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Per usare uno stile comune nella redazione di voci contenenti una biografia, è bene tener presente alcuni punti fondamentali. Prima però bisogna accertarsi che il personaggio sia enciclopedico, leggendo Aiuto:Criteri di enciclopedicità/Biografie e le pagine correlate.

Quanto riportato in questa pagina di servizio, si riferisce al testo della voce; per il titolo da dargli, vedete invece le note alla pagina Teknopedia:Convenzioni di nomenclatura/Biografie.

Per talune categorie di personaggi, vi sono modelli appositi di biografie:

Paragrafo di apertura

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Abbreviazioni
WP:INCIBIO

Il paragrafo di apertura della voce serve come un'introduzione che inquadra con precisione e brevità il personaggio oggetto della biografia.

L'introduzione include:

  1. Nome con eventuale pseudonimo ed eventuali titoli.
  2. Data e luogo di nascita e di morte.
  3. Nazionalità.
  4. Opere o atti famosi.
  5. Frase che spiega l'importanza del personaggio.

Nell'incipit della voce devono essere indicate solo le attività - o le ragioni - che rendono il soggetto enciclopedico e che non costituiscano sottocategorie o dirette conseguenze della prima indicata (per esempio: filosofo/saggista - educatore/docente). Si deve inoltre rispettare l'ordine di rilevanza, indicando prima quella principale e successivamente quella secondaria. Come da consenso, in generale le attività da indicare possono essere una, due o tre: quantità diverse ed eccezionali vanno discusse di caso in caso.

Per esempio:

Deve essere scritto in grassetto, così come gli eventuali nomi secondari, pseudonimo, soprannome.

Predicato e titoli araldici

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Non vengono mai inseriti nel titolo della voce, ma sempre nel paragrafo introduttivo. Ad esempio:

Lorenzo Romano Amedeo Carlo Avogadro, conte di Quaregna e Cerreto (la cui voce sarà intitolata Amedeo Avogadro)
Don Primo Mazzolari (la cui voce sarà intitolata Primo Mazzolari)
Sir Arthur Wellesley, 1º duca di Wellington (la cui voce sarà intitolata Arthur Wellesley, I duca di Wellington secondo convenzione; nell'incipit della voce si usa il numero ordinale arabo)

Il titolo si inserisce in grassetto col parametro PostCognomeVirgola del {{bio}}, mentre per il predicato d'onore (Sir, Don, Lord) si usa il parametro Titolo.

Si è invece deciso di non inserire nell'incipit sigle di ordini e onorificenze quali ad esempio OMRI.[1]

Nomi stranieri

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Verrà preferibilmente espresso nella lingua d'origine, a meno che la sua traduzione in italiano non sia decisamente più conosciuta: Theodore Roosevelt è certamente da preferire a Teodoro Roosevelt, ma Cartesio è certo più noto agli italiani di René Descartes.

Nomi con grafia diversa dalla latina

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In questo caso tra parentesi, prima degli estremi biografici, va inserita la grafia originale, affiancata (in caso il nome in grassetto non sia la traduzione esatta della grafia originale) dalla sua trascrizione e/o esatta traduzione (in corsivo e preceduta tra un trattino). Ad esempio:

Cleopatra VII Tea Filopatore (Κλεοπάτρα θεά φιλοπάτωρ - Cleopatra Tea Filopatore, 69 a.C. - 30 a.C.)...

Ordine nome - cognome

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L'ordine usuale è solitamente nome-cognome. In alcune culture, ad esempio in Giappone, è consuetudine usare cognome-nome anche fuori dall'ambito burocratico. In questi casi su Teknopedia viene comunque usato l'ordine canonico, ma sarà necessario indicare tra parentesi, prima degli estremi biografici e in corsivo, l'ordine originale. Ad esempio:

Hayao Miyazaki (宮崎駿 - Miyazaki Hayao) è...

Fa eccezione la lingua cinese, per la quale l'ordine di cognome e nome non può essere invertito: i nomi vanno sempre indicati nella forma cognome+nome. Ad esempio:

Zhou Enlai (周恩来; Zhōu Ēnlái) è stato...

Sull'eventuale inserimento del patronimico vedi Aiuto:Convenzioni di nomenclatura#Patronimico

Si può utilizzare la forma:

Nome d'arte, pseudonimo di Nome Reale (Luogo, Data - Luogo, Data), è un...

Per il soprannome, il diminutivo del nome o simili si può usare la locuzione all'anagrafe. Ad esempio:

Wim Wenders, all'anagrafe Ernst Wilhelm Wenders (Dusseldorf, 14 agosto 1945), ...

Estremi biografici

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Evitando comunque frasi lapidarie (" Pinco Pallino, 1910-1950, poeta.") si usano due forme:

  • Sequenza soggetto-verbo-complementi. Ad esempio: "Pinco Pallino, nato a Rocca di Sotto nel 1910 e morto a Valle di Sopra nel 1950, è un poeta ed un narratore italiano, famoso per...", è certo una forma più completa e, il che non guasta, ossequiosa verso la nostra amata lingua italiana.
  • Forma tra parentesi, forse preferibile e più diffusa fra le pagine di Teknopedia. Ad esempio: "Pinco Pallino (Rocca di Sotto, 1 gennaio 1910 - Valle di Sopra, 31 dicembre 1950) è stato un poeta ed un narratore italiano, ecc.".

Il tutto, naturalmente, corredato dei necessari collegamenti.

Un dato da non inserire è il cosiddetto segno zodiacale (in realtà la posizione del Sole), sia perché la sua importanza è dubbia, sia perché può essere dedotto dalla data di nascita.

Luogo di nascita e di morte

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Nelle indicazioni del luogo di nascita e di morte va indicata solitamente solo la città. Ulteriori specificazioni quali stato o regione o provincia si ricaveranno dalla voce relativa alla città (raggiungibile dal collegamento), ma si possono aggiungere le giuste specificazioni in caso di ambiguità (es.: per casi come Ithaca) o in particolari casi (es.: per indicare quartieri di città popolose). Il luogo va ripetuto per esteso anche quando il luogo di nascita coincide con quello di morte[2] (es.: Roma, 1911 - Roma, 1999).

Esempio (tratto dalla voce Al Capone):

L'obiettivo di Teknopedia, infatti, è quello di rendere un'informazione fruibile a tutti gli utenti: aggiungere informazioni, in una voce biografica, su un luogo che potrebbe essere poco conosciuto o non avere una voce, sarebbe errato. Si dovrebbe invece creare la voce mancante della località o intervenire nelle voci esistenti creando delle disambigue lì dove sia necessario.

È opportuno indicare nell'incipit la nazionalità della persona a cui si riferisce la biografia. Nel caso di persone che nel corso della propria vita hanno cambiato nazionalità verificare caso per caso quella di maggior rilievo, indicando nella voce le altre. Ci sono due casi a cui bisogna porre attenzione:

  • per quanto riguarda le persone residenti negli Stati Uniti d'America è uso comune definirle americane mentre il termine corretto è statunitensi.
  • le persone residenti nel Regno Unito vengono spesso dette inglesi, termine però che si riferisce alla parte della popolazione residente nell'Inghilterra. Riteniamo che il termine corretto sia britannico. Qualora sia rilevante indicare in maniera più precisa la nazionalità del personaggio oggetto della voce questo può essere fatto all'interno della voce.

Corpo della voce

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L'uso dei tempi all'interno delle biografie

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Una particolare difficoltà della scrittura delle biografie (ma non solo) è la scelta dei tempi.

Bisogna considerare che le voci di Teknopedia, per quanto siano costantemente aggiornate, non sono rivolte solo alla lettura in contemporanea, ma devono essere pensate in chiave più stabile nel tempo. Mettersi in quest'ottica dal punto di vista verbale aiuta a farlo anche in generale.

Infatti, capita spesso di scrivere di fatti recenti e di persone recenti, molto spesso ancora vive: si corre pertanto il rischio di essere troppo schiacciati sul presente, nella scelta dei contenuti ma anche (ammesso che le due cose possano essere disgiunte) nella scelta dei tempi.

È generalmente da evitare il presente senza specificazioni: «è attualmente presidente della tale associazione», «in questo momento si occupa particolarmente di» ecc.: come minimo, bisogna dare un riferimento temporale al lettore: «al momento in cui si scrive (2006) è, fa» ecc; ma bisogna anche considerare la possibilità di non riportare informazioni che possono essere effimere e tutto sommato irrilevanti.

Consecutio temporum

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I vari tempi offerti dall'italiano possono essere usati con vari intenti e in varie occasioni: è comunque importante essere coerenti; non balzare da un tempo all'altro all'improvviso o troppo spesso; rispettare la consecutio temporum (concordanza dei tempi), cioè l'uso – nelle subordinate – del tempo corretto per azioni anteriori, posteriori o contemporanee rispetto al tempo di riferimento (quello della frase principale). Comportarsi altrimenti significa rendere molto difficoltosa se non impossibile la lettura, e in definitiva produrre un testo assai sciatto.

Passato prossimo e remoto

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Altra questione spinosa è la differenza fra passato prossimo e passato remoto: bisogna innanzitutto abbandonare l'idea di stabilire delle date precise prima o dopo le quali si debba usare l'uno o l'altro.

Il passato remoto colloca un fatto nella sua interezza e completezza in un punto del passato, per così dire circoscrivendolo e allontanandolo per guardarlo meglio, o comunque per segnarne la conclusione. È pertanto il tempo principe di tutte le analisi di qualunque genere.

Il passato prossimo invece marca, di un fatto, l'attualità e importanza per il presente: si rende necessario per eventi non ancora conclusi, ma è naturale ad esempio anche laddove si vogliano evidenziare le conseguenze sul presente di un fatto magari remoto, come ad esempio la scoperta dell'America: si potrà dire «nel 1492 Colombo ha scoperto l'America, e ha portato in Europa molti cibi ora assai importanti come il granturco, la patata e il pomodoro» oppure «nel 1492 Colombo scoprì l'America, dando inizio a una colonizzazione che portò la Spagna della prima metà del XVI secolo a essere la massima potenza europea».

Il passato prossimo è quindi da usare con attenzione, senza adeguarsi all'uso recentemente prevalente (soprattutto a settentrione) del passato prossimo per ogni occasione.

Presente storico

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Un'altra possibilità nella narrazione di fatti al passato è il presente storico.

«Presente storico – Può considerarsi l'inverso del presente pro futuro e consiste nell'uso del presente per fatti collocati nel passato. [...] la sua funzione essenziale è quella di "drammatizzare" il narrato, coinvolgendovi il lettore o l'ascoltatore; "con metafora tecnologica, si potrebbe dire che il presente storico rappresenta l'equivalente, per certi versi, dell'effetto zoom delle riprese filmiche" (Bertinetto, 1986).»

Il presente storico risulta spesso utile e anche bello, ma il suo uso complica il bilanciamento dei tempi all'interno dei testi, e in generale è più facile cadere in alcuni errori. Anche per questo secondo alcuni è meglio limitarne l'uso.

Alcuni consigli:

  • Usare il presente storico significa spostare, nella linea del tempo, il punto corrispondente al presente nel passato (detto tecnicamente origo). Questo spostamento deve essere chiaro, per evitare confusioni, perciò da qualche parte deve esserci un'indicazione temporale che lo segnala (associando un passato "reale" al successivo presente storico).
  • Il punto corrispondente al presente deve essere tenuto bene a mente e non può essere spostato troppo spesso e rapidamente: dovrebbe rimanere fermo all'interno di un periodo. Spostamenti eccessivi infatti provocano fastidio e confusione.
  • Quando si prosegue nella narrazione, il punto del presente deve tendenzialmente spostarsi sempre in avanti: se si torna indietro, si provoca confusione (e che ciò si renda necessario è indice di confusione mentale di chi scrive, che non è stato capace di mettere i fatti in ordine [crono]logico sequenziale).
  • Rispetto al punto del presente stabilito bisogna rispettare la consecutio temporum: fatti precedenti vanno al passato e fatti successivi al futuro, pur essendo tutti nel passato reale.
  • Il presente storico serve a «drammatizzare il narrato»: cosa perfettamente legittima e anzi spesso consigliabile, ma farlo troppo spesso è come sprecare aggettivi eccezionali e altisonanti per fatti tutto sommato di poco conto: monotono e stucchevole. Altrimenti si potrebbe dire, parafrasando Bertinetto, che un film non può essere composto unicamente di primissimi piani centrati su dei dettagli. Bisogna perciò fare attenzione a non abusarne, ma naturalmente qui è solo questione di gusti (e stile) personali.

Errori comuni

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All'età di due anni si trasferì a Roma
Normalmente chi ha due anni non decide di trasferirsi di sua spontanea volontà e con i propri mezzi, come lascia intendere la frase. È più opportuno usare forme come La sua famiglia si trasferì a Roma due anni dopo la sua nascita.

Riservatezza e notorietà

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Soprattutto per i personaggi viventi, occorre ricordare che esiste un imprescritto diritto alla tutela della riservatezza anche per i personaggi di pubblica notorietà. Un po' per motivi legali, un po' per buon senso, potremmo senz'altro riferirci al contenuto della legge sulla privacy per determinare cosa dire e cosa no dei soggetti descritti. Con speciale riguardo alla sfera della sessualità, ricordate che solo quanto pertenga alle ragioni per le quali un personaggio ha agito o è diventato noto possono essere citate nella voce. Ad esempio, il signor Roberto Formigoni ha spontaneamente fatto della sua verginità motivo di spunto ideologico nel dibattito politico, perciò non è indiscreto menzionarla in quanto resa nota dall'interessato medesimo. Oscar Wilde pagò, notoriamente, un prezzo pesante per la sua dichiarata omosessualità, ed è, anche in questo caso, corretto menzionarla. È dubbio intravedere invece un'eventuale influenza della (supposta) omosessualità di Michelangelo sulla sua produzione artistica, dunque, in assenza di prove, potremmo anche elegantemente rinviare l'approfondimento al momento in cui si provi l'assunto e se ne verifichi l'utilità concettuale.

Non vi è dunque una ragione sufficiente per voler inserire nelle nostre voci note circa le private preferenze di uno scienziato, di un politico, di un qualsiasi individuo, se queste non hanno ragionevole influenza su ciò che l'individuo stesso abbia creato, studiato, sviluppato, o altrimenti prodotto, a causa di queste sue specificità.

Teknopedia non è un giornale, e tantomeno un giornaletto.

  • Nelle biografie gli occhielli dei portali geografici sono sconsigliati. Lo stesso vale per eventuali template di navigazione dedicati a luoghi geografici.
  • Nelle biografie il template:portale pertinente è {{Portale|biografie}} (a meno che non ci siano altri portali attinenti più specifici dedicati alle biografie).
  • Le categorie indispensabili sono solitamente già aggiunte dal {{bio}} (nonché dall'eventuale template sinottico), comprese le categorie geografiche. Alcune attività molto specifiche potrebbero però non essere ben coperte dalle categorizzazioni automatiche.
  • L'inserimento diretto in una categoria di "persone legate a" viene immediatamente eliminato qualora: vi sia un semplice legame di nascita o morte; o vi sia una categoria di ruolo per il medesimo luogo (ad esempio sindaco o vescovo cattolico); o il luogo non sia mai citato nella voce; o il rapporto sia palesemente fittizio.

Pagine correlate

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  Progetto Biografie: collabora a Teknopedia sull'argomento Biografie

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