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Virama
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Il virama (dal sanscrito विराम, virāma, "cessazione", "termine", "fine") è un segno diacritico utilizzato in gran parte delle scritture brahmi per indicare una consonante (altrimenti legata ad un vocale inerente) non seguita da alcuna vocale.[1]
Ad esempio, nell'alfabeto devanagari,
- क è il grafema ka;
- ् è un virama;
- क् (ka + virama) rappresenta la consonante k.
Se क् è seguita da un'altra consonante, ad esempio ष (ṣa), il risultato sarà क्ष (kṣa), anche se spesso esistono apposite legature (in questo caso क्ष).[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Richard Ishida, Introduction to indic scripts - glossary, su people.w3.org, w3.org, 15 agosto 2003. URL consultato il 3 settembre 2013.
- ^ (EN) Peter Constable, Proposal on Clarification and Consolidation of the Function of ZERO WIDTH JOINER in Indic Scripts (PDF), su unicode.org, Microsoft, 30 giugno 2004. URL consultato il 3 settembre 2013.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Sukūn, simile segno diacritico nell'alfabeto arabo
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Virama