, di medie dimensioni e spesso non completamente aperti. Sepali ovati, verde giallo e petali verde-giallo esteriormente, più chiari e spesso con toni rosati interiormente. L'ipochilo contiene nettare, l'epichilo è cordato, bianco o verdastro a bordi spesso sfumati di rosa, con apice crenulato o dentato. Il viscidio è presente ma inefficace. L'ovario è fusiforme all'inizio dell'antesi ma ben presto si rigonfia e diventa ovoidale. Pedicello verde-giallo con sfumatura rosa.

Pianta autogama.

Distribuzione e habitat

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Vive tra i comuni di Teano e Roccamonfina, a quote tra 250 e 600 m s.l.m., sulle sponde del torrente Savone delle Ferriere. Il locus classicus ricade nel comune di Teano. È l'unica pianta endemita puntiforme del Vulcano di Roccamonfina.

Fitosociologia

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Vive nelle comunità ripariali (All. Populion albae Br.-Bl. ex Tchou 1948), nei contesti a maggiore copertura erbacea in condizioni di scarsa illuminazione.

Inizialmente fu individuata e identificata, erroneamente, come Epipactis exilis[2]. Successivamente la sua identità fu studiata e fu inquadrata come sottospecie di Epipactis nordeniorum[1]. Infine alcuni autori[3] l'hanno ritenuta una specie buona.

Epipactis nordeniorum Robatsch subsp. maricae Croce, Bongiorni, De Vivo & Fori

Conservazione

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Dato l'esiguo numero di esemplari nella popolazione, la specie è a rischio di estinzione critico[4] (CR secondo le categorie IUCN).

  1. ^ a b Croce A, Bongiorni L, De Vivo R, Fori S, Epipactis nordeniorum subsp. maricae, una nuova sottospecie dal Vulcano di Roccamonfina (Campania, Sud Italia), in Journal Europäischer Orchideen, vol. 43, n. 4, 2011, pp. 833-846.
  2. ^ Bevilacqua, F., & Croce, A. (2000). Orchidee spontanee del Parco Regionale Roccamonfina-Foce del Garigliano. Graficart, Formia..
  3. ^ Epipactis maricae, su actaplantarum.org.
  4. ^ (EN) Giuseppe Fenu, Mohamed Abdelaal e Gianluigi Bacchetta, Global and Regional IUCN Red List Assessments: 6, in Italian Botanist, vol. 6, 6 novembre 2018, pp. 31–44, DOI:10.3897/italianbotanist.6.29804. URL consultato il 27 luglio 2024.

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