Indice
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Inizio
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1 Storia
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2 Giurie
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3 Selezione ufficiale
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4 Premi
Utente:Michele859/Sandbox26
La 54ª edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino si è svolta a Berlino dal 5 al 15 febbraio 2004, con il Theater am Potsdamer Platz come sede principale.[1] Direttore del festival è stato per il terzo anno Dieter Kosslick.
L'Orso d'oro è stato assegnato al film La sposa turca del regista tedesco Fatih Akın.
L'Orso d'oro alla carriera è stato assegnato al cineasta e politico Fernando Ezequiel Solanas,[2] mentre la Berlinale Kamera è stata assegnata al giurista ed ex velista Rolf Bähr, all'attrice e fotografa Erika Rabau, al pianista Willy Sommerfeld e alla produttrice Regina Ziegler.[3]
In questa edizione è stata inaugurata la nuova sezione "Berlinale Special", dedicata alle ultime opere di grandi registi, riedizioni di importanti pellicole e produzioni legate a temi particolari,[4] mentre la sotto-sezione "14plus" ha affiancato il "Kinderfilmfest" con produzioni dedicate agli adolescenti.[5] È stato inoltre assegnato per la prima volta da una giuria indipendente il premio Dialogue En Perspective, riservato a uno dei film della sezione "Perspektive Deutsches Kino" inaugurata nel 2002.[6]
Il festival è stato aperto da Ritorno a Cold Mountain di Anthony Minghella, proiettato fuori concorso.[7]
La retrospettiva di questa edizione, intitolata "New Hollywood 1967-1976. Trouble in Wonderland", è stata dedicata al rinnovamento apportato dalla "Nuova Hollywood" nel cinema statunitense a partire dalla fine degli anni sessanta.[8]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]«Se è mancato qualcosa alla Berlinale di quest'anno è stato l'elusivo passaparola su uno o due titoli "caldi". Con il ritmo frenetico della maggior parte dei festival in questi giorni, sembra che le opportunità per creare passaparola con piacevoli conversazioni davanti a un caffè siano sempre meno numerose. Date la colpa a un grande Zeitgeist che cambia, all'11 settembre o al prezzo dei bagel, ma non date la colpa alla Berlinale di quest'anno.»
Numero di visitatori: | 392.000 |
Numero di addetti ai lavori: | 16.146 da 106 Paesi |
Numero di giornalisti presenti: | 3.696 da 82 Paesi |
Numero di film proiettati: | 365 |
Numero di proiezioni: | 1.087 |
La notizia bomba è arrivata all'ultima ora: l'Orso d'oro per la ruvida storia d'amore La sposa turca di Fatih Akın ha sorpreso quasi tutti gli osservatori del festival. La decisione ha portato i complimenti alla giuria internazionale presieduta da Frances McDormand e ha fornito molto di cui parlare per le settimane a venire. I commentatori internazionali hanno osservato sobriamente che La sposa turca era il film giusto al momento giusto e quindi meritava di vincere: l'Orso d'oro è stato visto come un altro segno della rinnovata fioritura del cinema tedesco.[1]
Sulle pagine della cultura tedesca il ronzio è durato più a lungo. Coloro che celebrano ogni premio come una medaglia d'oro olimpica e vogliono attribuire ogni film a un particolare Paese hanno riflettuto per un po' su La sposa turca. «Siamo di nuovo qualcuno ma sorge una domanda: chi siamo in realtà?» ha riassunto Hanns-Georg Rodek su Die Welt e si è preso la briga di completare l'integrazione tardiva del tedesco-turco Fatih Akın. Rodek non era l'unico che, per vari motivi, si interessava principalmente se e fino a che punto si dovesse trovare una nuova definizione della parola "tedesco", come in "film tedesco" e altrove.[1]
Il commento di Katja Nicodemus su Die Zeit ha chiarito le cose ricordando che La sposa turca «non ha segnato l'inizio, ma la continuazione di un movimento nel cinema», che al più tardi era diventato una componente fissa del cinema tedesco a metà degli anni novanta. Barbara Schweizerhof era ancora più rilassata al riguardo e scrisse su Der Freitag che la cosa più bella del film di Akın era «che non affronta un problema, figuriamoci il problema degli immigrati in Europa, ma racconta semplicemente una storia». E così La sposa turca è riuscito ad accendere un dibattito su identità e appartenenza, in cui sono stati espressi atteggiamenti dolorosi e fuori moda, cosa che apparentemente doveva accadere.[1]
Dall'esterno, il 2004 è stato visto come un anno solido. La professionalità e la competenza del volto pubblico del festival, che si stava spostando sempre più verso i salotti e le feste after hour, ha ricevuto elogi, anche se per alcuni è mancato il brusio degli anni precedenti.[1]
L'inaspettata assenza di Nicole Kidman e Jude Law dalla prima di apertura del loro film Ritorno a Cold Mountain ha fornito qualcosa di cui parlare per un giorno, dopo di che si è trattato dei film stessi: lavori forti di giovani registi come Richard Linklater, Kim Ki-duk, Fatih Akın, Daniel Burman e Cédric Kahn, e contributi controversi di esperti come Theo Angelopoulos, Éric Rohmer e Ken Loach, che molti hanno ritenuto meritasse l'Orso d'oro per Un bacio appassionato.[1]
Un argomento di discussione è stato "il cinema delle emozioni", la promettente presenza di registi tedeschi e il forte debutto della sezione "14plus", una selezione di film all'interno del Kinderfilmfest che si rivolgeva a giovani e adolescenti. Thomas Hailer aveva assunto la direzione del Kinderfilmfest in autunno e aveva portato a compimento qualcosa di cui si era già discusso: una risposta adeguata alla struttura differenziata per età del pubblico del Kinderfilmfest.[1]
Notevole anche la forte presenza delle donne alla Berlinale: non solo davanti e dietro la macchina da presa, ma anche sul palco, dietro il podio e sulle giurie. Uno spicca, rappresentativo per tutti: con il suo aspetto senza pretese e la sua presenza intelligente nelle interviste, nelle discussioni e al Berlinale Talent Campus, la presidente della giuria Frances McDormand è stata una delle personalità più simpatiche di questo festival.[1]
La Berlinale è stata soddisfatta del successo dei diversi nuovi progetti del festival di quest'anno: il Berlinale Co-Production Market, che supporta le coproduzioni internazionali con un networking efficace, il Berlinale Talent Campus, che nelle parole del patron Anthony Minghella, è stata «una delle iniziative più entusiasmanti per il futuro della Berlinale» e, ultimo ma non meno importante, il primo ambizioso passo nell'era digitale: con lo slogan "Berlinale Goes Digital" diversi cinema sono stati dotati della più recente tecnologia di proiezione digitale. Ciò ha permesso al Forum e al Panorama di mostrare più di 30 film prodotti in digitale nel loro formato originale, con una qualità ottica che ha convinto anche gli scettici. La Berlinale del 2004 è stato un festival che guardava al futuro, e per molti aspetti è stato un festival di transizione, qualcosa che diventerà chiaro solo quando il futuro diventerà presente.[1]
«Gli sconvolgimenti politici e sociali di questa epoca hanno portato avanti una forma di cinema che anche dalla prospettiva attuale ha contribuito a uno degli sviluppi più emozionanti dei film», ha dichiarato il direttore della Berlinale Dieter Kosslick, «Pellicole come Easy Rider hanno influenzato un'intera generazione, ed è stato il declino della vecchia Hollywood che ha reso possibile la nascita della scena "indipendente"».[8] Tra gli oltre sessanta film in programma sono stati proiettati classici come Il cacciatore di Michael Cimino, Nashville di Robert Altman, Il padrino di Francis Ford Coppola e Taxi Driver di Martin Scorsese, oltre ai documentari A Decade Under the Influence di Ted Demme e Richard LaGravenese e Easy Riders, Raging Bulls di Kenneth Bowser.[8] Ospiti della retrospettiva sono stati i registi Peter Davis, Peter Fonda, William Greaves, Monte Hellman e Melvin Van Peebles.[11]
In questa edizione è stata presentata la prima parte della serie "Selling Democracy", dedicata ai cosiddetti "film del Piano Marshall", produzioni di propaganda realizzate alla fine della seconda guerra mondiale da registi europei e americani che cercarono di enfatizzare gli sforzi degli Stati Uniti per un'Europa unita e diffondere i valori di un modo libero. In questa prima parte intitolata "Welcome Mr. Marshall", che proseguirà nel 2005 e nel 2006, sono stati inclusi soprattutto cortometraggi che all'epoca vennero proiettati nei cinema, nelle scuole, nei cineclub e in altri tipi di associazioni, tra cui il documentario Houen Zo di Herman van der Horst, vincitore di un premio al Festival di Cannes nel 1952.[12]
Giurie
[modifica | modifica wikitesto]Giuria internazionale
[modifica | modifica wikitesto]- Frances McDormand, attrice (Stati Uniti) - Presidente di giuria[13]
- Peter Rommel, produttore (Germania)
- Valeria Bruni Tedeschi, attrice (Italia)
- Samira Makhmalbaf, regista e sceneggiatrice (Iran)
- Gabriele Salvatores, regista e sceneggiatore (Italia)
- Dan Talbot, distributore (Stati Uniti)
- Maji-da Abdi, regista e produttrice (Etiopia)
Giuria "Cortometraggi"
[modifica | modifica wikitesto]- Vinca Wiedemann, produttrice (Danimarca) [13]
- Christine Dollhofer, direttrice del festival Crossing Europe di Linz (Austria)
- Sophie Maintigneux, direttrice della fotografia (Francia)
Giurie del Kinderfilmfest/14Plus
[modifica | modifica wikitesto]Kinderjury/Jugendjury
[modifica | modifica wikitesto]Gli Orsi di cristallo sono stati assegnati da due giurie nazionali, la Kinderjury per la sezione "Kinderfilmfest" e la Jugendjury per la sezione "14plus", composte rispettivamente da undici membri di 11-14 anni e sette membri di 14-18 anni selezionati dalla direzione del festival attraverso questionari inviati l'anno precedente.[13]
Giuria internazionale
[modifica | modifica wikitesto]Il Grand Prix e lo Special Prize sono stati assegnati da una giuria internazionale composta da Nicole Salomon (Francia), co-fondatrice del Festival internazionale del film d'animazione di Annecy, Fabia Bettini (Italia), direttrice del festival Alice nella città di Roma e dai registi Pia Bovin (Svezia), Hermine Huntgeburth (Germania) e Klaus Härö (Finlandia).[14]
Selezione ufficiale
[modifica | modifica wikitesto]In concorso
[modifica | modifica wikitesto]- 25 Degrees in Winter (25 degrés en hiver), regia di Stéphane Vuillet (Belgio, Francia, Russia, Spagna)
- El abrazo partido - L'abbraccio perduto (El abrazo partido), regia di Daniel Burman (Argentina, Francia, Italia, Spagna)
- Alle prime luci dell'alba (Om jag vänder mig om), regia di Björn Runge (Svezia)
- Un bacio appassionato (Ae Fond Kiss...), regia di Ken Loach (Regno Unito, Italia, Germania, Spagna, Belgio)
- Before Sunset - Prima del tramonto (Before Sunset), regia di Richard Linklater (Stati Uniti)
- Un bellissimo paese (The Beautiful Country), regia di Hans Petter Moland (Norvegia, Stati Uniti)
- Confidenze troppo intime (Confidences trop intimes), regia di Patrice Leconte (Francia)
- The Final Cut, regia di Omar Naim (Stati Uniti, Canada, Germania)
- In My Country (Country of My Skull), regia di John Boorman (Regno Unito, Irlanda, Sud Africa)
- In Your Hands (Forbrydelser), regia di Annette K. Olesen (Danimarca)
- Luci nella notte (Feux rouges), regia di Cédric Kahn (Francia)
- Maria Full of Grace, regia di Joshua Marston (Colombia, Stati Uniti, Ecuador)
- The Missing, regia di Ron Howard (Stati Uniti)
- Monster, regia di Patty Jenkins (Germania, Stati Uniti)
- Nightsongs (Die Nacht singt ihre Lieder), regia di Romuald Karmakar (Germania)
- Primo amore, regia di Matteo Garrone (Italia)
- La samaritana (Samaria), regia di Kim Ki-duk (Corea del Sud)
- La sorgente del fiume (Trilogia: To livadi pou dakryzei), regia di Theo Angelopoulos (Grecia, Francia, Italia, Germania)
- La sposa turca (Gegen die Wand), regia di Fatih Akın (Germania, Turchia)
- Triple Agent - Agente speciale (Triple agent), regia di Éric Rohmer (Francia, Italia, Spagna, Grecia, Russia)
- Venti trenta quaranta - L'età delle donne (Er shi san shi si shi), regia di Sylvia Chang (Hong Kong, Taiwan, Giappone)
- La vita che ti aspetti (La vida que te espera), regia di Manuel Gutiérrez Aragón (Spagna)
- Witnesses (Svjedoci), regia di Vinko Brešan (Croazia)
Fuori concorso
[modifica | modifica wikitesto]- Lightning in a Bottle, regia di Antoine Fuqua (Stati Uniti)
- Ritorno a Cold Mountain (Cold Mountain), regia di Anthony Minghella (Regno Unito, Italia, Romania, Stati Uniti)
- Tutto può succedere - Something's Gotta Give (Something's Gotta Give), regia di Nancy Meyers (Stati Uniti)
Berlinale Special
[modifica | modifica wikitesto]- La barca è piena (Das Boot ist voll), regia di Markus Imhoof (Svizzera, Germania Ovest, Francia)
- Cantando dietro i paraventi, regia di Ermanno Olmi (Italia, Regno Unito, Francia)
- La favolosa storia di Pelle d'Asino (Peau d'âne), regia di Jacques Demy (Francia)
- I Love You All (Aus Liebe zum Volk), regia di Eyal Sivan e Audrey Maurion (Germania, Francia)
- My Father, regia di Egidio Eronico (Italia, Brasile, Ungheria)
- Process, regia di C.S. Leigh (Francia, Regno Unito)
- Rhythm Is It!, regia di Thomas Grube e Enrique Sánchez Lansch (Germania)
- The Tulse Luper Suitcases, Part 2: Vaux to the Sea, regia di Peter Greenaway (Regno Unito, Paesi Bassi, Spagna, Lussemburgo, Italia, Ungheria)
Cortometraggi
[modifica | modifica wikitesto]- Le sacre du printemps, regia di Oliver Herrmann (Germania)
- The Vanishing Lion (Le lion volatil), regia di Agnès Varda (Francia)
Berlinale Special Tribute
[modifica | modifica wikitesto]- Il diario del saccheggio (Memoria del saqueo), regia di Fernando E. Solanas (Svizzera, Francia, Argentina)
- Sinfonia di primavera (Frühlingssinfonie), regia di Peter Schamoni (Germania Ovest)
Cortometraggi
[modifica | modifica wikitesto]- Bugs (Bubachki), regia di Igor Ivanov Izi (Repubblica di Macedonia)
- Cigarettes and Coffee (Un cartus de kent si un pachet de cafea), regia di Cristi Puiu (Romania)
- Dajo, regia di Hanro Smitsman (Paesi Bassi)
- Goodbye, Cruel World, regia di Vito Rocco (Regno Unito)
- Great! (Vet!), regia di Brigit Hillenius e Karin Junger (Paesi Bassi)
- Little Man, regia di Martin Brierley (Sud Africa, Regno Unito)
- Ola's Box of Clovers, regia di Genevieve Anderson (Stati Uniti)
- Public/Private (Público/Privado), regia di Christoph Behl (Argentina)
- The Rules of Flying (De regels van het vliegen), regia di Eugenie Jansen (Paesi Bassi)
- The Russell Tribunal (Russelltribunalen), regia di Staffan Lamm (Svezia)
- Sapiens, regia di Aleksandr Rogožkin (Russia)
- The Scree, regia di Paul McDermott (Australia)
- The Soul Hunter, regia di Christine Rebet (Germania)
- True, regia di Tom Tykwer (Francia, Germania)
- Le vilain petit poussin, regia di Rachid Bouchareb (Francia)
- With What Shall I Wash It? (Con qué la lavaré?), regia di María Trénor (Spagna)
- A Woman's Place (Kvinnans plats), regia di Ewa Cederstam (Svezia)
Panorama
[modifica | modifica wikitesto]- Akame 48 Waterfalls (Akame shijuya taki shinju misui), regia di Genjiro Arato (Giappone)
- Anonymous, regia di Todd Verow (Stati Uniti)
- Beautiful Boxer, regia di Ekachai Uekrongtham (Thailandia)
- Brother to Brother, regia di Rodney Evans (Stati Uniti)
- Camminando sull'acqua (Lalekhet Al HaMayim), regia di Eytan Fox (Israele, Svezia)
- D.E.B.S. - Spie in minigonna (D.E.B.S.), regia di Angela Robinson (Stati Uniti)
- The Graffiti Artist, regia di James Bolton (Stati Uniti)
- Hush Hush Baby (Shouf shouf habibi!), regia di Albert Ter Heerdt (Paesi Bassi)
- Kyō no dekigoto, regia di Isao Yukisada (Giappone)
- Lost in Time (Mong bat liu), regia di Derek Yee (Hong Kong)
- Proteus, regia di John Greyson (Canada, Sud Africa)
- The Raspberry Reich, regia di Bruce LaBruce (Germania, Canada)
- La schivata (L'esquive), regia di Abdellatif Kechiche (Francia)
- Streets of Legend, regia di Joey Curtis (Stati Uniti)
- Up Against Them All (Contra Todos), regia di Roberto Moreira (Brasile)
- Ya Lyublyu Tebya, regia di Olga Stolpovskaja e Dmitriy Troitskiy (Russia)
Panorama Special
[modifica | modifica wikitesto]- 2 ryk og en aflevering, regia di Aage Rais-Nordentoft (Danimarca)
- Avanim, regia di Raphaël Nadjari (Francia, Israele)
- Cachorro, regia di Miguel Albaladejo (Spagna)
- Baadasssss!, regia di Mario Van Peebles (Stati Uniti)
- The Far Side of the Moon (La face cachée de la lune), regia di Robert Lepage (Canada)
- Insatiability (Nienasycenie), regia di Wiktor Grodecki (Polonia, Lituania)
- Kaldaljós, regia di Hilmar Oddsson (Islanda, Norvegia, Regno Unito, Germania)
- Mi piace lavorare (Mobbing), regia di Francesca Comencini (Italia)
- The Other Side of the Street (O Outro Lado da Rua), regia di Marcos Bernstein (Brasile, Francia)
- A Problem with Fear, regia di Gary Burns (Canada)
- The Story of Ermei (Jing zhe), regia di Quan'an Wang (Cina)
- Stratosphere Girl, regia di Matthias X. Oberg (Paesi Bassi, Germania, Italia, Svizzera, Regno Unito)
- Tomorrow We Move (Demain on déménage), regia di Chantal Akerman (Francia, Belgio)
- Untold Scandal (Seukaendeul - Joseon namnyeo sangyeoljisa), regia di Lee Je-yong (Corea del Sud)
- L'uomo senza sonno (The Machinist), regia di Brad Anderson (Spagna)
- Was nützt die Liebe in Gedanken, regia di Achim von Borries (Germania)
- Wild Side, regia di Sébastien Lifshitz (Francia, Belgio, Regno Unito)
Cortometraggi
[modifica | modifica wikitesto]- Alien Invasion, regia di Hank Perlman (Regno Unito)
- All Over Brazil, regia di David Andrew Ward (Regno Unito)
- Colours, regia di Carlos Dueñas e Biel Fuster (Spagna)
- Drive Me Crazy, regia di Kim Wyns (Belgio)
- EuroGames 2004 (trailer), regia di Florian Reimann (Germania)
- Falling Grace, regia di Sebastian Winkels (Germania)
- Fugue, regia di James Brown (Australia)
- Le garde du corps, regia di Sandrine Dumas (Francia)
- The General, regia di Sietske Tjallingii (Paesi Bassi)
- Holiday, regia di Anna Duell (Svezia)
- I Love You (Kocham cie), regia di Pawel Borowski (Polonia)
- Juego de manos, regia di Alejandro Andrade (Messico)
- Ki a macska, regia di Péter Mészáros (Ungheria)
- Oh Mikey!, regia di Yoshimasa Ishibashi (Giappone)
- Olive, regia di Neasa Hardiman (Irlanda)
- One Day, regia di Florian Köhler e Margaret von Schiller (Germania)
- Passing Hearts (En del av mitt hjärta), regia di Johan Brisinger (Svezia)
- Powerplay, regia di Greg Lawson (Paesi Bassi)
- Restored Weekend, regia di Gerd Gockell e Kirsten Winter (Germania)
- El secreto mejor guardado, regia di Patricia Ferreira (India, Spagna)
- Seefuchs, regia di Torsten Lüders (Germania)
- Sliding Flora (Shibolet Bakafe), regia di Talya Lavie (Israele)
- Strangers, regia di Guy Nattiv e Erez Tadmor (Israele, Francia)
- The Thief of Bagdad, regia di Diane Nerwen (Stati Uniti)
- Truques, Xaropes e Outros Artigos de Confiança, regia di Eduardo Goldenstein (Brasile)
- Two Cars, One Night, regia di Taika Waititi (Nuova Zelanda)
- L'ultima notte, regia di Mateo Guez (Canada)
- Zenith, regia di Bruce Parramore (Norvegia)
Panorama Dokumente
[modifica | modifica wikitesto]- Addicted to Acting (Die Spielwütigen), regia di Andres Veiel (Germania)
- The Center (Die Mitte), regia di Stanislaw Mucha (Germania)
- Death in Gaza, regia di James Miller (Regno Unito, Stati Uniti)
- Digna: Hasta el último aliento, regia di Felipe Cazals (Messico)
- End of the Century: The Story of the Ramones, regia di Jim Fields e Michael Gramaglia (Stati Uniti)
- Fala Tu, regia di Guilherme Coelho (Brasile)
- Freedom2speak v2.0, regia di Christoph Gampl, Brigitte Kramer, Marc Meyer, Uwe Nagel e Markus Schmidt (Germania)
- Go Further, regia di Ron Mann (Canada)
- Land der Vernichtung, regia di Romuald Karmakar (Germania)
- A Letter to True, regia di Bruce Weber (Stati Uniti)
- The Nomi Song, regia di Andrew Horn (Germania)
- Tabous - Zohre & Manouchehr, regia di Mitra Farahani (Iran, Francia)
- Texas - Kabul, regia di Helga Reidemeister (Germania)
- Trollywood, regia di Madeleine Farley (Stati Uniti, Regno Unito)
- Le ultime ore del Che, regia di Romano Scavolini (Italia)
- In viaggio con Che Guevara, regia di Gianni Minà (Italia)
- The Yes Men, regia di Dan Ollman e Sarah Price e Chris Smith (Stati Uniti)
Forum internazionale del giovane cinema
[modifica | modifica wikitesto]Programma principale
[modifica | modifica wikitesto]- (), regia di Morgan Fisher (Stati Uniti)
- The Adventure of Iron Pussy (Hua jai tor ra nong), regia di Michael Shaowanasai e Apichatpong Weerasethakul (Thailandia)
- Agadez nomade FM, regia di Christian Lelong e Pierre Mortimore (Francia, Niger, Svizzera)
- Al'lèèssi... Une actrice africaine, regia di Rahmatou Keïta (Niger, Francia)
- Auswege, regia di Nina Kusturica (Austria)
- B-Happy, regia di Gonzalo Justiniano (Cile, Spagna, Venezuela)
- Baober in Love (Lian ai zhong de Bao Bei), regia di Shaohong Li (Cina)
- Baytong (OK baytong), regia di Nonzee Nimibutr (Thailandia)
- A Bride of the Seventh Heaven (Jumalan morsian), regia di Anastasia Lapsui e Markku Lehmuskallio (Finlandia)
- Buildings and Grounds, regia di Ken Kobland (Stati Uniti)
- The Call - Non rispondere (Chakushin ari), regia di Takashi Miike (Giappone)
- Campfire (Medurat Hashevet), regia di Joseph Cedar (Israele)
- Capitalist Manifesto: Working Men of All Countries, Accumulate! (Jabondang seoneon: Mangukui nodongjayeo, chukcheothara!), regia di Kim Gok e Kim Sun (Corea del Sud)
- Chain, regia di Jem Cohen (Stati Uniti, Germania)
- Chicken Is Barefoot (Niwatori wa hadashi da), regia di Azuma Morisaki (Giappone)
- Control Room, regia di Jehane Noujaim (Stati Uniti)
- Da galpao da Dona Ana a Carrancas em Petrolina, regia di Yann Beauvais (Francia)
- Darkness Bride (You gou), regia di Kwok Wai-lun (Hong Kong)
- Dealer, regia di Benedek Fliegauf (Ungheria)
- Detail, regia di Avi Mograbi (Francia, Israele)
- Dopo mezzanotte, regia di Davide Ferrario (Italia)
- Dying at Grace, regia di Allan King (Canada)
- E.K.G. Expositus (die öffentlichen und die künstlerischen Medien), regia di Michael Brynntrup (Germania)
- Film as a Subversive Art: Amos Vogel and Cinema 16, regia di Paul Cronin (Regno Unito)
- Final Solution, regia di Rakesh Sharma (India)
- Fresh Art Daily, regia di Andreas Geiger e Thomas Schlottmann (Germania)
- Goddess of Mercy (Yu guanyin), regia di Ann Hui (Cina)
- Good Morning Beijing (Zao an Beijing), regia di Jianlin Pan (Cina)
- Hard Luck Hero, regia di Sabu (Giappone)
- Hava Aney Dey, regia di Partho Sen-Gupta (India)
- Hazaaron Khwaishein Aisi, regia di Sudhir Mishra (India, Francia)
- Infernal Affairs (Mou gaan dou), regia di Wai-Keung Lau e Alan Mak (Hong Kong)
- Infernal Affairs II (Mou gaan dou II), regia di Wai-Keung Lau e Alan Mak (Hong Kong, Cina, Singapore)
- Infernal Affairs III (Mou gaan dou III: Jung gik mou gaan), regia di Wai-Keung Lau e Alan Mak (Hong Kong, Cina)
- Jarmark Europa, regia di Minze Tummescheit (Germania)
- The Love Eterne (Liang Shan Bo yu Zhu Ying Tai), regia di Han Hsiang Li (Hong Kong)
- Maqbool, regia di Vishal Bhardwaj (India)
- Memories of Rain, regia di Gisela Albrecht e Angela Mai (Germania, Sud Africa)
- My Girl (Fan chan), film collettivo (Thailandia)
- Neverland: The Rise and Fall of the Symbionese Liberation Army, regia di Robert Stone (Stati Uniti)
- No, regia di Sharon Lockhart (Giappone, Stati Uniti)
- Out of the Forest (Me'kivun ha'yaar), regia di Yaron Kaftori e Limor Pinhasov (Israele)
- Paradise now - Journal d'une femme en crise, regia di Yolande Zauberman (Francia)
- Pornocrazia (Anatomie de l'enfer), regia di Catherine Breillat (Francia, Portogallo)
- Prawda O Schtschelpach, regia di Alexej Muradow (Russia)
- De prijs van overleven, regia di Louis van Gasteren (Paesi Bassi)
- Roads to Koktebel (Koktebel), regia di Boris Khlebnikov e Aleksey Popogrebskiy (Russia)
- Running on Karma (Dai zek lo), regia di Johnnie To e Wai Ka-Fai (Hong Kong, Cina)
- South of the Clouds (Yun de nan fang), regia di Wen Zhu (Cina)
- Status Yo!, regia di Till Hastreiter (Germania)
- Suicide, regia di Shelly Silver (Stati Uniti, Giappone)
- This Year in Czernowitz (Dieses Jahr in Czernowitz), regia di Volker Koepp (Germania)
- The Time We Killed, regia di Jennifer Todd Reeves (Stati Uniti)
- Tomorrow May Never Come (Kal Ho Naa Ho), regia di Nikhil Advani (India)
- Touch Me (Dotknij mnie), regia di Anna Jadowska e Ewa Stankiewicz (Polonia)
- El tren blanco, regia di Nahuel García, Ramiro García e Sheila Pérez Giménez (Argentina, Spagna)
- Two Sisters (Janghwa, Hongryeon), regia di Kim Ji-woon (Corea del Sud)
- Il vento, di sera, regia di Andrea Adriatico (Italia)
- Western 4.33, regia di Aryan Kaganof (Paesi Bassi, Sud Africa, Namibia)
- A Wonderful Spell (Folle embellie), regia di Dominique Cabrera (Francia, Belgio, Canada)
- Zwölf Stühle, regia di Ulrike Ottinger (Germania)
Proiezioni speciali
[modifica | modifica wikitesto]- La bambola di carne (Die Puppe), regia di Ernst Lubitsch (Germania)
- The Lonely Villa, regia di D.W. Griffith (Stati Uniti)
- The Sounds of Silents - Der Stummfilmpianist, regia di Ilona Ziok (Germania, Repubblica Ceca)
Tre film di Hiroshi Shimizu
[modifica | modifica wikitesto]- Minato no nihonmusume, regia di Hiroshi Shimizu (Giappone)
- Notes of an Itinerant Performer (Utajo oboegaki), regia di Hiroshi Shimizu (Giappone)
- Ornamental Hairpin (Kanzashi), regia di Hiroshi Shimizu (Giappone)
Project 10: Real Stories from a Free South Africa
[modifica | modifica wikitesto]- Being Pavarotti, regia di Odette Geldenhuys (Sud Africa)
- Belonging, regia di Minky Schlesinger e Kethiwe Ngcobo (Sud Africa)
- The Devil Breaks My Heart - 10 Years Later, regia di Lederle Bosch (Sud Africa)
- Hot Wax, regia di Andrea Spitz (Sud Africa)
- Ikhaya, regia di Omelga Mthiyane (Sud Africa)
- The Meaning of the Buffalo, regia di Karin Slater (Sud Africa)
- Nabantwa' Bam, regia di Khulile Nxumalo (Sud Africa)
- Solly's Story, regia di Asivhanzhi Mathaba (Sud Africa)
- Through the Eyes of My Daughter, regia di Zulfah Otto-Sallies (Sud Africa)
Kinderfilmfest/14plus
[modifica | modifica wikitesto]Kinderfilmfest
[modifica | modifica wikitesto]- The Blind Flyers (Blindgänger), regia di Bernd Sahling (Germania)
- Capricciosa, regia di Reza Bagher (Svezia)
- Do You Need a Puppy? (Sagan kushik kerek pe?), regia di Kanymbek Kassymbekov (Kazakistan)
- Heda Hoda, regia di Vinod Ganatra (India)
- I, Cesar (Moi César, 10 ans 1/2, 1m39), regia di Richard Berry (Francia)
- Magnifico, regia di Maryo J. de los Reyes (Filippine)
- Martin e Julia (Tur & retur), regia di Ella Lemhagen (Svezia)
- Polleke, regia di Ineke Houtman (Paesi Bassi)
- La profezia delle ranocchie (La prophétie des grenouilles), regia di Jacques-Rémy Girerd (Francia)
- Un sogno ad occhi aperti (Wondrous Oblivion), regia di Paul Morrison (Francia, Regno Unito, Germania)
- La volpe a tre zampe, regia di Sandro Dionisio (Italia)
- Yoshino's Barber Shop (Barber Yoshino), regia di Naoko Ogigami (Giappone)
Fuori concorso
[modifica | modifica wikitesto]- Hop, regia di Dominique Standaert (Belgio)
Cortometraggi
[modifica | modifica wikitesto]- Bizgeci, regia di Grega Mastnak (Slovenia)
- Captain Bligh, regia di Derek Roczen (Germania)
- Circuit marine, regia di Isabelle Favez (Francia, Canada)
- Cracker Bag, regia di Glendyn Ivin (Australia)
- A Different War (Milhama A'Heret), regia di Nadav Gal (Israele)
- Giant (Velikan), regia di Aleksandr Kott (Russia)
- The God, regia di Konstantin Bronzit (Russia)
- Lauge's Cat (Lauges kat), regia di Christina Rosendahl (Danimarca)
- Little Daddy (Lille far), regia di Michael W. Horsten (Danimarca)
- Little Light (Petite lumière), regia di Alain Gomis (Francia, Senegal)
- Loulou, regia di Serge Elissalde (Francia)
- Lucia, regia di Felix Gönnert (Germania)
- Maree, regia di James Pellerito (Stati Uniti, Italia)
- Nuit d'orage, regia di Michèle Lemieux (Canada)
- Nuts & Bolts (Hochbetrieb), regia di Andreas Krein (Germania)
- Racconto di guerra, regia di Mario Amura (Italia, Bosnia ed Erzegovina)
- Sara och girafferna på tivoli, regia di Lennart Gustafsson (Svezia)
- Showa Shinzan, regia di Alison Reiko Loader (Canada)
- A Slippery Tale (Pantoffelhelden), regia di Susanne Seidel (Germania)
14plus
[modifica | modifica wikitesto]- Helmiä ja sikoja, regia di Perttu Leppä (Finlandia)
- Jargo, regia di Maria Solrun (Germania, Islanda)
- Just Bea (Bare Bea), regia di Petter Næss (Norvegia, Svezia)
- Paradise Is Somewhere Else (Behesht ja-ye digari ast), regia di Abdolrasoul Golbon (Iran)
- Quality of Life, regia di Benjamin Morgan (Stati Uniti)
- Scratch (Bagland), regia di Anders Gustafsson (Danimarca)
- United, regia di Magnus Martens (Norvegia)
- The Wooden Camera, regia di Ntshaveni Wa Luruli (Francia, Regno Unito, Sud Africa)
Retrospettiva sulla Sam Spiegel Film and Television School
[modifica | modifica wikitesto]- Amart She'tari, regia di Sivan Arbel (Israele)
- Bedouin Sand (Chol), regia di Omri Levi (Israele)
- Nebitara, regia di Ron Goldman (Israele)
- Sea Horses (Sussei Yam), regia di Nir Bergman (Israele)
- Small Change (Mashe'hoo ba'al erech), regia di Dorit Hakim (Israele)
- Striptease, regia di Amnon Kotler (Israele)
Perspektive Deutsches Kino
[modifica | modifica wikitesto]- Blue Skin (Flammend' Herz), regia di Oliver Ruts e Andrea Schuler (Germania, Svizzera)
- En Route (Unterwegs), regia di Jan Krüger (Germania)
- Grenze, regia di Holger Jancke (Germania)
- The Man (Der Typ), regia di Patrick Tauss (Germania)
- Muxmäuschenstill, regia di Marcus Mittermeier (Germania)
- Traffic Affairs (Mitfahrer), regia di Nicolai Albrecht (Germania)
- Valley of the Innocent (Tal der Ahnungslosen), regia di Branwen Okpako (Germania)
- Zwischen Nacht und Tag, regia di Nicolai Rohde (Germania)
Cortometraggi
[modifica | modifica wikitesto]- Blind, regia di Saskia Jell (Germania)
- Charlotte, regia di Ulrike von Ribbeck (Germania)
- Leise Krieger, regia di Alexander Dierbach (Germania)
- Transport, regia di Silvio Helbig (Germania)
Proiezioni speciali
[modifica | modifica wikitesto]- Baal, regia di Uwe Janson (Germania)
Retrospettiva
[modifica | modifica wikitesto]- Alice non abita più qui (Alice Doesn't Live Here Anymore), regia di Martin Scorsese (Stati Uniti)
- America, America, dove vai? (Medium Cool), regia di Haskell Wexler (Stati Uniti)
- American Graffiti, regia di George Lucas (Stati Uniti)
- Amphetamine, regia di Warren Sonbert (Stati Uniti)
- Bersaglio di notte (Night Moves), regia di Arthur Penn (Stati Uniti)
- Il braccio violento della legge (The French Connection), regia di William Friedkin (Stati Uniti)
- Il cacciatore (The Deer Hunter), regia di Michael Cimino (Stati Uniti, Regno Unito)
- Il candidato (The Candidate), regia di Michael Ritchie (Stati Uniti)
- Chelsea Girls, regia di Paul Morrissey e Andy Warhol (Stati Uniti)
- Chinatown, regia di Roman Polański (Stati Uniti)
- Cinque pezzi facili (Five Easy Pieces), regia di Bob Rafelson (Stati Uniti)
- The Columbia Revolt, film collettivo (Stati Uniti)
- La conversazione (The Conversation), regia di Francis Ford Coppola (Stati Uniti)
- The Cool World, regia di Shirley Clarke (Stati Uniti)
- Corvo rosso non avrai il mio scalpo! (Jeremiah Johnson), regia di Sydney Pollack (Stati Uniti)
- David Holzman's Diary, regia di Jim McBride (Stati Uniti)
- David: Off and On, regia di Martha Coolidge (Stati Uniti)
- A Decade Under the Influence, regia di Ted Demme e Richard LaGravenese (Stati Uniti)
- Dont Look Back, regia di D. A. Pennebaker (Stati Uniti)
- Le due sorelle (Sisters), regia di Brian De Palma (Stati Uniti)
- Easy Rider - Libertà e paura (Easy Rider), regia di Dennis Hopper (Stati Uniti)
- Easy Riders, Raging Bulls: How the Sex, Drugs and Rock 'N' Roll Generation Saved Hollywood, regia di Kenneth Bowser (Regno Unito, Canada)
- Fuga da Hollywood (The Last Movie), regia di Dennis Hopper (Stati Uniti)
- Gangster Story (Bonnie and Clyde), regia di Arthur Penn (Stati Uniti)
- I giorni del cielo (Days of Heaven), regia di Terrence Malick (Stati Uniti)
- Harlan County, USA, regia di Barbara Kopple (Stati Uniti)
- Hearts and Minds, regia di Peter Davis (Stati Uniti)
- In the Year of the Pig, regia di Emile de Antonio (USA)
- Il lungo addio (The Long Goodbye), regia di Robert Altman (Stati Uniti)
- Me and My Brother, regia di Robert Frank (Stati Uniti)
- Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all'inferno (Mean Streets), regia di Martin Scorsese (Stati Uniti)
- Mikey e Nicky (Mikey and Nicky), regia di Elaine May (Stati Uniti)
- Milestones, regia di John Douglas e Robert Kramer (Stati Uniti)
- Una moglie (A Woman Under the Influence), regia di John Cassavetes (Stati Uniti)
- Il mucchio selvaggio (The Wild Bunch), regia di Sam Peckinpah (Stati Uniti)
- Nashville, regia di Robert Altman (Stati Uniti)
- La notte dei morti viventi (Night of the Living Dead), regia di George A. Romero (Stati Uniti)
- Oncle Yanco, regia di Agnès Varda (Stati Uniti, Francia)
- Organizzazione crimini (The Outfit), regia di John Flynn (Stati Uniti)
- Il padrino (The Godfather), regia di Francis Ford Coppola (Stati Uniti)
- Il padrino - Parte II (The Godfather: Part II), regia di Francis Ford Coppola (Stati Uniti)
- Panico a Needle Park (The Panic in Needle Park), regia di Jerry Schatzberg (Stati Uniti)
- Pat Garrett e Billy Kid (Pat Garrett & Billy the Kid), regia di Sam Peckinpah (Stati Uniti)
- Per 100 chili di droga (Cisco Pike), regia di Bill L. Norton (Stati Uniti)
- Perché un assassinio (The Parallax View), regia di Alan J. Pakula (Stati Uniti)
- Pink Flamingos, regia di John Waters (Stati Uniti)
- Un posto tranquillo (A Safe Place), regia di Henry Jaglom (Stati Uniti)
- La rabbia giovane (Badlands), regia di Terrence Malick (Stati Uniti)
- Il re dei giardini di Marvin (The King of Marvin Gardens), regia di Bob Rafelson (Stati Uniti)
- Il ritorno di Harry Collings (The Hired Hand), regia di Peter Fonda (Stati Uniti)
- I selvaggi (The Wild Angels), regia di Roger Corman (Stati Uniti)
- Senza un attimo di tregua (Point Blank), regia di John Boorman (Stati Uniti)
- Several Friends, regia di Charles Burnett (Stati Uniti)
- Shampoo, regia di Hal Ashby (Stati Uniti)
- La sparatoria (The Shooting), regia di Monte Hellman (Stati Uniti)
- Una squillo per l'ispettore Klute (Klute), regia di Alan J. Pakula (Stati Uniti)
- Strada a doppia corsia (Two-Lane Blacktop), regia di Monte Hellman (Stati Uniti)
- Sugarland Express (The Sugarland Express), regia di Steven Spielberg (Stati Uniti)
- Sweet Sweetback's Baadasssss Song, regia di Melvin Van Peebles (Stati Uniti)
- Symbiopsychotaxiplasm: Take One, regia di William Greaves (Stati Uniti)
- Taxi Driver, regia di Martin Scorsese (Stati Uniti)
- Titicut Follies, regia di Frederick Wiseman (Stati Uniti)
- L'ultima corvé (The Last Detail), regia di Hal Ashby (Stati Uniti)
- L'ultimo spettacolo (The Last Picture Show), regia di Peter Bogdanovich (Stati Uniti)
- Underground, regia di Emile de Antonio, Mary Lampson e Haskell Wexler (Stati Uniti)
- Volti (Faces), regia di John Cassavetes (Stati Uniti)
- Wanda, regia di Barbara Loden (Stati Uniti)
- Winter Soldier, regia di Winterfilm Collective (Stati Uniti)
- Yellow 33 (Drive, He Said), regia di Jack Nicholson (Stati Uniti)
- Zabriskie Point, regia di Michelangelo Antonioni (Stati Uniti)
Selling Democracy - Welcome Mr. Marshall
[modifica | modifica wikitesto]- Air of Freedom, regista sconosciuto (Germania Ovest)
- Aura, Strom aus dem Norden, regia di Lauritz Falk (Norvegia)
- Benvenuto, Mister Marshall! (Bienvenido Mister Marshall), regia di Luis García Berlanga (Spagna)
- Bergbauern von morgen, regia di Victor Vicas (Austria)
- Die Brücke, regia di Stuart Schulberg (Germania)
- City Out of Darkness, regia di Max Diekhout (Germania Ovest)
- Council of Europe, regista sconosciuto (Francia)
- Enfantillages, regia di Georges Friedland (Francia)
- ERP in Action, No. 2, regista sconosciuto (Francia)
- Free City, regia di Romolo Marcellini (Italia)
- Freundschaft ohne Grenzen, regia di Jacques Asseo (Francia)
- A Gun for Gaetano, regista sconosciuto (Italia)
- Hansl und die 200.000 Kücken, regia di Georg Tressler (Austria)
- The Home We Love, regista sconosciuto (Francia)
- The Hour of Choice, regia di Stuart Legg (Regno Unito)
- Houwen Zo, regia di Hermann van der Horst (Paesi Bassi)
- Hunger, regista sconosciuto (Germania)
- Ich und Mr. Marshall, regia di Stuart Schulberg (Germania)
- The Invisible Link, regia di Victor Vicas (Austria)
- Island of Faith, regia di John Ferno (Paesi Bassi)
- It's Up to You, regista sconosciuto (Germania)
- Jour de peine, regia di Victor Vicas (Francia)
- Life and Death of a Cave City, regia di Romolo Marcellini (Italia)
- The Marshall Plan at Work in Germany, regia di James Hill (Germania Ovest)
- The Marshall Plan at Work in Ireland, regista sconosciuto (Irlanda)
- Der neue Gemüsegarten, regia di Georg Tressler (Austria, Germania Ovest)
- Nicht stören! - Funktionärsversammlung, regia di Hans Herbst (Germania Ovest)
- Nürnberg und seine Lehre, regia di Stuart Schulberg (Stati Uniti)
- The Promise of Barty O'Brien, regia di George Freedland (Stati Uniti)
- Return From the Valley, regia di John Ferno (Grecia)
- The Shoemaker and the Hatter, regia di John Halas (Regno Unito)
- The Smiths and the Robinsons, regia di Philipp Mackie (Regno Unito)
- The Story of Koula, regia di Vittorio Gallo (Grecia)
- Tom Schuler: Cobbler Statesman, regia di Dick Lundy (Stati Uniti)
- Transatlantique, regia di André Sarrut (Francia)
- Trois hommes au travail, regista sconosciuto (Francia)
- Village without Water, regia di David Kurland (Italia)
- Whitsun Holiday, regia di Peter Bayliss (Regno Unito)
- Without Fear, regia di Peter Sachs (Regno Unito)
- Your Eighty Dollars, regista sconosciuto (Stati Uniti)
- Zwischen Ost und West, regia di Stuart Schulberg (Germania)
Premi
[modifica | modifica wikitesto]Premi della giuria internazionale
[modifica | modifica wikitesto]- Orso d'oro: La sposa turca di Fatih Akın
- Orso d'argento, gran premio della giuria: El abrazo partido - L'abbraccio perduto di Daniel Burman
- Orso d'argento per il miglior regista: Kim Ki-duk per La samaritana
- Orso d'argento per la migliore attrice: ex aequo Catalina Sandino Moreno per Maria Full of Grace di Joshua Marston e Charlize Theron per Monster di Patty Jenkins
- Orso d'argento per il miglior attore: Daniel Hendler per El abrazo partido - L'abbraccio perduto di Daniel Burman
- Orso d'argento per il miglior contributo artistico: tutto il cast di Alle prime luci dell'alba di Björn Runge
- Orso d'argento per la migliore colonna sonora: Banda Osiris per Primo amore di Matteo Garrone
- Premio l'angelo azzurro: Alle prime luci dell'alba di Björn Runge
- Premio Alfred Bauer: Maria Full of Grace di Joshua Marston
Premi della giuria "Cortometraggi"
[modifica | modifica wikitesto]- Orso d'oro per il miglior cortometraggio: Cigarettes and Coffee di Cristi Puiu
- Orso d'argento, premio della giuria: Great! di Brigit Hillenius e Karin Junger
- Menzione speciale: Public/Private di Christoph Behl
- Panorama Short Film Award: Two Cars, One Night di Taika Waititi
- New York Film Academy Scholarship: Fugue di James Brown
- Menzione speciale: Le garde du corps di Sandrine Dumas
- Prix UIP Berlin: Cigarettes and Coffee di Cristi Puiu
Premi onorari
[modifica | modifica wikitesto]- Orso d'oro alla carriera: Fernando Solanas
- Berlinale Kamera: Erika Rabau, Regina Ziegler, Willy Sommerfeld, Rolf Bähr
Premi delle giurie "Kinderfilmfest/14plus"
[modifica | modifica wikitesto]Kinderjury Kplus
[modifica | modifica wikitesto]- Orso di cristallo: Magnifico di Maryo J. de los Reyes
- Menzioni speciali: The Blind Flyers di Bernd Sahling e La profezia delle ranocchie di Jacques-Rémy Girerd
- Orso di cristallo per il miglior cortometraggio: Nuit d'orage di Michèle Lemieux
- Menzioni speciali: Circuit marine di Isabelle Favez e Maree di James Pellerito
Kplus International Jury
[modifica | modifica wikitesto]- Grand Prix per il miglior lungometraggio: Magnifico di Maryo J. de los Reyes
- Menzioni speciali: The Blind Flyers di Bernd Sahling e Yoshino's Barber Shop di Naoko Ogigami
- Special Prize per il miglior cortometraggio: Lucia di Felix Gönnert
- Menzioni speciali: Little Daddy di Michael W. Horsten e Cracker Bag di Glendyn Ivin
Jugendjury 14plus
[modifica | modifica wikitesto]- Orso di cristallo: The Wooden Camera di Ntshaveni Wa Luruli
- Menzione speciale: Quality of Life di Benjamin Morgan
Premi delle giurie indipendenti
[modifica | modifica wikitesto]- Premio della giuria ecumenica
- Concorso: Un bacio appassionato di Ken Loach
- Menzione speciale: Witnesses di Vinko Brešan
- Panorama: Mi piace lavorare (Mobbing) di Francesca Comencini
- Forum: A Wonderful Spell di Dominique Cabrera - Premio FIPRESCI
- Concorso: La sposa turca di Fatih Akın
- Panorama: The Far Side of the Moon di Robert Lepage
- Forum: The Time We Killed di Jennifer Todd Reeves - Guild Film Prize: Un bacio appassionato di Ken Loach
- Premio CICAE Art Cinema
- Panorama: The Other Side of the Street di Marcos Bernstein
- Forum: B-Happy di Gonzalo Justiniano - Premio Caligari: Dopo mezzanotte di Davide Ferrario
- Premio Manfred Salzgeber: Wild Side di Sébastien Lifshitz
- Peace Film Prize: Witnesses di Vinko Brešan
- Premio NETPAC: South of the Clouds di Wen Zhu
- Menzione speciale: Final Solution di Rakesh Sharma
- Dialogue en Perspective: Blue Skin di Oliver Ruts e Andrea Schuler
- Menzione speciale: The Man di Patrick Tauss
- Premio Wolfgang Staudte: Final Solution di Rakesh Sharma
- Premio Don Quijote: Dopo mezzanotte di Davide Ferrario
- Menzioni speciali: B-Happy di Gonzalo Justiniano e Campfire di Joseph Cedar
- Teddy Award
- Miglior lungometraggio: Wild Side di Sébastien Lifshitz
- Miglior documentario: The Nomi Song di Andrew Horn
- Miglior cortometraggio: With What Shall I Wash It? di María Trénor
- Special Teddy Award: Edition Salzgeber
- Premio Else dei lettori di Siegessäule: D.E.B.S. - Spie in minigonna di Angela Robinson
Premi del pubblico e dei lettori
[modifica | modifica wikitesto]- Panorama Audience Award
- Lungometraggi: Addicted to Acting di Andres Veiel
- Cortometraggi: Passing Hearts di Johan Brisinger - Premio dei lettori della Berliner Morgenpost: 25 Degrees in Winter di Stéphane Vuillet
- Premio dei lettori della Berliner Zeitung: Dealer di Benedek Fliegauf
- ^ a b c d e f g h i 54th Berlin International Film Festival - February 5 - 15, 2004, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 5 gennaio 2020.
- ^ Jan 20, 2004: Berlinale 2004: An Honorary Golden Bear for Fernando Ezequiel Solanas, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 16 marzo 2017.
- ^ Jan 26, 2004: Berlinale Camera Awards, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 16 marzo 2017.
- ^ Jan 27, 2004: Berlinale Special, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato l'8 giugno 2017.
- ^ Dec 17, 2003: Kinderfilmfest 2004: A Powerful Start for 14Plus – The Berlinale's New Youth Film Competition. Retrospective of Films from the Sam Spiegel Film & Television School, Jerusalem, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 10 giugno 2017.
- ^ Jan 16, 2004: Dialogue En Perspective - A New Initiative at the Berlinale, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 10 giugno 2017.
- ^ Jan 15, 2004: A Universe of World Premieres Minghella's Cold Mountain Will Open the Festival, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 16 marzo 2017.
- ^ a b c Nov 04, 2003: Retrospective: New Hollywood 1967-1976. Trouble in Wonderland, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 16 marzo 2017.
- ^ Strong Berlin slate, su variety.com, www.variety.com. URL consultato il 23 giugno 2021.
- ^ Facts & Figures of the Berlinale 2004, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 5 gennaio 2020.
- ^ Feb 05, 2004: New Hollywood 1967–1976. Trouble in Wonderland - Events and Guests at the Retrospective, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 10 giugno 2017.
- ^ Jan 26, 2004: Berlinale 2004: Selling Democracy - Welcome Mr. Marshall, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 10 giugno 2017.
- ^ a b c Juries - 2004, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 23 giugno 2022.
- ^ 54th Internationale Filmfestspiele Berlin - Awards (PDF), su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 23 giugno 2022.