Camillo Orsini

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«Fu Camillo valoroso in battaglia, ma cauto e lento ne’ consigli, dando maggior lode ai prudenti che agli arditi: odiatore acerrimo dell’indisciplina, punì nel capo moltissimi soldati suoi in Dalmazia, ed a tal ordine li ridusse che dicevasi che un soldato dell’Orsino pareva un monaco di Francia: fece grande professione di onore, ed in quell’età di tradimenti, il nome suo è fra i pochissimi che passassero incolpati.»

Camillo Orsini
Stampa Raffigurante Camillo Orsini
NascitaRoma, 1492
MorteRoma, 8 aprile 1559
Luogo di sepolturaChiesa di San Salvatore in Lauro
EtniaItaliano
ReligioneCattolicesimo
Dati militari
Paese servito
Forza armata
ArmaCavalleria, Fanteria
SpecialitàCapitano di ventura
Grado
Ferite
Comandanti
Guerre
Campagne
Battaglie
Altre cariche
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Camillo Orsini (Roma, 1492Roma, 8 aprile 1559) è stato un condottiero italiano e Capitano generale della Chiesa.

Era figlio di Paolo Orsini (1450-1503), marchese di Atripalda e signore di Mentana, e di Giulia Santacroce.

All'età di dieci anni fu iniziato al mestiere delle armi, fu nel 1508 al servizio di Bartolomeo d'Alviano in Cadore, quindi nel 1510 passò al servizio dello Stato della Chiesa. Tenne la carica finché papa Leone X non depose e fece giustiziare il suocero Giampaolo Baglioni, signore di Perugia.

Nel 1522 passò al servizio di Venezia fino al 1543, partecipando anche alla battaglia di Pavia nel 1525. Scampò al sacco di Roma degli imperiali nel 1527. Nell'agosto 1529 guidò le truppe veneziane di terra nell'attacco e nella presa dei castelli di Brindisi, impresa resa inutile dalla sopraggiunta Pace di Cambrai.

Dal 1543 si ritirò a Ferrara e nel 1547 ritornò al servizio dello Stato della Chiesa. Dopo l'assassinio di Pier Luigi Farnese, papa Paolo III lo nominò governatore di Parma, rimanendo in carica fino alla nomina del duca Ottavio Farnese. Nel 1551-1552 fu al comando dell'esercito pontificio nella guerra di Parma condotta da papa Giulio III contro i Farnese.

Papa Paolo IV gli affidò la difesa di Roma durante la guerra contro il Regno di Napoli del 1556-1557, nominandolo capitano generale della Chiesa il 27 gennaio 1559 e membro del Sacro Consiglio il 3 febbraio 1559.

Morì a Roma l'8 aprile 1559.

Camillo Orsini sposò in prime nozze Brigida Orsini,[1] dalla quale ebbe un figlio:

  • Paolo (?-1581), condottiero

Sposò in seconde nozze Elisabetta Baglioni, dalla quale ebbe:

Camillo ebbe anche due figli naturali:

  • Fabio, morto giovane
  • Latino (?-1581 ca.), condottiero, che continuò la discendenza estintasi con Francesco Felice (+ Vienna 1679), figlio di Alessandro (1611 ca. - 1692), I principe di Amatrice.
  1. ^ Pompeo Litta, Famiglie celebri italiane. Orsini di Roma, tav. XXVI, Torino, 1846.
  • Pompeo Litta, Famiglie celebri italiane. Orsini di Roma, tav. XXVI, Torino, 1846.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Capitano generale della Chiesa Successore
Giovanni Carafa 15551559 Michele II Bonelli

Predecessore Capitano Generale dell’Esercito della Repubblica Veneta Successore
Lorenzo Orsini 1537 - 1551 ?

Predecessore Governatore del Ducato di Parma Successore
carica istituita in seguito all'assassinio del Duca Pier Luigi Farnese 1547 - 1550 feudo riconsegnato al nuovo Duca Ottavio Farnese

Predecessore Governatore di Bologna Successore
? 1551 - 1552 Innocenzo Ciocchi del Monte

Predecessore Governatore di Roma Successore
Carlo Carafa 1559 - 1552 ?

Predecessore Marchese di Atripalda Successore
Roberto Orsini, II Marchese di Atripalda 1525 - 8 aprile 1559 Paolo Orsini, IV Marchese di Atripalda

Predecessore Marchese di Montefredane Successore
Roberto Orsini, II Marchese di Montefredane 1525 - 8 aprile 1559 Paolo Orsini, IV Marchese di Montefredane

Predecessore Signore di Lamentana Successore
Roberto Orsini, IV Signore di Lamentana 1525 - 8 aprile 1559 Signoria elevata a Marchesato in favore del figlio Paolo Orsini

Predecessore Signore di Lamentana Successore
Roberto Orsini, IV Signore di Selci 1525 - 8 aprile 1559 Giovanni Orsini, VI Signore di Selci

Predecessore Signore di Palombara Successore
Roberto Orsini, VI Signore di Palombara 1525 - 8 aprile 1559 Bernardino Savelli, VIIII Signore di Palombara
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