Chiesa di San Colombano (Bologna)
Chiesa di San Colombano | |
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La navata principale della chiesa e alcuni pezzi della collezione Tagliavini | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Località | Bologna |
Indirizzo | via Parigi 1 ‒ Bologna (BO) |
Coordinate | 44°29′48″N 11°20′27″E |
Religione | cattolica |
Titolare | San Colombano |
Arcidiocesi | Bologna |
Consacrazione | 1008 |
Sconsacrazione | 1798 |
Inizio costruzione | VII secolo |
Completamento | 1008 |
Sito web | www.genusbononiae.it/index.php?pag=27 |
La chiesa di San Colombano, o complesso di San Colombano, è un antichissimo complesso monastico situato nella città di Bologna, in via Parigi, dedicato a san Colombano. La chiesa, oggi sconsacrata, ospita la Collezione Tagliavini, preziosa raccolta di strumenti musicali antichi.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il complesso di San Colombano è costituito da vari edifici aggregati nel tempo: il nucleo originale, la chiesa abbaziale, fu fatta erigere dal vescovo di Bologna Pietro I attorno al 616 sui resti di un edificio precedente, risalente forse all'epoca imperiale o all'età tardo-antica.
Le notizie certe che parlano del monastero risalgono al 1008, quando vi giunsero i monaci benedettini dell'abbazia di San Gallo. Essi tennero la chiesa ed il monastero fino al 1144, quando passò alle monache benedettine fino ai primi del Duecento ed alle quali subentrarono successivamente le carmelitane e le clarisse.
Nell'aprile del 1304 nacque un diverbio a causa dell'elezione di due badesse in contemporanea, dopo una spaccatura interna fra le monache. Per porre fine ai disordini, che generarono persino risse fra le monache, il vescovo decise la soppressione del monastero mantenendo la sola chiesa come luogo di culto.
Dopo vari passaggi di proprietà, nel 1679 il complesso del monastero venne venduto alla Repubblica di Lucca che vi organizzò un pensionato per i giovani studenti lucchesi all'Università di Bologna.
Dal 1790 il monastero subì ancora vari passaggi di proprietà, finché non venne chiuso al culto nel 1798.[1]
La chiesa ed il monastero conservano ancora oggi un grande antico dipinto che rappresenta La Vergine con San Colombano e altri Santi.
Nel 2005 il complesso di San Colombano venne acquistato dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna (CARISBO), che ne ha curato i restauri. Inaugurato nel 2010, il complesso ospita oggi la Collezione Tagliavini di strumenti musicali antichi.[2] Vi si svolgono prestigiosi concerti di musica barocca e pomeriggi musicali affidati a classi di conservatori e accademie musicali europee.
La cappella della Madonna dell'Orazione
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1547 venne collocata sul muro esterno della chiesa di San Colombano un'immagine della Madonna, dipinta nel 1399 da Lippo di Dalmasio. Similarmente a come avvenne per altre icone mariane a Bologna, l'immagine divenne presto meta di preghiera e pellegrinaggi da parte dei fedeli, spingendo la Confraternita della Madonna dell'Orazione a far costruire una cappella adiacente alla chiesa di San Colombano, la cui decorazione fu affidata agli allievi dei Carracci. Dalla fine degli anni venti al 2005 (anno in cui la Fondazione CARISBO acquistò il complesso) la cappella è stata sede dell'Associazione Mutilati e Invalidi di Guerra.[1]
L'oratorio
[modifica | modifica wikitesto]L'oratorio del complesso, soprastante la cappella della Madonna dell'Orazione, conserva un importante ciclo di affreschi ispirato alla passione e al trionfo di Cristo, realizzato in occasione del giubileo del 1600 dagli allievi di Ludovico Carracci, fra cui Guido Reni, Francesco Albani, il Domenichino, Lucio Massari, Francesco Brizio e Lorenzo Garbieri. Per via dell'alto livello della qualità pittorica, lo storico dell'arte Carlo Cesare Malvasia definì il ciclo pittorico "la gloriosa gara".[1]
La cripta
[modifica | modifica wikitesto]I restauri del 2007 hanno portato alla scoperta di una cripta tardo-romana sottostante la parte absidale della chiesa e di una sepoltura del XII secolo. I lavori hanno anche portato alla luce un affresco duecentesco raffigurante la crocifissione, attribuito a Giunta Pisano.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Pieghevole su San Colombano e la Collezione Tagliavini, sito di Genus Bononiae Archiviato il 29 novembre 2014 in Internet Archive.
- ^ San Colombano. Collezione Tagliavini, su Genus Bononiae, 27 giugno 2010 (archiviato il 27 giugno 2010).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Francisco Giordano, La chiesa di S. Colombano in Bologna. Notizie sulla storia e sulle decorazioni, in: Il Carrobbio, ed. Pàtron, XXIII, 1997, Bologna.
- Roberto Scannavini, Francisco Giordano, Il recupero e il restauro del complesso di San Colombano. Polo culturale del Museo della Città di Bologna, in: INARCOS, rivista ingegneri architetti e costruttori, Bologna, 2009.
- Francisco Giordano, Il complesso di San Colombano in Bologna, in: Atti e Memorie della Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna, Nuova Serie, Volume LX, anno accademico 2009, Bologna 2010.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di San Colombano
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su genusbononiae.it.
- Chiese di San Colombano e Santa Maria dell'Orazione, su Bologna Online, Biblioteca Salaborsa. URL consultato il 22 gennaio 2024.